Roswell – Carmilla on line https://www.carmillaonline.com letteratura, immaginario e cultura di opposizione Tue, 01 Apr 2025 20:00:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 Ufo: le conferme del Pentagono sul New York Times https://www.carmillaonline.com/2018/02/04/ufo-le-conferme-del-pentagono-sul-new-york-times/ Sat, 03 Feb 2018 23:01:20 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=43082 di Maverick

Talvolta i media locali sono fonti di notizie insolite snobbate dai fratelli maggiori. Compaiono perchè interessano direttamente il territorio o perchè non hanno trovato spazio altrove. I media locali sono anche i meno monitorati, almeno sull’immediato, e difficilmente controllabili. E’ stato Metro, un piccolo ma diffuso quotidiano a distribuzione gratuita nelle metropolitane a riportare notizie che solo quattro giorni prima avevano trovano un clamoroso spazio sul New York Times e su un blog di qualche prestigio.

Metro del 20 dicembre scorso, sotto il titolo “Il Top Gun e l’Ufo su San Diego” – “No, non veniva dalla Terra…”, [...]]]> di Maverick

Talvolta i media locali sono fonti di notizie insolite snobbate dai fratelli maggiori. Compaiono perchè interessano direttamente il territorio o perchè non hanno trovato spazio altrove. I media locali sono anche i meno monitorati, almeno sull’immediato, e difficilmente controllabili. E’ stato Metro, un piccolo ma diffuso quotidiano a distribuzione gratuita nelle metropolitane a riportare notizie che solo quattro giorni prima avevano trovano un clamoroso spazio sul New York Times e su un blog di qualche prestigio.

Metro del 20 dicembre scorso, sotto il titolo “Il Top Gun e l’Ufo su San Diego” – “No, non veniva dalla Terra…”, riferiva un caso di incontro ravvicinato del 14 Novembre 2004 tra un FA/18 SuperHornet della Marina e un oggetto non identificato sull’oceano al largo di San Diego, California, con tanto di immagini della rilevazione radar. Il pilota David Fravor, che comandava una squadriglia in esercitazione, ricevette l’ordine via radio di accertare la presenza di oggetti volanti che “scendevano da una quota di 24.000 m fino a 6.000 m e poi scomparivano”. Si trattava, vista la presenza della squadriglia in zona, di andare a controllare da vicino. Lo fecero in due, Favor e il Tenente Jim Slaight. “Era bianco e aveva la forma di una mentina – dichiara Fravor – delle stesse dimensioni di un Hornet, lungo 12 metri ma senza ali, fluttuante vicino all’acqua”… mentre mi avvicinavo ha accelerato ed è scomparso. Più veloce di qualsiasi cosa abbia mai visto…”.

La seconda parte dell’articolo è ancora più intrigante. Si dice che questa notizia e le relative immagini sono in possesso del Pentagono e “rientrano nel programma denominato Advanced Aviation Threat Identification operativo tra il 2007 e il 2012”. La fonte è l’ex ufficiale dell’intelligence Luis Elizondo, ex responsabile di una non meglio specificata Ufo Division. Due affermazioni che lasciano stupefatti: non hanno sempre detto che dai tempi del Progetto Blue Book (metà anni Cinquanta) i militari non si sono mai più occupati di Ufo? Già da tempo si sa che non era vero ma non per ammissione ufficiale del Pentagono, e si sa anche che ogni branch di intelligence militare e civile americana ha sempre monitorato, gestito e intorbidato l’informazione sul fenomeno.1

A naso, comunque, le notizie erano intriganti e dovevo saperne di più. Quale era la fonte di Metro? Un po’ di ricerca ed ecco la terza notizia interessante (con gli Ufo non si finisce mai di stupirsi…): quattro giorni prima, il 16 Dicembre 2017, ben tre articoli pubblicati in contemporanea negli Usa: due sul New York Times e uno sul blog Politico, uno con contatti stabili con gli ambienti militari. Tutti sul caso degli avvistamenti del 2004 e delle dichiarazioni di Elizondo.I due del NYT firmati dagli stessi tre nomi, uno dei quali quello di Leslie Kean, giornalista investigativa già nota per il suo interesse attivo sull’argomento Ufo. I titoli: “2 Navy Airmen and an Object That ‘Accelerated Like Nothing I’ve Ever Seen” e ” Glowing Auras and ‘Black Money’: The Pentagon’s Mysterious U.F.O. Program”. Su Politico si rincara la dose: The Pentagon’s secret search for Ufos.

Il primo articolo contiene più dettagli sull’incontro nei cieli. Per esempio, apprendiamo che Fravor viene informato dall’operatore di controllo che da due settimane vengono rilevati velivoli misteriosi che appaiono sui radar in arrivo da un’altezza di 24.000 m, picchiano a velocità “impossibile” da sopportare per un essere umano (stimata in almeno 20.000 miglia all’ora) verso l’oceano dove si fermano per lunghi minuti dopodichè o spariscono dai radar o ripartono velocissimi verso l’alto e si perdono. Prestazioni che sfidano la fisica conosciuta. Fravor e Straight eseguono e si avvicinano all’oggetto. In mare c’è una strana risacca intorno a qualcosa di semisommerso e 15 m sopra la superficie vedono il velivolo che si muove a scatti irregolari. Fravor inizia una lenta discesa circolare di avvicinamento e l’oggetto comincia a dirigersi verso di lui poi “accelera come non ho mai visto e poi sfreccia via nel cielo” scomparendo dai radar ma riapparendo a 60 miglia di distanza nel punto di ritrovo dei due F18 che stavano ancora 40 miglia indietro. Al ritorno sulla Nimitz, dopo il debrief con i superiori, Fravor commenta con tipica prosa da top gun: “Non so cosa ho visto. Non aveva nè piume nè ali, nè rotori e ci ha surclassato. Voglio pilotarne uno”. Con l’articolo il NYT pubblica il video della gun camera del F18 fornito dal Pentagono a documentazione dell'”incontro”. Rimane la curiosità per quell’oggetto semisommerso che provoca risacca in alto mare.

Nel secondo articolo del NYT, oltre a mostrare un secondo filmato dalla gun camera del F18 (lo stesso di Fravor o in altra circostanza?)2 si affrontano significativamente argomenti importanti per la comprensione della portata del fenomeno Ufo: il monitoraggio da parte degli apparati di intellligence e militari e i sistemi di finanziamento clandestino di cui si fa riferimento apertamente anche nei titoli: black money, soldi in nero: ulteriori conferme di quanto da tempo documentato e affermato dai più seri ricercatori indipendenti. Apprendiamo che il programma Advanced Aviation Threat Identification (Identificazione delle minacce da aviazione avanzata) di cui era responsabile fino al 4 Ottobre 2017 Luis Elizondo, è un programma “non riconosciuto”, parti del quale rimangono segrete, che traeva risorsa finanziaria (22 milioni di dollari) dai 600 milioni annuali dichiarati ufficialmente, apparentemente terminato nel 2012 ma confermato al Times come ancora operativo da “outsiders”, anonimi esterni.3

Il programma segreto
Il programma, si racconta, e qui tutto si intreccia, era stato avviato nel 2008 su richiesta del senatore Democratico del Nevada Harry Reid che lo volle assegnato alla Bigelow Aerospace di proprietà di Robert Bigelow un amico miliardario del senatore a lui unito da un intenso interesse per il feniomeno Ufo di cui avrebbe fornito ampia documentazione a seguito del contratto col Pentagono. Successivi sponsor politici del programma, su raccomandazione di Reid, sono stati due altri senatori, Ted Stevens, Repubblicano dell’Alaska e Daniel K. Inouye, Democratico delle Hawai,4 membri di rilievo – riferisce sempre il Times – di una sottocommissione di spese per la Difesa, entrambi deceduti di recente. Sotto la direzione della Bigelow, si è costruito un deposito per stoccare i materiali recuperati da Ufo precipitati o abbattuti, e si sono raccolte testimonianze di provenienza prevalentemente militare, video, filmati, audio, ma anche test su civili che avrebbero denunciato disturbi fisici a seguito di incontri con gli oggetti. Dalla Bigelow, la gestione del programma sarebbe poi passata direttamente al Pentagono. Da Bigelow vengono citate dichiarazioni in cui lamenta la troppa segretezza sull’argomento Ufo negli Usa paragonata alla maggiore apertura di altri Paesi quali Belgio, Francia, Inghilterra e Cile,5 ma soprattutto Russia e Cina dove se ne occupano “vaste organizzazioni”.

Sempre più interessante. Salta fuori un nome che abbiamo già incontrato più volte trattando di ricerche segrete, quello di Hal Puthoff, un top scienziato specializzato in propulsione aviospaziale ma non solo. Puthoff chiarisce al Times di aver lavorato come contractor al programma AATI e fa lo gnorri sui risultati conseguiti fingendo di saperne meno di quanto già dimostrato in altre occasioni: “Siamo alla stesso punto di come si troverebbe Leonardo da Vinci se gli avessero dato in mano un telecomando di apertura di un garage: prima di tutto cercherebbe di capire cosa sia quello strano oggetto di plastica ma non potrebbe sapere niente dell’elettromagnetismo che ne regola le funzioni”.6

E c’è di più: veniamo informati che proprio Puthoff insieme a Elizondo e a Christopher K. Mellons, un ex sottosegretario alla Difesa e ex Capo dello staff della Commissione Intelligence del Senato, hanno varato un’ iniziativa commerciale denominata To the Stars, Academy of Arts and Science che si propone di continuare la ricerca per la quale richiedere finanziamenti. Il fenomeno Ufo non è solo il più grande segreto dell’umanità (sempre meno però) ma anche una grande fonte di profitto per grandi e piccini. Quale miglior conferma della consistenza reale del fenomeno?

Il blog Politico ribadisce gli stessi contenuti del NYT enfatizzando la segretezza della ricerca nel settore e aggiunge qualche altro dettaglio: il nome del quarto socio, Tom DeLonge, ex chitarrista dei Blink 82, coinvolto per il suo profondo interesse per il fenomeno Ufo, il quale afferma che “To the Stars ha mobilitato un team di cervelli di grande esperienza provenienti dal mondo dell’intelligence, Cia compresa, che hanno operato per decenni nell’ombra della massima segretezza” . Da artista, DeLonge sostiene di voler “lavorare per portare allo scoperto le incredibili innovazioni della scienza e fornire ai cittadini del mondo la conoscenza che potrà trasformare l’umanità”. Con l’appoggio – rivela ancora De Longe – di collaboratori di alto livello come Chris Mellon, un ex alto dirigente Cia, e un ex direttore dei sistemi avanzati alla Skunk Works, la supersegreta branch della Lockeed Martin, massima corporation del settore aviospaziale.7

E’ insomma una miniera di novità e di conferme questa raffica di articoli-rivelazione. La prima in ordine di importanza, se ce n’era ancora bisogno è la conferma che del fenomeno Ufo ormai si parla quasi apertamente. E’ un segreto di Pulcinella “non riconosciuto” a cui manca solo l’ ufficialità. E dà da mangiare a tanti. Un mercato nutrito, almeno negli Usa, da fondi neri su programmi supersegreti appaltati e subappaltati a contractors privati di vario livello (laboratori, aziende, corporation, università, ecc) e quindi parcellizzati al massimo per impedirne la visione d’insieme. E chissà da cos’altro.

La seconda conferma è che anche diversi altri paesi, tra cui le superpotenze Cina e Russia, sono attivi nella ricerca e nel monitoraggio tramite Ufo Desks (anche in Italia, qui non nominata, ce n’è uno presso il Ministero della Difesa).8 Ci sono testimonianze accreditate che indicano che la Russia, già da quando era Urss, si occupi molto degli aspetti extrasensoriali ed extradimensionali del fenomeno. Poi, da quanto emerge da fonti diverse, ci aggiungerei anche l’Iran.

Terza conferma: esistono reperti, “leghe metalliche e altri materiali recuperati da Uap (Unidentified Aerial Phenomena. Sta per Ufo, tanto per non dirlo apertamente) abbattuti o precipitati”. I ricercatori indipendenti lo dicono da anni e hanno sovente riportato testimonianze in merito; a partire dal Roswell crash del 1947. Ci sarebbe da fare un titolone ma il NYT smorza e lo fa dire da Elizondo. Meglio non esagerare. Stesso discorso per gli “effetti psicofisici su individui che hanno avuto/subito un incontro ravvicinato con gli oggetti”: la casistica è ampia a partire dalla testimonianza diretta degli avieri Larry Warren e John Burroughs protagonisti loro malgrado dell’incidente alla base Nato di Rendlesham Forest, in Inghiltera nel dicembre 1980, un caso definito “la Roswell europea”. Per non parlare del rapporto del Ministero della Difesa britannico denominato Project Condign completato nel Marzo 20009 che tratta ampiamente quella materia.

Infine, le parole di Tom De Longe danno un’altra conferma di quanto sostengono da tempo testimoni e ricercatori cioè della possibilità di applicare a scopi civili la tecnologia, o almeno i processi tecnologici, ricavata dai reperti Ufo per ” fornire ai cittadini del mondo la conoscenza che potrà trasformare l’umanità”. Che è poi probabilmente la prima e più importante spiegazione del perdurante segreto. Quelle tecnologie ci farebbero superare la necessità dei carburanti fossili e porterebbero vantaggi incalcolabili per l’umanità producendo energia non inquinante e da fonte infinita, come lo spazio.

Curiosa la mancanza di reazione ufficiale alla divulgazione di queste notizie. Si pensi cosa succederebbe se un bombardiere russo Bear o un analogo cinese fossero stati avvistati a cento miglia dalla costa californiana: probabilmente gli americani andrebbero fuori di testa. Invece, in caso di Ufo, velivoli dalle prestazioni “oltre il conosciuto”, nessuna reazione. Come se fosse meglio non agitare troppo le acque ma si può ben presumere che nel background ci sia stata agitazione.

Questo break di notizie simultanee solleva qualche domanda:
Che succede al New York Times? Perchè ha pubblicato due articoli sull’argomento Ufo offrendo addirittura con la simultaneità un’evidenza senza precedenti?
Si sa che il NYT, insieme al Washington Post e Cnn, è la voce dell’establishment cioè degli ambienti più potenti della società americana, l’ espressione assoluta del mainstream, alfiere di un tipico atteggiamento di progressismo prudente e conformista, di fatto custode “illuminato” di un composto ma irremovibile status quo. E’ generalmente accurato e onesto ma non certo dedicato a sollecitare radicalizzazioni o a scaldare l’opinione pubblica con inutili verità. Ha anzi, su temi sensibili, una lunga tradizione di collaborazione con gli ambienti militari e dell’intelligence (come evitarla se vuoi dare notizie di primo piano?): si pensi alla sua frenetica falsa campagna sulle armi di distruzione di massa dell’Iraq, alle fake news su Siria, Libia, Ucraina e, nel 1947, sul falso reperto di Roswell (il pallone metereologico…) che diede l’inizio al cover up sul fenomeno Ufo.

Richard Dolan, uno dei più seri ricercatori della comunità ufologica, azzarda una spiegazione: la notizia di questi “incontri” del 2004, filmati inclusi, era già stata oggetto della conferenza stampa al National Press Center di Washington tenuta in Ottobre dal team di To the Stars di fronte a un pubblico di scienziati, del sottobosco politico-militare e di personale dell’intelligence. Anche se il tema esplicito non erano gli Ufo ma il lancio della nuova iniziativa, tutti sapevano che di quello si trattava in realtà e l’evento ebbe grande rilievo anche per il livello dell’audience e del personale coinvolto nell’impresa. Non poteva passare totalmente sotto silenzio. E’ dunque possibile che la pubblicazione delle notizie sul NYT sia un’operazione di “controllo del danno” in cui viene offerto un buon boccone ma forse non “intero”cosi da evitare rischiosi seguiti, “una ferita da cauterizzare”. Si contiene la notizia principale sperando di non dover aggiungere altro. Se cosi fosse, sarebbe improbabile che non ci sia altro.10

Prime conclusioni
1. Il segreto è sempre meno segreto. Per le più diverse motivazioni: per protagonismo, per convenienza (è il caso della To the Stars), per presa di coscienza individuale, per rivalsa professionale. E’ segno che le maglie della rete si allargano man mano che i soggetti interessati all’enorme flusso di denaro si moltiplicano. Un processo che mette a repentaglio la sicurezza delle principali fonti e dei principali fruitori, annidati nelle pieghe del complesso militare-industriale e dei cartelli dell’energia.

2. Le multiple conferme della potenzialità delle applicazioni civili ricavabili dalle tecnologie segrete apre ulteriormente il campo ad una critica ambientalista circostanziata e aggiornata. Se quanto si afferma fosse vero, ci troveremmo almeno cento anni avanti rispetto alle briciole della conclamata green economy. La politica, soprattutto quella dal basso, e la cultura dovrebbero cominciare ad occuparsi di quanto sta emergendo senza le paure del ridicolo che decenni di disinformazione organizzata e finanziata anche tramite le organizzazioni “scettiche”, hanno instillato. Se di Ufo parlano i politici, gli scienziati, le spie, i militari, i Ceo delle maggiori industrie aerospaziali, gli astronauti, perchè non possiamo parlarne noi? Il fenomeno Ufo è un argomento eversivo, potenzialmente capace di provocare i massimi rivolgimenti politico-economici a livello globale. Lo si può affrontare in nome della Verità mettendo in discussione in primo luogo le politiche e gli apparati della “sicurezza nazionale”, il vaso di Pandora dei più efferati segreti del Potere. Può valerne la pena se ci si rende conto che il progresso che ci è negato e la conseguente arretratezza tecno-scientifica non possono che assecondare i piani di dominio sull’umanità di un capitalismo sempre più selvaggio.


  1. Bruce Maccabee, The Fbi Cia Ufo Connection, Dolan Press 2014, e anche Leslie Kean, Ufos. Generals, pilots and government officials go on the record, Harmony Books 2010  

  2. Ancora più interessante perchè ha il sonoro con i dialoghi tra due piloti uno dei quali a un certo punto dice “Ce n’è un’intera flotta!”  

  3. Elizondo anche afferma che il programma continua a esistere e che è diretto da un suo successore di cui non può ovviamente fare il nome  

  4. Inouye era personalmente interessato perchè aveva condiviso un avvistamento durante il suo servizio militare  

  5. Paesi in cui sono attivi Ufo Desks riconosciuti o monitoraggi permane  

  6. Fisico teoretico e sperimentale con un curriculum che comprende General Electric, Stanford University, Sri International e , non casualmente, periodi di consulenza alla Nsa, e alla Cia su un programma segreto di “remote viewing”, cioè di sviluppo di facoltà extrasensoriali per “vedere” in luoghi distanti ed extradimensionali. Puthoff fonda nel 1985 l’Institute for Advanced Studies (Iasa) a Austin, Texas che si occupa di ricerca su argomenti correlati alla generazione di energia e alla propulsione spaziale, ricevendo fondi da “donatori anonimi”. Per molti anni Puthoff ha avuto autorizzazioni governative di accesso ad alti livelli di sicurezza . E’ adepto di Scientology. Un nome che ritorna sovente, un personaggio oscuro, al top dell’ambiente scientifico, coinvolto pienamente nei segreti che avvolgono la ricerca occulta sul fenomeno Ufo, il suo utilizzo compartimentato, e che forse riveste anche un ruolo più alto di gestione  

  7. Ricordo che fu un ex Ceo della Skunk Works, ora deceduto, Ben R. Rich, protagonista il 23 Marzo 1993 di una sconcertante dichiarazione in conferenza alla Engineering Alumni Association della Università di California a Los Angeles:: “Abbiamo già i mezzi per viaggiare verso le stelle. ma queste tecnologie sono rinchiuse nei progetti segreti e ci vorrebbe un miracolo per farle emergere a beneficio dell’umanità. Qualsiasi cosa possiate immaginare, noi sappiamo come farlo…”  

  8. Si chiama Reparto Generale Sicurezza dell’Aeronautica Militare, operativo dal 1998. v. Roberto Pinotti, Oggetti Volanti non identificati. Nuovo rapporto su avvistamenti e ricerche in Italia, Oscar Mondadori, 2003. pag. 387  

  9. http://ufoevidence.org/topics/projectcondign.htm  

  10. www.richarddolanpress.com The Pentagon and Ufos. Assessing the revelations. 1.1.2018  

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Ufo: una nuova breccia nel cover up? https://www.carmillaonline.com/2016/04/29/ufo-nuova-breccia-nel-cover/ Thu, 28 Apr 2016 22:01:20 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=30042 di Maverick

Alien CongressTutte le agenzie internazionali e diversi quotidiani anche in Italia hanno dato nei giorni scorsi rilievo alle dichiarazioni della candidata presidenziale in materia di Ufo. La Clinton ha detto in Tv che se eletta si impegnerà a desecretare i files riguardanti gli Ufo e la presenza aliena. L’aveva già detto a Gennaio al “Conway Daily Sun” del New Hampshire e ora l’ha ribadito. Non è la prima a dire di volerlo fare e bisognerà verificarne la vera volontà: Hillary è una consumata politicante e la circostanza può essere letta come una astuta mossa elettorale, una strizzata d’occhio [...]]]> di Maverick

Alien CongressTutte le agenzie internazionali e diversi quotidiani anche in Italia hanno dato nei giorni scorsi rilievo alle dichiarazioni della candidata presidenziale in materia di Ufo. La Clinton ha detto in Tv che se eletta si impegnerà a desecretare i files riguardanti gli Ufo e la presenza aliena. L’aveva già detto a Gennaio al “Conway Daily Sun” del New Hampshire e ora l’ha ribadito. Non è la prima a dire di volerlo fare e bisognerà verificarne la vera volontà: Hillary è una consumata politicante e la circostanza può essere letta come una astuta mossa elettorale, una strizzata d’occhio a quel 57% di americani che è convinto che gli vengano nascoste molte informazioni sull’argomento. Anche ammesso che sia cosi è una mossa impegnativa e rischiosa, in molti sensi. I media hanno attribuito all’influenza dell’amico e finanziatore Laurance Rockefeller, fondatore della Rockefeller Initiative1 e convinto sostenitore dell’ipotesi extraterresre, l’interesse della lady per l’argomento, e alle pressioni simultanee di John Podesta, il suo Direttore della campagna elettorale (e di Bill, precedentemente), da tempo sulla breccia con una sua organizzazione, il Center for American Progress, per perorare la fine del cover up per ragioni di democrazia e trasparenza.2 Ad una tv di Las Vegas Podesta aveva fatto seguito alle prime dichiarazioni della Clinton dicendo di averla voluta convincere ad “andare a fondo della questione“.

Precedenti e Presidenti
Prima di lei fu J.F. Kennedy a procurarsi la diffidenza dei militari e del mondo della ricerca aerospaziale, Nasa compresa, con l’espressa volontà di voler condividere con i sovietici le risultanze della ricerca spaziale. C’è chi afferma che quell’intenzione contribuì a decidere la sua sorte poiché sembrò evidente la sua intenzione di scambiare informazioni anche sul fenomeno Ufo con i sovietici mettendo cosi a repentaglio l’esclusività o la prevalenza degli elementi di conoscenza in mano americana.

Poi ci fu Nixon che con la materia Ufo giocò sporco, come suo solito, per mania di grandezza. Al culmine del primo mandato, nel 1973, “Tricky Dick” pensò forse di voler passare alla storia non solo per i successi in politica internazionale (la fine della guerra in Vietnam, l’apertura alla Cina, il trattato per la limitazione delle armi nucleari con l’Urss) ma anche per aver rivelato la verità sugli Ufo. Lo volle fare in modo trasversale, ambiguo, sostenendo indirettamente il progetto del cineasta Robert Emenegger e del produttore Allan Sandler per la realizzazione di un documentario in cui fossero inserite immagini clamorose top secret fornite dall’Air Force. Due alti ufficiali si misero in contatto con i due, li accompagnarono presso le videoteche di alcune basi aeree, concordarono i filmati, sensazionali a detta di Sandler, da inserire; si fecero avanti finanziatori inaspettati come la John MacArthur Foundation che aveva stretti rapporti (come molte Fondazioni dei nostri giorni) con ambienti di intelligence; ci furono anticipazioni di un possibile rilascio di informazioni da parte di alcuni media e personaggi dell’establishment culturale che sembravano voler preparare il terreno per le rivelazioni. Poi venne il Watergate e tutto si fermò. Il documentario si fece (Ufos, past, present and future) e andò in onda su Nbc ma senza le clips promesse (tranne una di 12 secondi – sostennero gli autori) ed ebbe un certo successo ma non suscitò le reazioni previste in mancanza di footage inedito e sensazionale. Il ricercatore Grant Cameron fa due ipotesi: che l’iniziativa fosse voluta da Nixon o che fosse un tentativo fallito di “disclosure” da parte di ambienti governativi non identificabili ma certamente abbastanza potenti da smuovere militari, finanziamenti, media.3

Jimmy Carter anche si era sbilanciato in campagna elettorale dicendo di voler far luce sul fenomeno, prima di imbarcare nella sua amministrazione buona parte della neonata Trilateral (ben 26 nomine), non proprio gente interessata alla trasparenza sull’argomento. Carter confessò di avere avuto personalmente tre avvistamenti e affidò al suo Capo Ufficio Stampa Jody Powell l’incarico di occuparsene. Il quale volle farsi protagonista di una fuga in avanti dichiarando a US News and Worls Report che prima della fine dell’anno (1977) il Presidente avrebbe fatto “sconvolgenti dichiarazioni sul tema Ufo” e che su informazioni della Cia ci sarebbe stata “un’ inversione di marcia della politica ufficiale che fino ad allora aveva sottostimato gli eventi“. La ricerca di informazioni avviata da Carter si scontrò apertamente con l’apparato militare che gli oppose un rifiuto ad informarlo perchè non aveva il “need to know” (estremo livello di top secret). Dopo breve tempo Jody Powell fu smentito dalla Casa Bianca con l’affermazione che “era stato frainteso”.4

A fine Dicembre 1978 ci fu un’interrogazione al Congresso del Democratico Samuel S. Stratton, Presidente di Sottocommissione sulle Investigazioni Militari, riguardo intrusioni di Ufo nel sistema di difesa di tre anni prima. Stratton esprimeva preoccupazione “sulla presunta capacità di velivoli sconosciuti di penetrare lo spazio aereo e di rimanere fermi sopra basi militari, depositi di armi, siti missilistici e di controllo di lancio senza che l’Air Force riuscisse a intercettarli e a identificarli“. La risposta dell’Air Force fu che “i rapporti sugli Ufo erano di interesse transitorio e che non si disponeva di files permanenti in merito“.5 Oggi, grazie ai documenti declassificati sappiamo che non era vero.

Curiosamente, proprio durante la presidenza Carter si verificarono dei fatti internazionali che i complottisti hanno evidenziato: su pressioni di Eric Gairy, premier di Grenada, il 27 Novembre 1978 l’Onu aveva deciso di stabilire uno Special Political Committee che raccogliesse e analizzasse i dati in un programma di respiro internazionale con l’obiettivo di cercare e dare risposte sulla materia Ufo. Ci furono diverse riunioni concluse con la decisione di aprire un’agenzia Onu apposita (Determina 33/426 dell’8 Dicembre) con l’appoggio dell’amministrazione Carter. Dopo tre mesi, il 13 Marzo 1979 un golpe militare a Grenada esautorò Gairy e lo sostitui con Maurice Bishop. Tutto si arenò e non ci fu più seguito.6

E’ noto quanto Reagan fosse interessato al fenomeno (lui stesso disse di avere avuto due avvistamenti) e ne desse un’interpretazione minacciosa. Di lui si ricordano le frasi che più volte usò per manifestare di avere elementi di conoscenza. Come la sua risposta alla domanda su quale fosse la maggiore necessità nel campo delle relazioni internazionali: “Mi sono sempre chiesto se il mondo scoprisse di essere minacciato da una potenza dallo spazio, da un altro pianeta. Non scopriremmo subito che non ci sono differenze tra noi esseri umani, cittadini del mondo e non ci uniremmo per combattere quella particolare minaccia?“.7

George Bush sr., da ex Direttore Cia e candidato presidenziale, dichiarò che “ne sapeva parecchio“.8
Lo stesso Clinton interpellato in merito in un’intervista del 2005 a Hong Kong, disse che non aveva trovato niente ma alluse a verosimili difficoltà “interne“: “Ho cercato di scoprire se ci fossero documenti segreti e, nel caso, se mi fossero nascosti. Non sarei il primo Presidente a cui i sottoposti abbiano mentito o a cui dei burocrati abbiano trattenuto informazioni. Ma ci possono essere individui in carriera che nascondono questi oscuri segreti anche ai Presidenti. Se è cosi, be’ sono riusciti ad evitare di coinvolgermi e se è cosi mi sento quasi imbarazzato a dire che ho provato a sapere9 . Una risposta contorta che suggerisce che Clinton avesse capito che le difficoltà provenivano dall’interno dell’amministrazione, dall’apparato. Da cui anche il rafforzamento delle tesi più recenti secondo cui i Presidenti, come tutti i politici o i dirigenti di nomina politica, non sono al corrente della complessità del cover up che affonda nei programmi segreti (Special Access Programs) finanziati con fondi neri e sprofondati nel magma del complesso industrial-militare10 . La loro possibilità di penetrare i livelli di sicurezza del “need to know” è molto limitata, e quasi impossibile nel settore privato.
E’ tuttavia importante che un Presidente, o un candidato Presidente come la Clinton, voglia “forzare” in qualche modo la questione. Realisticamente, potrebbe rischiare la pelle, come Kennedy o più facilmente non andare da nessuna parte, come i suoi predecessori.

Le perplessità
Per tornare quindi alle recenti dichiarazioni, ci sono diverse contraddizioni nelle parole della candidata che rendono la questione poco chiara anche perchè certe cose già le dovrebbe sapere:

1: L’Area 51 può essere stata interessata in passato a esperimenti di retroingegneria sugli Ufo, ma non dovrebbe più essere il posto giusto. I ricercatori indicano con buone argomentazioni la base aerea Wright-Patterson in Ohio come la sede vera dove si custodiscono i veri segreti.11 Del resto, è proprio li che le testimonianze multiple indicano che i reperti (e i corpi?) di Roswell furono immediatamente trasportati in quel Luglio 1947. Sembra quindi un’ingenuità quella di pensare a una “task force” per investigare dove probabilmente non c’è più niente da tempo se non velivoli sperimentali e progetti aerospaziali che probabilmente impiegano propulsione e tecnologia derivate da un pregresso lavoro di retroingegneria.

2: I Rockefeller. Non è chiaro cosa spinga Laurance Rockfeller a occuparsi cosi appassionatamente di una materia che la sua famiglia dovrebbe conoscere meglio di tanti. O è una pecora nera, emarginata, o chi lo sa…

Clinton&Rockefeller 3: E’ interessante il fatto che la Clinton usi l’espressione UAP (Unidentified Aerial Phenomena), invece che UFO. Questo indica che è informata della distinzione prudentemente generica che si fa in ambienti “moderati” militari e scientifici, e che quindi si tiene “aggiornata”. Ma quanto veramente sa?

4: E’ improbabile che la sortita sia solo una mossa elettorale. Come suggeriscono i toni delle cronache giornalistiche, la Lady rischia di imbrigliarsi nel consueto ridicolo mediatico che quindi potrebbe nuocerle. E’ invece probabile che sia stata realmente persuasa da chi le è vicino e che la spinta alla “disclosure” si stia facendo sentire. Quanto sia personalmente convinta e sincera, visto il soggetto, è dubbio ma prima o poi lo sapremo.

5: E’ rilevante che un personaggio di cosi alto livello accenni apertamente a una “presenza” aliena tra di noi (“La Terra può essere stata visitata” – Daily News). E’ un ulteriore elemento di forzatura perchè si presta ad essere interpretato come allusione al fenomeno dei rapimenti. E’ in grado di procedere su quella ancora più difficile strada?

6: Le allusioni del 2005 di Bill Clinton (sottoposti…burocrati…individui in carriera…) dimostrano che l’ex Presidente aveva capito dove è l’infezione e dovrebbero averle dato la nozione che il cover up è gestito da una catena trasversale di operativi di medio livello gerarchico nell’amministrazione pubblica, negli ambienti militari e di intelligence, dai project managers dei programmi segreti nel settore privato. La cosa più efficace che potrebbe fare un Presidente sarebbe un provvedimento per sciogliere dai giuramenti di segretezza imposti per contratto a chi ha responsabilità importanti nella catena di gestione dentro gli enti governativi, e ai tanti testimoni vincolati da impegni analoghi o terrorizzati negli anni dalle pressioni a tacere. Da ciò che ha detto, o da come lo dice, Hillary non sembra consapevole della complessità del cammino da percorrere. Certo, potrebbe come minimo seguire le tracce del marito che con l’Ordine Esecutivo n. 12958 desecretò oltre ottocento milioni di pagine classificate, Ordine che fu poi stemperato dalla successiva presidenza con l’effetto di ridurre il numero.

L’iniziativa mediatica della candidata è comunque da considerare come un piccolo passo in avanti sulla strada della Verità, utile se non altro per far sapere che il fenomeno Ufo è trattato a livelli top, il che già di per sé dovrebbe pesare come segnale sia nei confronti dell’opinione pubblica sia per gli oscuri ambienti “che sanno”.


  1. La maggior parte dei fondi della Rockefeller Initiative provengono dall’ex immobiliarista di Las Vegas Robert Bigelow, oggi titolare della Bigelow Aerospace e gestore della Bigelow Aerospace Advanced Space Studies a cui la Federal Aviation Authority indirizza le persone che vogliono segnalare avvistamenti Ufo. Bigelow finanzia alcune organizzazioni di ricerca ufologica e riceve a sua volta finanziamenti governativi per progetti in collaborazione con la Nasa. Una specie di partita di giro, una delle tante che rende il terreno dell’investigazione ufologica estremamente intricata da decifrare  

  2. Fabrizio Salmoni, Ufo, sicurezza nazionale e progresso negato, https://mavericknews.wordpress.com/2016/03/09/ufo-sicurezza-nazionale-e-progresso-negato/#more-1128  

  3. Grant Cameron, www.presidentialufo.com. Larry Holcombe, Ufo Leaks  

  4. ibidem  

  5. Fawcett, Greenwood, Clear Intent  

  6. Grant Cameron, ibidem. Don Berliner, Ufo briefing Documents  

  7. Grant Cameron, ibidem  

  8. Richard Dolan, Ufos & the National Security State, vol.2  

  9. Huffington Post, 28.3.2016  

  10. Fabrizio Salmoni, ibidem  

  11. Thomas Carey, Donald Schmitt. Inside the real Area 51. The secret history of Wright-Patterson  

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Ufo, sicurezza nazionale e progresso negato – 2 https://www.carmillaonline.com/2016/02/07/ufo-sicurezza-nazionale-e-progresso-negato-2/ Sat, 06 Feb 2016 23:01:05 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=28163 di Maverick

UfoFlapBelgium Il rapporto COMETA

Il caso che si può dire decisivo viene dalla Francia dove nel 1999 è stato presentato il documento del Comitato per gli Studi Avanzati (COMETA), un rapporto senza precedenti di un gruppo semi-ufficiale di tredici esperti, scienziati e generali. Il fatto che alcuni degli ufficiali fossero in servizio presso l’Istituto di Alti Studi per la Difesa Nazionale, un’agenzia governativa di programmazione strategica, ha dato al risultato della ricerca una grande importanza; il documento, formalmente “indipendente” fu tuttavia inoltrato ai più alti livelli politici: Jacques Chirac e Lionel Jospin.

Promotori dello studio erano il Generale a [...]]]> di Maverick

UfoFlapBelgium Il rapporto COMETA

Il caso che si può dire decisivo viene dalla Francia dove nel 1999 è stato presentato il documento del Comitato per gli Studi Avanzati (COMETA), un rapporto senza precedenti di un gruppo semi-ufficiale di tredici esperti, scienziati e generali. Il fatto che alcuni degli ufficiali fossero in servizio presso l’Istituto di Alti Studi per la Difesa Nazionale, un’agenzia governativa di programmazione strategica, ha dato al risultato della ricerca una grande importanza; il documento, formalmente “indipendente” fu tuttavia inoltrato ai più alti livelli politici: Jacques Chirac e Lionel Jospin.

Promotori dello studio erano il Generale a quattro stelle Gerard Bernard Norlain, ex comandante dell’areonautica militare tattica e consigliere militare del Primo Ministro; il Generale dell’aeronautica Denis Letty e Andrè Lebeau, ex capo del Centro Nazionale di Studi Spaziali (Cnes), l’equivalente francese della Nasa. Gli altri partecipanti erano un ammiraglio a tre stelle, il capo della Polizia, il direttore dell’ Office National d’études et de recherches aérospatiales (ONERA), un generale del Genio militare, un generale dell’aeronautica, più altri scienziati e ingegneri dei sistemi d’arma.

Nell’introduzione alle 90 pagine del rapporto intitolato “Ufo e Difesa: per che cosa dovremmo prepararci?”, il sottotitolo afferma il proposito di “contribuire a strappare il fenomeno Ufo dalla sfera dell’irrazionale“. Dopo tre anni di lavoro e circa 500 indagini su avvistamenti aerei, visualizzazioni radar e rapporti di piloti militari e civili, di autorità civili e di aviazioni militari di altri Stati, le conclusioni tratte sono sorprendenti. Vi si legge che “numerose manifestazioni osservate da testimoni affidabili potrebbero essere opera di velivoli di origine extraterrestre” e che di fatto “la spiegazione più appropriata è l’ipotesi extraterrestre“; anche se non categoricamente provata, “forti elementi di presunzione esistono a suo favore e se è corretta è carica di pesanti conseguenze“. Secondo il documento, “al 5 – 10% degli avvistamenti sui quali c’è solida documentazione non possono essere attribuite facilmente origini terrene come esercitazioni militari segrete”; questa quota di “non spiegabili” “sembra essere costituita da macchine volanti dalle performance eccezionali guidati da intelligenze naturali o artificiali“; in proposito, si assicurano i lettori che tali velivoli non hanno compiuto atti ostili “anche se sono state confermate manovre intimidatorie“. In ultimo, gli autori sollecitano la Ue a farsi carico di un’azione internazionale, in particolare con gli Stati Uniti “per esercitare una pressione utile a chiarire questa cruciale questione che ricade nell’ambito delle alleanze politiche e strategiche“, allo stesso tempo accusando gli Usa di seguire una politica di disinformazione utilizzando anche regole che proibiscono a personale militare e funzionari civili il disvelamento al pubblico dell’evidenza del fenomeno.1

Il team non si addentra oltre nel voler definire più precisamente il fenomeno. Non ci si pronuncia su “cosa” siano quei velivoli sconosciuti e che cosa si propongano le intelligenze che li controllano. Questo è l’odierno punto d’arrivo conosciuto: confermato il fenomeno “non umano” ma ancora oscura, almeno per gli studi disponibili, la natura, la provenienza, la tecnologia, le intenzioni.

La risposta italiana
Ma ci siamo anche noi che condividiamo con i francesi il teatro strategico. E’ sorprendente l’analogia delle conclusioni della Commissione governativa istituita per investigare i fenomeni anomali insoluti che dal 2003 colpiscono l’area di Canneto di Caronia (Me) e un ampio entroterra: “Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate. Gli incidenti di Canneto di Caronia potrebbero essere stati tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali oppure un test non aggressivo mirato allo studio dei comportamenti e delle azioni in un indeterminato campione territoriale scarsamente antropizzato”. E’ il punto-chiave estratto dal testo della relazione conclusiva del Gruppo Interistituzionale di Osservazione, istituito con I’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3428 dell’aprile 2005, sulla base della proposta avanzata dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile.

La commissione d’inchiesta, era presieduta da Francesco Venerando Mantegna, del Comitato Istituzionale di Coordinamento del Sistema di Sorveglianza Sismica e Vulcanica della Sicilia, nonché Presidente ed esperto della Regione Siciliana in questioni di crisi, coadiuvato dal fisico e Capitano di Fregata della Marina Militare Clarbruno Vedruccio.2 Chi vorrà documentarsi troverà una massa di articoli e di informazioni sul caso in oggetto, comprese le interrogazioni parlamentari fatte, negli anni, da esponenti di tutti i partiti. 3

Qui basti dire che i fenomeni riguardano la autocombustione improvvisa di ogni genere di oggetti, mobili, impianti elettrici, chioschi, mezzi pubblici, veicoli, roghi di vegetazione, addirittura un Tir nel garage della motonave Toscana (19 Dic. 2005), per non parlare dei danni alla salute pubblica (diversi decessi attribuiti all’esposizione ripetuta a radiazioni elettromagnetiche), tutto accompagnato da anomalie dei campi magnetici e avvistamenti Ufo documentati.4 ufo caronia Interessa ricordare che sono state rilevate fluttuazioni dei campi elettromagnetici e picchi di energia riconducibile alle microonde le cui origini in un caso sono state individuate approssimativamente ad est dell’Isola di Alicudi (Eolie) a 10 metri di profondità a una distanza da Canneto tra i 10 ed i 20 km a nord-est (la stima della distanza è discussa: si parla anche di 18 km o di 80 km in direzione del vulcano sottomarino Marsili). Le emissioni durano meno di un nanosecondo per cui è stato finora impossibile stabilire il punto esatto di origine. La forza che colpisce l’abitato di Canneto raggiunge picchi di 3 gigahertz, quindi, dal punto stabilito al largo di Alicudi, per avere tanta potenza nel punto di arrivo, deve essere generata da qualcosa che sviluppa energia equivalente ad una centrale elettrica, perché per via della dispersione non potrebbe altrimenti mai arrivare tanto forte (si parla infatti di una potenza di parecchi gigawatt).

Per tutte queste ragioni, la Commissione si è spinta ad affermare che le cause dei fenomeni, licenziata ogni analisi, NON sono di origine naturale: gli scenari ipotizzati sono due, ma con molti aspetti in comune: quello degli esperimenti di armi ad energia e quello di una presenza extraterrestre in loco. E’ ragionevolmente da escludere che una “potenza straniera” compia esperimenti di quella portata per un cosi lungo periodo di tempo senza una notifica o un accordo col governo. Se ci fossero accordi, perchè istituire una Commissione che arrivi a conclusioni così eccezionali, o peggio: perchè sopportare ingenti danni a cose e cittadini, una situazione di allarme sociale cosi prolungata, un cosi forte rischio di reazioni politiche e mediatiche per ospitare gentilmente gli esperimenti di un qualsiasi “potente alleato”?

Cometa, Caronia, pronunciamenti e leaks di ogni genere: tutto porta a concludere che si sia dunque in presenza di vistose crepe nello strato di segreto che avvolge il fenomeno Ufo da decenni. Ma perchè il segreto? Se chiedessimo a chi ci sta intorno, o a noi stessi, se disturberebbe proprio tanto sapere che esistono omini grigi o verdi che scorrazzano per il pianeta, probabilmente la risposta sarebbe no (presumibilmente finché la cosa non disturbasse la nostra esistenza quotidiana…). Un’inchiesta americana del 2000 documentava che l’opinione pubblica è preparata a digerire tale eventuale nozione: oltre il 50% è convinto che ET esista e non si sente disturbata dall’eventualità.

Perchè?
E allora perchè? Un cover up come quello che nasconde da decenni il fenomeno Ufo sembra indicare molto di più. Follow the money è l’infallibile principio che presiede a ogni indagine e la logica porta inevitabilmente ai profitti generati da studio, sviluppo e applicazioni della tecnologia che determina le performance degli oggetti sconosciuti, rilevate nei rapporti militari: velocità, accelerazioni impossibili, traiettorie, levitazione, capacità di rendersi a tratti invisibili (ma non sempre ai radar), il tutto prevalentemente nel più perfetto silenzio. Prestazioni totalmente fuori dalla portata di velivoli “umani” in quanto a energia e propulsione, come anche rilevato dal rapporto Cometa. Studiare quella tecnologia estrema ed eventualmente tradurne parte in innovazione ad uso prevalentemente militare significa potenza e enormi profitti su applicazioni di ogni sorta e collega tali interessi alle esigenze della sicurezza nazionale. Ecco dove politica e interessi convergono. Come può essere maturata nel tempo la commistione tra esigenze di sicurezza nazionale e affari ? Come interagiscono segretezza e sviluppo scientifico?

E’ il Colonnello Philip J. Corso, membro del National Security Council con l’amministrazione Eisenhower e addetto all’Ufficio Ricerca & Sviluppo del Pentagono che riferisce di aver fatto personalmente da tramite con l’Ibm e altre aziende appaltatrici della Difesa per l’affidamento in studio di reperti di Roswell. Da quei reperti, secondo Corso, vennero sviluppati i microchips, la fibra ottica, la visuale notturna a raggi infrarossi, il transistor,5 il misterioso Nitinol.6

Il segreto del fenomeno Ufo già nel 1950 – afferma lo scienziato canadese Wilbert Smith – “è il più altamente secretato dal governo americano, più della bomba H7 . Ma lo diventa ancora di più man mano che la dottrina della sicurezza nazionale si diffonde negli apparati pubblici e privati, e si estende fino ad abbracciare sempre maggiori segmenti della società civile, del lavoro, della scienza. La segretezza si avviluppa strettamente a quelli che vengono ritenuti interessi vitali, economici e militari. L’apparato di intelligence si amplia (la Nsa viene istituita nel 1952 ma tenuta semisegreta fino alla metà degli anni Sessanta, il National Reconnaissance Office, Nro, nel 1960 ma viene tenuto segreto per quasi 30 anni). Allo stesso tempo si determina una compartimentazione della gestione dei segreti sempre più difficile per l’apparato istituzionale da tenere sotto controllo, (è più che noto l’ultimo discorso di Eisenhower alla nazione in cui denunciava i rischi di perdere di vista il complesso industriale-militare) per l’enorme incremento del numero e della potenza delle corporation che ottengono contratti e appalti governativi. La compartimentazione dei lavori, e la conseguente parcellizzazione, è rafforzata dagli stessi appaltatori che distribuiscono il lavoro e i contratti tra filiali e associate ed il processo avviato si moltiplica e si articola all’infinito in spire che diventano sempre più difficili da seguire e accertare. Così come i budget.

Mentre l’Air Force vara una serie di progetti (Blue Book, Sign, Condon, Grudge, Robertson Panel) che hanno come unico scopo quello di negare e occultare l’imponente documentazione che perviene dalle fonti più disparate (comprese quelle militari) e di avviare una politica di ridicolizzazione da affidare nel proseguo alle organizzazioni “scettiche” in collaborazione con le agenzie di intelligence militari e civili, in realtà il monitoraggio del fenomeno continua senza posa, la ricerca scientifica prosegue ininterrottamente e consegue riguardevoli risultati, se si sta alle testimonianze disponibili.

Il progresso negato
Si parla di applicazioni tecnologiche basate su nuovi principi della fisica in grado di produrre illimitate quantità di energia la cui produzione non richiederebbe la combustione di carburanti fossili ma tecnologie che, se rivelate e utilizzate per uso civile, darebbero un impulso incalcolabile alle condizioni di vita dell’umanità. Si parla di tecnologie operative da tempo basate sulla cosiddetta Energia Punto Zero (ricavata dal vacuum dello spazio – una fonte inesauribile), di elettrogravità, di magnetogravità, di plasma, di sistemi a combustione esterna ad emissioni zero e ad alta efficienza. Un numero di applicazioni pratiche che userebbero queste tecnologie ottenute con lo studio retroattivo degli Ufo abbattuti o recuperati, a partire da quello/i di Roswell, sarebbero state sviluppate nelle decadi passate, integrandosi con le innovazioni ricavate dagli studi di Nicolas Tesla. I risultati sarebbero straordinari.

Paul Czysz, docente di Ingegneria Aeronautica al Parks College di St. Louis, Missouri, che ha lavorato otto anni presso la base militare Wright-Patterson, in Ohio, e 30 anni alla McDonnell-Douglas nella sezione “Tecnologie Esotiche“: spiega: “La Zero Point Energy fornisce circa 40-50 megawatts di potenza per pollice cubo (3 cmc) di spazio. Volendola utilizzare nessuno venderebbe più benzina o petrolio…Essa permea l’intero universo e fluttua continuativamente come interazione tra materia e antimateria…è una riserva grande quanto l’universo…si annichilisce e si ricrea da sola…”.8

In tema di propulsione, Hal Puthoff, fisico teoretico e sperimentale con un curriculum che comprende General Electric, Stanford University, Sri International, Institute for Advanced Studies e, non casualmente, un periodo di consulenza alla Nsa riferisce che “l’Air Force stabili un programma chiamato Mass Modification per studiare la possibilità di applicare le prerogative dell’Energia Punto Zero alla propulsione spaziale e verificò le (nostre) teorie consultando laboratori, aziende e università…una delle potenziali applicazioni minori è la produzione di energia a basso costo per la desalinizzazione dell’acqua”.9

PaulLaviolette Paul La Violette, scienziato prominente in materia di propulsione e di gravità, autore di libri e papers su fisica, astronomia, climatologia, teoria dei sistemi, presidente della Starburst Foundation, istituto privato di “ricerca scientifica interdisciplinare” (!), parla con naturalezza della tecnologia maser (laser a microonde capace di vincere la gravità e tenere in sospeso un corpo solido), “molto segreta perchè ha a che fare con la propulsione degli Ufo…e del nostro TR3B che è uno degli Ufo triangolari di cui si parla. – e aggiunge – Gli Ufo possono essere di origine aliena ma alcuni li abbiamo creati noi usando quella tecnologia”.10

(Fine seconda partecontinua)


  1. v. www.cnes-geipan.fr  

  2. Al Gruppo, coordinato operativamente da Mantegna hanno contribuito i professori Bruno Azzerboni (Ordinario di Elettrotecnica all’Università di Messina), Giuseppe Maschio (Direttore del Dipartimento di Chimica all’Università di Padova) e il dottor Massimo Chiappini (Direttore del Laboratorio di Geomagnetismo del I’Ingv -Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Vi partecipavano anche numerosi ricercatori, studiosi e specialisti appartenenti ad istituzioni pubbliche quali il Ministero delle Comunicazioni, la Marina e I’Aeronautica Militare, l’Arpa Sicilia, il Sias della Regione Sicilia, Telespazio, I’Enel, la RFI ed altri.  

  3. Nel 2005, interrogazione alla Camera dell’ On. Perrotta (F.I. ). Nel 2007 interpellanza al Senato diretta al Presidente del Consiglio Romano Prodi dai Senatori Bartolo Fazio (Ulivo Margherita), Fabio Giambrone (Italia dei Valori), Stefano Cusumano (Udeur), Antonio Papania (Ulivo),Antonio D’Alì (Forza Italia), Giovanni Pistorio (Democrazia Cristiana Indip- Mov per l’autonomia), Giuseppe Naro(Udc), Calogero Mannino Udc), Nino Strano, Roberto Centaro (Forza Italia) , Domenico Nania (Alleanza Nazionale), Accursio Montalbano (Ulivo), Giuseppe Di Lello Finuoli (Progressisti federativo), Carlo Vizzini (Partito Socialista Democratico Italiano), Costantino Garraffa (Ulivo) e Giovanni Battaglia (Ulivo). Nel 2014, interrogazione alla Camera degli On. Erasmo Palazzotto e Arturo Scotto (Sel); al Senato del sen. Bruno Mancuso (Ncd) che ha anche promosso l’audizione del sindaco di Caronia,Calogero Beringhelli, in XIIIma Commissione Territorio e Ambiente, avvenuta il 3 Settembre. Non risultano risposte soddisfacenti  

  4. In foto e in video disponibili in rete. (v. https://www.youtube.com/watch?v=7mlOb-GFnZY) Famose le foto di Antonino Spinnato dell’elicottero della Protezione Civile inseguito e danneggiato da un oggetto non identificato (https://www.youtube.com/watch?v=Ic1xQVbENZA).Per una panoramica dei fatti di Canneto di Caronia, v. anche La Stampa 20.8.2005  

  5. Philip J. Corso, The Day After Roswell, Simon & Shuster 1997. Un libro controverso per alcune valutazioni estreme che sembrano soggettive, ma la documentazione esibita e i riferimenti precisi e specifici ne fanno un testo giudicato basilarmente affidabile  

  6. Il Nitinol, o Ni.Ti. è un materiale intermetallico composto prevalentemente di titanio e nickel. Il Nitinol è un cosiddetto “memory metal” che, come certi reperti ricuperati a Roswell dal Maggiore Jesse Marcel, ufficiale addetto all’intelligence della base aerea locale, dimostra la capacità singolare di “recuperare forma”: se piegato “ricorda” la sua forma originale e la recupera. E’ resistente,leggero e sopporta altissime temperature. E’ oggi impiegato in campo medico, per le antenne, per le montature pieghevoli di occhiali e numerose altre applicazioni in campo avionico-militare. E’ ritenuto probabile che il Nitinol sia uno dei risultati dei tentativi di riprodurre le proprietà dei reperti di Roswell per sfruttarle prevalentemente nel settore aerospaziale. La singolarità di quei reperti stava non tanto nelle componenti minerali principali (nickel e titanio sono reperibili sia nell’universo che sulla Terra) quanto nel trattamento sconosciuto a cui erano state sottoposte. Anche la purezza del 99.99% dei minerali necessaria a riprodurre l’effetto “memory” non era disponibile negli anni Quaranta. Il Nitinol fu ufficialmente introdotto dai laboratori del Naval Ordnance e brevettato tra il 1962 e il 1963, 15 anni dopo Roswell. In merito, v. Thomas J. Carey e Donald R. Schmitt, Witness to Roswell, New Page Books 2009  

  7. Leslie Kean, Ufos – Generals, pilots,government officials go on record, Harmony Books 2010  

  8. Steven M. Greer, op.cit  

  9. Steven M. Greer, op. cit  

  10. Steven M. Greer, op. cit.  

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Ufo, sicurezza nazionale e progresso negato – 1 https://www.carmillaonline.com/2016/01/31/ufo-sicurezza-nazionale-e-progresso-negato/ Sat, 30 Jan 2016 23:01:03 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=28130 di Maverick

RoswellRecord3 Un fenomeno ormai riconosciuto ma mai ufficializzato. Un enigma mantenuto nella completa segretezza da almeno settanta anni. Perchè? La risposta sta probabilmente nella decodificazione della tecnologia che lo governa, una conoscenza “privatizzata” che significa potere e profitto massimi ma che, se divulgata, potrebbe essere fondamentale per il progresso dell’umanità. Chi la detiene e come? Il punto della situazione e un argomento in più per chi lotta per i beni comuni, per la trasparenza e per contrastare il capitalismo globale.

“Ogni verità passa attraverso tre fasi. Nella prima è ridicolizzata, nella seconda è violentemente contrastata, nella terza è accettata [...]]]> di Maverick

RoswellRecord3 Un fenomeno ormai riconosciuto ma mai ufficializzato. Un enigma mantenuto nella completa segretezza da almeno settanta anni. Perchè? La risposta sta probabilmente nella decodificazione della tecnologia che lo governa, una conoscenza “privatizzata” che significa potere e profitto massimi ma che, se divulgata, potrebbe essere fondamentale per il progresso dell’umanità. Chi la detiene e come? Il punto della situazione e un argomento in più per chi lotta per i beni comuni, per la trasparenza e per contrastare il capitalismo globale.

“Ogni verità passa attraverso tre fasi. Nella prima è ridicolizzata, nella seconda è violentemente contrastata, nella terza è accettata come ovvia.” (Arthur Schopenahuer)

Nella mia quasi decennale esperienza di studio del fenomeno Ufo sono pervenuto a un buon numero di opinioni personali in merito. La prima è che non esiste fenomeno più strano, bizzarro, contraddittorio, intrigante, inquietante e allo stesso tempo cosi potenzialmente importante da capire, per comprendere meglio la realtà in cui viviamo. Posso spingermi ad affermare che lo studio laico del fenomeno Ufo è un’esperienza rivoluzionaria perchè scuote inevitabilmente tutte le convinzioni e costringe a guardare al nostro mondo in una prospettiva totalmente diversa. Tutto ne viene coinvolto: storia, politica, economia, scienza, religione, cultura e, non in ultimo, la visuale di chi e cosa siamo nell’universo.

Man mano che ci si addentra, saltano agli occhi anche le implicazioni che riguardano la nostra quotidianità: di nuovo la politica, l’ambiente, il ruolo dei media, della scienza e valori fondamentali come la Verità. Qualcuno diceva che la Verità è rivoluzionaria, ebbene niente è più vero che nel caso di questo strano fenomeno. Difficile da raccontare, non solo perchè estremamente complesso e articolato ma perchè inquinato da falsi dati, disinformazione, mezze verità che rendono arduo arrivare a coglierne la vera sostanza. Lo stesso campo dell’ufologia deve essere scandagliato con qualche cautela perché, accanto ai ricercatori seri e puntigliosi nel cercare riscontri, vi si aggirano personaggi ambigui o inaffidabili, venditori di fumo, ispirati new-agers e infiltrati.

Risulta infatti evidente che ci siano resistenze a renderlo pubblico e che sia materia di servizi segreti. Non è un’opinione: tutta la storia moderna del fenomeno è realmente intersecata con l’intervento invasivo di apparati di intelligence che ne proteggono il segreto e ne impediscono la divulgazione. Qualcuno l’ha definito “il più grande segreto dell’umanità”. E’ come le radici di un albero secolare: più si scava e più diventa difficile orientarsi tra le migliaia di testimonianze, i documenti ottenuti e negati, le fotografie e i filmati, i rapporti ufficiali, le distorsioni dei media, il ridicolo sparso dalle organizzazioni “scettiche” e dagli scienziati mainstream. Eppure è altrettanto evidente che qualcosa c’è e che deve essere molto importante. E le sue implicazioni riguardano la nostra vita quotidiana, il nostro benessere, le nostre tasche, l’aria che respiriamo, l’inquinamento globale. Da qui bisogna partire per prenderne coscienza.

Con questo brevissimo excursus di aggiornamento voglio tentare il punto di una situazione che presenta spunti di grande novità e fornisce una risposta consolidata: il fenomeno Ufo esiste, è reale. Lo dicono documenti ufficiali desecretati, alte cariche militari, piloti, scienziati, politici, che, insieme all’enorme mole di testimonianze, stanno creando le prime significative crepe in un massiccio cover up che ha radici nelle paure americane della Guerra Fredda.

A partire dal 1947, anno del primo avvistamento di “dischi volanti” sul monte Rainier nello Stato di Washington e del caso Roswell, località del New Mexico dove presumibilmente (ma le evidenze ormai sono soverchianti) si schiantò un oggetto volante sconosciuto, il segreto viene gestito in prima battuta da commissioni presidenziali composte da politici e scienziati ma presto si disperde nei meandri dello sviluppo selvaggio del capitalismo e nella ragnatela del controllo “privato” intrecciandosi con segreti militari e conclamate esigenze di sicurezza nazionale.

I dati ormai non mancano. A partire dagli anni Settanta i ricercatori americani hanno fatto ampio e proficuo uso del Freedom of Information Act (Foia) che ha fatto emergere circa 10.000 documenti finora secretati, delle leaks dagli ambienti clandestini. Anche il Regno Unito nel 2008 ha semi-desecretato (con dettagli cancellati e diversi omissis) 24 faldoni di documenti. Inoltre, la frequenza e l’invadenza di eventi difficilmente oscurabili come l’ondata di avvistamenti dell’inverno 1989-1990 sul Belgio e Germania settentrionale, che costrinse la difesa aerea nazionale e Nato a intervenire, o i fenomeni come quello che coinvolge da più di dieci anni la comunità di Canneto di Caronia (v. oltre), hanno sottratto qualche capacità di controllo e si stanno rivelando cruciali nell’ allargare le crepe nella segretezza.

Dal cumulo di risultanze disponibili apprendiamo non senza qualche inquietudine che il fenomeno è di origine artificiale, intelligente, presumibilmente “non umana”, che interagisce con la nostra realtà ma questa prima evidenza genera mille altre domande che sono affrontabili solo con i dati, con testimonianze multiple e affidabili e con tanta logica: che cosa sono gli Ufo? Perchè il segreto? Chi lo controlla? Quali sono gli interessi che lo nutrono da almeno settanta anni? Come e perchè ci riguardano?

Scricchiolii
Credi agli Ufo?” è la tipica domanda mal posta perchè presuppone un atto di fede, non un’opinione su un fatto; e perchè fa trasparire il sarcasmo saccente di chi presume di avere “la verità” in tasca e intende rimarcare un’evidente inferiorità intellettuale dell’interrogato. Con buona pace degli scettici “naturali” e di quelli interessati,1 il fenomeno Ufo sembra emergere ormai come una realtà con cui l’opinione pubblica e di conseguenza la politica mondiale dovranno prima o poi fare i conti.

Se ne parla apertamente nel backstage della politica internazionale, delle intelligence, dei militari, della ricerca scientifica privata, persino del Vaticano,2 delle grandi corporation dei settori aerospaziale, della tecnologia avanzata, dell’energia. Se ne è sempre parlato a livelli semiufficiali nei convegni, nelle riunioni, nelle commissioni di studio dei vari think tanks e probabilmente ha influito occasionalmente su eventi di primo piano. Oggi si sa che, mentre lo si negava pubblicamente, lo si investigava e lo si monitorava dietro le quinte.3

E’ di Edgar Mitchell, astronauta dell’Apollo 14,4 lo statement che traccia il limite raggiunto dalla verità su un cover up di settanta anni: ” Si è investigato per anni ormai e la documentazione è piuttosto convincente. Manca solo l’ufficialità“.5 Lo avevano preceduto colleghi astronauti e altri personaggi illustri nel proprio settore di competenza. Alcuni tra tanti: è nota l’affermazione dell’ ex Primo Ministro e ex Ministro della Difesa canadese Paul Hyeller, partecipante a tale titolo alle riunioni Nato, nel 2005: “…Gli Ufo sono reali al pari degli aerei che volano sopra le nostre teste…“;6 dal Regno Unito, Lord Hill-Norton, Ammiraglio e ex Capo gabinetto del Ministero della Difesa nel Luglio 2000: “…C’è una seria possibilità che siamo e siamo stati visitati da qualcuno proveniente dallo spazio, da altre civiltà; che è nostro interesse scoprire chi sono da dove vengono e cosa vogliono. Questo dovrebbe essere oggetto di studio scientifico e non materia di tabloid…“.7

Più recentemente è stato John Podesta, ex capo dello staff del Presidente Clinton, ex capo del transition team del Presidente Obama, ora direttore del Center for American Progress, a pronunciarsi nei seguenti termini: “E’ giunta l’ora di aprire quelle pagine che sono rimaste oscure sulla questione Ufo. E’ giunto il momento di scoprire qual’è la verità. Bisogna farlo perchè è giusto e perchè lo vuole la legge…Il popolo americano e quello del mondo intero vogliono sapere e possono gestire la verità“;8 le cronache ci dicono che nel 2013 si è pronunciato anche Dimitry Medvedev, allora premier russo, in un fuori onda tv chissà quanto casuale: “Assieme alla valigetta con i codici nucleari, al leader del Cremlino viene consegnata una speciale cartella top secret che contiene solo informazioni sugli alieni che hanno visitato la Terra9 . Ha detto la sua anche Julian Assange al britannico Guardian nel 2010: “Vale la pena notare che in parti ancora da pubblicare dell’archivio cablogrammi del Dipartimento di Stato ci sono evidenti riferimenti agli Ufo“.10

Sono solo pillole dell’enorme mole di documentazione raccolta dai ricercatori nel corso dei decenni. L’evidenza è montata sempre più impetuosa a fronte del persistere della negazione verso l’esterno, e all’interno degli apparati bloccata da impegni scritti alla segretezza, da normative, dai tanti livelli di top Secret e dell’ultimativa regola del “need to know” (la necessità di sapere) che viene applicata senza riguardo per le linee gerarchiche. Almeno un paio di conferenze stampa, nel 1997 e nel 2001, sono state convocate per iniziativa indipendente presso il National Press Club di Washington per presentare nuove evidenze e sollecitare i politici ad occuparsi del problema, sempre senza conseguenze e nel silenzio dei media.

Belgio Flap Ufo Desks sono stati attivati da tempo in numerose nazioni. Il più famoso è quello del Ministero della Difesa britannico a cui è stato assegnato dal 1991 al 1994 Nick Pope, colui che potrebbe essere il corrispettivo reale del Fox Mulder della serie X Files.11 Ufo Desks sono stati aperti in Cile,12 Perù, Messico, in Belgio (limitatamente al periodo di indagine relativa all’incredibile ondata (flap) di avvistamenti tra Novembre e Dicembre 1989 che ebbe una lunga coda fino al Marzo 1990),13 , in Francia (Geipan), tutti con finalità di monitoraggio relativamente alla sicurezza nazionale o a quella dei voli civili. C’è un Ufo Desk anche in Italia, presso il Ministero della Difesa.

(Fine prima partecontinua)


  1. Per una panoramica sulle organizzazioni “scettiche” e sul Cicap , v. Fabrizio Salmoni, Il Cicap: Men in Black?, Novembre 2011, https://mavericknews.wordpress.com/2010/11/25/inchiesta-il-cicap-men-in-black/  

  2. Delegato del Vaticano agli “affari ufologici” è stato a lungo Monsignor Corrado Balducci, deceduto nel 2008. Nel settembre 2000, in un intervento pubblico pronunciò frasi inequivoche: “…Non possiamo più negare che qualcosa sta accadendo nel campo dell’ufologia, non solo dischi volanti.Sembra che ci siano vere entità extraterrestri… negarlo va contro il senso comune…Quando parliamo di entità extraterrestri dobbiamo supporre che abbiano un corpo e un’anima. Dio nella sua saggezza non avrebbe creato solo noi umani e tutte quelle creature portano gloria a Dio“. (Steven M. Greer, Disclosure, Crossing Point, 2001)  

  3. Tramite il FoIA è affiorata negli Usa una marea di documenti di Cia, Fbi e altre agenzie che smentiscono decenni di negazione e di disinformazione da parte degli apparati militari e di intelligence. In sostanza, mentre pubblicamente si negava, ci si preoccupava e si monitorava. v. Bruce Maccabee, The Fbi Cia Ufo connection, Rd Press, 2014  

  4. Mitchell è un eroe nazionale, insignito della Presidential Medal of Freedom, e della Distinguished Service Medal dalla Nasa e dalla Navy  

  5. Leslie Kean, Usa: Ufo and National Security, Giugno 2000, articolo su www.ufoevidence.org  

  6. e continua “…Il livello di segretezza relativo a quanto avvenuto a Roswell è stato sin dall’inizio senza paragoni…E’ giunto il momento di alzare il velo di segretezza che circonda l’esistenza degli Ufo e di far emergere la verità affinchè la gente sia messa a conoscenza di uno dei più importanti problemi che la Terra si trova ad affrontare…” da La Stampa, 26.11.2005  

  7. Steven M. Greer, op. cit . 

  8. John Podesta, Statement at the National Press Club,14 Novembre 2007, www.youtube.com/watch?v=B_2YcFQbijg  

  9. La Stampa del 16.2.2013. Ho contattato personalmente Anna Zafesova, corrispondente da Mosca del quotidiano, autrice della segnalazione, per sapere se era uscita una smentita almeno dalla Tass. Dopo breve controllo mi ha confermato la notizia  

  10. Richard Dolan, Wikileaks and Ufos: Documenting Reality, http://www.richarddolanpress.com/#!wikileaks/c4k1  

  11. Nel 1994, l’Ufo Desk, integrato nel Secretariat Air Staff, fu chiuso con la motivazione che “non si era fino ad allora riscontrata alcuna minaccia per la sicurezza nazionale per quello che può riguardare il fenomeno Ufo – No Defence significance“. Non quindi una chiusura per negazione del fenomeno  

  12. In Cile, l’Ufo Desk è stato formato sotto la supervisione del Comando dell’Aviazione Militare per monitorare e studiare i casi frequenti di near collision di voli civili e militari con oggetti non identificati  

  13. In quel periodo ristretto furono circa 2000 i rapporti di multiple testimonianze raccolte dalle autorità belghe. Di quei casi, 500 sono rimasti “non spiegati”. Più di 300 riguardavano testimoni a meno di 300 metri dai velivoli, oltre 200 casi durarono più di cinque minuti; talvolta gli osservatori si trovarono proprio sotto il velivolo. In più occasioni fu impiegata l’aviazione militare per impegnare i velivoli intrusi. Fu stilato dal Maggiore P. Lambrechts dello Stato Maggiore dell’aeronautica un Rapporto riguardante l’osservazione di Ufos nella notte del 30-31 marzo 1990 che include una completa cronologia degli eventi e un numero di testimonianze di agenti di polizia e che esclude confusioni con velivoli convenzionali o di nuovo tipo (stealth). Il rapporto vnne accompagnato dalle dichiarazioni del Maggior Generale Wilfried DeBrouwer: “…C’era una logica dietro i movimenti degli oggetti…Verrà un giorno in cui il fenomeno potrà essere osservato con mezzi che non lasceranno dubbi circa le sue origini…Ma esiste, è reale e questa di per sè è una conclusione importante” – v. Richard Dolan, Ufos and the National Security State 1973-1981, Keyhole publ.2009 

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