Liberi e Uguali – Carmilla on line https://www.carmillaonline.com letteratura, immaginario e cultura di opposizione Thu, 26 Dec 2024 21:00:03 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 Loopers https://www.carmillaonline.com/2019/10/13/loopers/ Sun, 13 Oct 2019 20:00:26 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=55260 di Alessandra Daniele

Looper1Se c’era una cosa sulla quale gli elettori il 4 marzo 2018 erano stati chiari è quanto si fossero rotti i coglioni di Renzi. L’attuale governo Conte bis è appeso per le palle ai capricci di Renzi, e del suo fan club, il PD bis. The dead don’t die. Italia Semiviva non esiste al di fuori del parlamento. Lapidi Uguali dei precedenti scissionisti Bersani e D’Alema ha il 3%. Oggi sono di nuovo tutti insieme al [...]]]> di Alessandra Daniele

Looper1Se c’era una cosa sulla quale gli elettori il 4 marzo 2018 erano stati chiari è quanto si fossero rotti i coglioni di Renzi.
L’attuale governo Conte bis è appeso per le palle ai capricci di Renzi, e del suo fan club, il PD bis.
The dead don’t die.
Italia Semiviva non esiste al di fuori del parlamento. Lapidi Uguali dei precedenti scissionisti Bersani e D’Alema ha il 3%. Oggi sono di nuovo tutti insieme al governo col PD. E il M5S, che li ha chiamati zombie per dieci anni.
Il voto è una pippa. Perciò vogliono darlo ai ragazzini.
Reclutare i minorenni come ultima risorsa: ci aveva provato anche il Terzo Reich.
Se le elezioni sono inutili, gli eletti sono, per loro esplicita corale ammissione, addirittura dannosi: questa settimana le camere hanno approvato per acclamazione l’auto-riduzione dei parlamentari, propagandata come una salutare disinfestazione. Una derattizzazione improrogabile.
Questo, firmato Casaleggio, è già il terzo tentativo di sfoltire il parlamento dopo quello berlusconiano e quello renziano, entrambi respinti da un referendum costituzionale.
I capibastone continuano a provarci, millantando propositi redentori, perché in realtà un parlamento più maneggevole ed economico è proprio quello che gli serve. Minima spesa, massima resa.
E poi ogni riforma consente a tutta la classe politica di rimettersi a discutere d’uno dei suoi argomenti preferiti di sempre: la legge elettorale.
Era il tema delle mie prime Schegge Taglienti del 10 gennaio 2008, e già allora era un tormentone pluridecennale:

Molti si chiedono quali reali esiti pratici possa avere spendere ancora tempo e risorse nell’ennesimo dibattito sulla legge elettorale.
La risposta è in questo passo poco noto del Vangelo.
“Allora Ponzio Pilato chiese alla folla di scegliere tra Gesù e Barabba, e subito la folla si divise.
Metà chiedeva di votare col sistema uninominale secco, l’altra metà preferiva il proporzionale con sbarramento al 3%.
Allora Ponzio Pilato chiese alla folla di scegliere con quale sistema scegliere,
e subito la folla si divise.
Metà chiedeva una raccolta di firme per un referendum propositivo, l’altra metà preferiva una legge costituzionale da sottoporre a referendum abrogativo.
Allora Ponzio Pilato chiese alla folla di scegliere con quale sistema scegliere il sistema col quale scegliere, e subito la folla si divise.
Metà chiedeva l’istituzione d’una commissione apposita, l’altra metà preferiva il televoto.
Allora Ponzio Pilato guardò Gesù e Barabba, e lanciò una moneta.
Uscì croce”.

Siamo prigionieri d’un timeloop. L’ho già detto? Ho già detto che l’ho già detto? E grazie al cazzo, è un timeloop.
A questo punto, propongo di sfruttarlo per un ulteriore taglio dei parlamentari: ognuno di loro, appena eletto, per occupare il proprio seggio dovrà uccidere il se stesso del futuro, come nel film Looper. Questo garantirà il limite del mandato singolo, e l’abolizione totale e definitiva dei vitalizi.

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LegaLand https://www.carmillaonline.com/2018/03/05/legaland/ Mon, 05 Mar 2018 07:00:39 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=44045 di Alessandra Daniele

La kermesse politico-canora del 2018 s’è conclusa. Seguendo il fortunato esempio del duo Meta-Moro, che ha vinto a Sanremo con una canzone non inedita, quest’anno tutti i partecipanti si sono presentati con brani già noti.

Silvio Berlusconi con Nostalgia Canaglia. L’ex Cavaliere ha puntato tutto sul pubblico degli anziani, e in particolare su quelli che non assumono integratori per la memoria. Tuttavia per ottenere il livello d’oblio che gli serviva per riconquistare la popolarità perduta gli sarebbe stata necessaria un’epidemia d’encefalite spongiforme suina. Il Polipo delle Libertà ha però vinto comunque in tutto il Nord [...]]]> di Alessandra Daniele

La kermesse politico-canora del 2018 s’è conclusa. Seguendo il fortunato esempio del duo Meta-Moro, che ha vinto a Sanremo con una canzone non inedita, quest’anno tutti i partecipanti si sono presentati con brani già noti.

Silvio Berlusconi con Nostalgia Canaglia.
L’ex Cavaliere ha puntato tutto sul pubblico degli anziani, e in particolare su quelli che non assumono integratori per la memoria. Tuttavia per ottenere il livello d’oblio che gli serviva per riconquistare la popolarità perduta gli sarebbe stata necessaria un’epidemia d’encefalite spongiforme suina. Il Polipo delle Libertà ha però vinto comunque in tutto il Nord e il Centro grazie alla Lega.

Matteo Salvini con L’Italiano
Sostituito il Federalismo con la Difesa della Razza, la Lega s’è proposta come l’autentica interprete dell’italianità in tutte le sue fondamentali caratteristiche. A cominciare dal trasformismo. E dal fascismo. La scelta ha pagato: la Lega oggi sembra essere il mattoncino verde imprescindibile di qualsiasi futura architettura governativa d’intese più o meno larghe, e più o meno trasversali.

Giorgia Meloni con Oro Nero
Pur non essendo già stato presentato al Festival, il brano di Giorgia è fin troppo noto agli italiani, che sono stati costretti a cantarlo per un ventennio.

Luigi Di Maio con Terra Promessa
Il Movimento ha passato tutta la campagna a cercare di galvanizzare i suoi elettori promettendogli che un governo 5 Stelle avrebbe cambiato quasi tutto, e contemporaneamente a cercare di conquistare nuovi elettori assicurandogli che in realtà un governo 5 Stelle non avrebbe cambiato quasi niente. Questa doppiezza gli ha fruttato una clamorosa vittoria in tutto il Sud, consentendogli un’apertura ad alleanze Urbi et Orbi in nome del Bene del Paese. 

Pietro Grasso con Ti lascerò
Nonostante il miserrimo risultato elettorale, gli scissionisti possono comunque festeggiare: il PD è distrutto.

Matteo Renzi con La Solitudine
L’ennesima, umiliante, totale disfatta di Capitan Boomerang porterà a un ulteriore e terminale spappolamento del PD, dalle cui macerie tenteranno di strisciare fuori i nuovi scilipoti pronti a Servire il Polipo delle Libertà e/o il M5S, mentre Renzi cerca di trattenerli per la coda.

La parabola del Cazzaro fiorentino è finita.
Avanti il prossimo.

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Il nome della Cosa https://www.carmillaonline.com/2018/01/21/nome-della-cosa/ Sun, 21 Jan 2018 18:00:09 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=42858 di Alessandra Daniele

“Nessuno si fida più di nessuno ormai, e siamo tutti molto stanchi” – John Carpenter’s The Thing, 1982

Berlusconiane nello spirito e nella lettera, tutte le mirabolanti promesse elettorali di questa campagna hanno una fondamentale caratteristica in comune: sono tutte cazzate. È così evidente che persino i media mainstream a modo loro lo ammettono: “Non ci sono le coperture finanziarie”. La copertura delle cazzate che manca però non è solo quella economica. Ad essere crollata ormai è proprio la facciata mediatica. È l’effetto Trump/Fake News: media e sistema politico [...]]]> di Alessandra Daniele

“Nessuno si fida più di nessuno ormai, e siamo tutti molto stanchi” – John Carpenter’s The Thing, 1982

Berlusconiane nello spirito e nella lettera, tutte le mirabolanti promesse elettorali di questa campagna hanno una fondamentale caratteristica in comune: sono tutte cazzate.
È così evidente che persino i media mainstream a modo loro lo ammettono: “Non ci sono le coperture finanziarie”.
La copertura delle cazzate che manca però non è solo quella economica. Ad essere crollata ormai è proprio la facciata mediatica.
È l’effetto Trump/Fake News: media e sistema politico si stanno smascherando a vicenda, distruggendosi reciprocamente la credibilità residua, e tornare indietro è impossibile.

Gli italiani che voteranno lo stesso, perlopiù voteranno contro.
Chi odia particolarmente Renzi e Berlusconi voterà M5S, nonostante i riciclati araldi del berlusconismo che il Movimento sta imbarcando, Emilio Carelli, co-fondatore del TG5, ex direttore di SKY Tg24 e vicepresidente di Confindustria Radio TV, Gianluigi Paragone, ex direttore di Libero e della Padania.
Chi teme particolarmente i 5 Stelle però difficilmente voterà i candidati del PD che hanno ben poche possibilità di battere quelli grillini, sceglierà piuttosto Berlusconi e Lega, i cosiddetti moderati che vogliono riaprire i casini e difendere la “razza bianca”.

Il PD si ritroverà quindi penalizzato dallo stesso meccanismo di “voto utile” che progettava di sfruttare, la tipica Nemesi toccata a tutti quelli che hanno provato a cucirsi la legge elettorale su misura fregandosi con le loro stesse mani, e l’ennesimo fallimento di Capitan Boomerang Renzi.
Di tutti i presunti voti utili, i più inutili saranno quelli antiberlusconiani dati al PD, che non ha nessuna speranza di tornare al governo senza Berlusconi, per questo si augura che il risultato sia talmente incerto da consentirgli di lasciare al suo posto Gentiloni, come nel 2013 aveva tentato di fare con Monti, sostituendolo poi con Letta e Renzi.

Intanto i Liberi e Uguali hanno esplicitato chiaramente la loro ragion d’essere: “Non possiamo riportare i voti al PD se non stiamo fuori dal PD” (Elisa Simoni, Omnibus, 18/01/18).
Dopo tutte le porcate reazionarie delle quali il PD s’è reso responsabile, ci sono voti di sinistra che ovviamente non prenderà mai più. Gli serve perciò qualcuno che li raccolga e glieli riporti, magari in cambio d’un sottosegretariato nel governo del Presidente previsto da D’Alema. È la Sinistra da riporto.
La principale responsabile, con tutto il PD e i suoi omologhi esteri, d’aver fatto del nome “Sinistra” un sinonimo di oligarchia arrogante e corrotta, colonialista e schiavista.
Un sinonimo di “Destra”.

I grillini danno a un sondaggio online il valore di un’elezione, ma ormai sono le elezioni ad avere soltanto il valore d’un sondaggio online.
Parassita mutaforma, il PD è al governo ormai da più di 6 anni senza aver mai vinto un’elezione nazionale.
Si chiama Partito “Democratico”.
E ha già nel nome fin dall’inizio il suo destino Cazzaro.

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L’Uovo del Serpente https://www.carmillaonline.com/2017/12/10/luovo-del-serpente/ Sun, 10 Dec 2017 19:40:52 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=42078 di Alessandra Daniele

“Chiunque compia il minimo sforzo può vedere che cosa ci riserva il futuro. È come l’uovo d’un serpente. Attraverso la fine membrana, si riesce a discernere il rettile perfettamente formato” – The Serpent’s Egg/Das Schlangenei, 1977  

C’è qualcosa d’urgente, importante, e molto più efficace d’una manifestazione, che Renzi, Camusso, Bersani e i vari Democratici e Liberi&Uguali (uguali al PD) possono e devono fare contro la deriva fascista in atto. Levarsi immediatamente dai coglioni. Perché ne sono i principali responsabili. Sono loro che hanno costretto le classi lavoratrici alla lotta [...]]]> di Alessandra Daniele

“Chiunque compia il minimo sforzo può vedere che cosa ci riserva il futuro. È come l’uovo d’un serpente. Attraverso la fine membrana, si riesce a discernere il rettile perfettamente formato” – The Serpent’s Egg/Das Schlangenei, 1977  

C’è qualcosa d’urgente, importante, e molto più efficace d’una manifestazione, che Renzi, Camusso, Bersani e i vari Democratici e Liberi&Uguali (uguali al PD) possono e devono fare contro la deriva fascista in atto.
Levarsi immediatamente dai coglioni.
Perché ne sono i principali responsabili.
Sono loro che hanno costretto le classi lavoratrici alla lotta fratricida, imponendo come pensiero unico il darwinismo sociale mercatista, la dottrina della disuguaglianza e della sopraffazione reciproca che è l’essenza del fascismo.
Sono loro che hanno ridotto la democrazia a una grottesca pantomima, e che adesso progettano di passare la campagna elettorale a scambiarsi insulti per poi tornare tutti insieme al governo con Berlusconi, e continuare a strangolare il paese secondo gli ordini del Mercato.
Sono loro che appena un anno fa hanno cercato di smantellare la Costituzione antifascista, col plauso della Merkel e di Obama che durante l’ultima visita di Renzi alla Casa Bianca ha auspicato la vittoria del Sì. E oggi il suo ex vicepresidente Biden ha la faccia tosta di parlare di “ingerenze russe” nel voto referendario.
Da che pulpito.
È urgente rimuovere la principale causa della deriva fascista prima che diventi irreversibile.
È urgente che questa cosiddetta sinistra falsa e bugiarda di tronfie cariatidi e arroganti bambocci si tolga dai coglioni, e lasci finalmente spazio a una sinistra autentica, popolare, capace di restituire i diritti ai lavoratori, agli sfruttati, ai discriminati, capace di proporre soluzioni credibili, efficaci, umane, capace di rimettere al primo posto la giustizia sociale.
Perché la libertà senza giustizia sociale è solo l’arbitrio dei più forti.
Perché i diritti civili senza giustizia sociale sono solo un miraggio, un lusso che in pochi possono permettersi.
Perché la legalità senza giustizia sociale è solo repressione.
È fascismo.
Chi deve essere immediatamente congedato con disonore non sono solo gli ostensori di bandiere del Kaiser, è innanzitutto quest’accolita di criminali di guerra corresponsabili di tutte le invasioni neocoloniali degli ultimi trent’anni, questa sanguinaria banda di sicari del Mercato.
Il Mercato degli schiavi.
Questo ceto parassitario non meno colpevole, non meno marcio e pericoloso di quello berlusconiano.
Devono togliersi dai coglioni.
Prima che l’uovo del serpente si schiuda.
Prima che sia troppo tardi.
Ma non lo faranno.

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