Governo Conte bis – Carmilla on line https://www.carmillaonline.com letteratura, immaginario e cultura di opposizione Sat, 23 Nov 2024 08:02:07 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 Estrattivismo pandemico/4 https://www.carmillaonline.com/2020/09/29/estrattivismo-pandemico-4/ Tue, 29 Sep 2020 06:00:46 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=62931 di Alexik

[A questo link il capitolo precedente.]

Come da manuale, la recessione che viene – la peggiore, secondo l’OCSE, dal dopoguerra – sta imprimendo un nuovo impulso all’aggressione del profitto contro i territori. L’illusione che la crisi pandemica potesse portare ad un ripensamento sull’assurdità di questo modello di sviluppo si è dissolta molto in fretta, a fronte della capacità del capitale (infinitamente maggiore della nostra) di trasformare le crisi in opportunità. Sul piano normativo le conseguenze di tale aggressione si traducono in forma di deroghe alle tutele ambientali, [...]]]> di Alexik

[A questo link il capitolo precedente.]

Come da manuale, la recessione che viene – la peggiore, secondo l’OCSE, dal dopoguerra – sta imprimendo un nuovo impulso all’aggressione del profitto contro i territori.
L’illusione che la crisi pandemica potesse portare ad un ripensamento sull’assurdità di questo modello di sviluppo si è dissolta molto in fretta, a fronte della capacità del capitale (infinitamente maggiore della nostra) di trasformare le crisi in opportunità.
Sul piano normativo le conseguenze di tale aggressione si traducono in forma di deroghe alle tutele ambientali, provvedimenti a sostegno delle attività estrattive o dell’agroindustria, deregulations degli appalti per le grandi opere, rilancio del finanziamento pubblico di infrastrutture devastanti.

È una tendenza generale e molto chiara che ha preso corpo, seguendo modalità differenti, dall’Australia alle Americhe, dall’Indonesia al Belpaese.
Iniziamo dunque questo excursus  sulle ultime controriforme a partire dalle deregulations di casa nostra, che verranno trattate un po’ più nel dettaglio, visto che ci riguardano da vicino.
Mi scuso in anticipo con i lettori e le lettrici se il linguaggio risulterà a volte tecnico e poco leggero, invitandol* ugualmente a soffermarsi a meditare sui punti che verranno fra poco elencati, perché ognuno di essi è illuminante.

Il 14 settembre è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la conversione in legge del Decreto Semplificazioni1, che “al fine di far fronte alle ricadute economiche negative a seguito delle misure di contenimento e dell’emergenza sanitaria globale del COVID-19” stabilisce alcune cosette, del tipo:

– che gli affidamenti di appalti pubblici di lavori fino alla soglia di rilevanza comunitaria (5.350.000 ) che abbiano iniziato il procedimento entro la fine del 2021 possano svolgersi senza gara2.

– che “gli interventi infrastrutturali caratterizzati da un elevato grado di complessità … o che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio – economico” possano essere affidati alla gestione commissariale anche al di fuori dei casi di straordinaria necessità  ed   urgenza.

– che fino alla fine del 2023 per le grandi opere infrastrutturali si possa derogare alle procedure del dibattito pubblico, previste dal Codice dei contratti pubblici alla voce “Trasparenza”3, con tanti saluti ad ogni residuo simulacro di “democrazia partecipativa”.

– che le sentenze definitive del TAR che bloccano un’opera per vizi emersi negli atti autorizzativi o nella valutazione di impatto ambientale, possano essere bypassate.

–  che i gasdotti godano di procedimenti autorizzativi semplificati, con buona pace dei proclami sulla lotta ai cambiamenti climatici.

– che le procedure semplificate valgano anche per l’esplorazione e lo stoccaggio geologico di biossido di carbonio, esentando – fra l’altro – dalla valutazione ambientale gli stoccaggi di CO2 fino a 100.000 tonnellate.

– che per le opere realizzate in variante dei piani portuali e aeroportuali non sia più obbligatoria la Valutazione Ambientale Strategica (VAS)

– che i Comuni non possano introdurre limitazioni generalizzate (se non intorno a siti sensibili) alla proliferazione di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche, o incidere sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Previsione chiaramente rivolta a bloccare il moltiplicarsi di ordinanze comunali contro l’installazione del 5G, e che impedisce l’adozione da parte degli enti locali di una maggior tutela da tutte le forme di inquinamento elettromagnetico.

Questa panoramica, non esaustiva, sui punti salienti del provvedimento avrebbe  potuto essere ancora peggiore, se 170 gruppi e associazioni non ne avessero denunciato il contenuto in tempo utile, riuscendo a bloccare ulteriori nefandezze previste nella prima stesura4.
Ma anche così emendato il decreto, che ora è legge è, nel suo genere, un “capolavoro”.
Con un solo provvedimento il governo giallo rosa è riuscito infatti ad ampliare a dismisura la discrezionalità nella scelta del contraente negli appalti pubblici, e con essa le potenzialità per le assegnazioni di tipo nepotistico/politico/mafioso/clientelare, depotenziando al contempo le responsabilità degli amministratori per abuso d’ufficio e danno erariale.
È  riuscito a trasformare le procedure emergenziali in regole per la gestione ordinaria degli appalti, prevedendo per le grandi opere – a partire dalle prime 40 elencate nel piano #italiaveloce – il controllo verticistico di commissari di nomina governativa, legittimati ad operare in deroga alle leggi in materia di contratti pubblici.
È  riuscito a ridurre ulteriormente i già risicati spazi per il controllo delle opere da parte della cd società civile, nonché le possibilità di opposizione tramite i ricorsi ai tribunali amministrativi, la costruzione di “barricate di carta”.
Ha esteso il “modello Genova” dal ponte sul Polcevera a tutte le grandi opere, esempio di come un crimine del profitto contro una popolazione e un territorio possa essere chiamato a pretesto per colpire altre popolazioni e altri territori, che subiranno le colate di cemento, le devastazioni ambientali, l’esautoramento dalla decisionalità sui propri luoghi di vita.

Il decreto semplificazioni può essere considerato un manifesto su ciò che il governo Conte bis, ma soprattutto i soggetti economici che decidono le politiche energetiche e industriali di questo paese, intendano per “transizione energetica” e “green new deal”.
Le disposizioni del decreto che riguardano le infrastrutture energetiche vanno nella direzione esattamente contraria a quella di una via d’uscita dall’economia fossile.
Questo nonostante l’enfasi con cui ministri e governatori insistono, da qualche tempo, sulla “decarbonizzazione”, che nelle loro intenzioni si riferisce però – sulla base di una traduzione dall’inglese volutamente distorta – all’uscita dal carbone, mentre il significato del termine “decarbonization” indica invece l’uscita dal carbonio, cioè da tutti i combustibili fossili, metano compreso.
L’operazione, che gioca volutamente su questa ambiguità, è quella di far passare la “transizione energetica” come  transizione dal carbone al metano, sia nella conduzione delle centrali termoelettriche (a partire da Cerano) che per i grandi impianti industriali, omettendo il fatto che il metano incombusto  genera un riscaldamento dell’atmosfera 80 volte superiore a quello della CO2 (calcolato sui 20 anni), e la sua estrazione e trasporto comportano ogni anno perdite fisiologiche in atmosfera di centinaia di milioni di metri cubi di gas fortemente climalterante.

Un altro tassello del “green new fossil deal” prossimo venturo consiste nello sviluppo degli stoccaggi di CO2 nel sottosuolo.
Un’operazione la cui logica, ancora una volta, non  è finalizzata alla sostituzione delle fonti fossili, ma a prolungarne ulteriormente l’uso, nascondendo sotto il tappeto i prodotti della loro combustione.
Il decreto semplificazioni ha considerato idonei allo stoccaggio i giacimenti esauriti di idrocarburi situati a mare, una previsione che sembra costruita attorno all’ENI e al suo progetto di apertura, nei pozzi esausti al largo di Ravenna, del più grande hub del mondo per lo stoccaggio di anidride carbonica, che prevede l’iniezione sotto i fondali di una quantità di CO2 compresa tra 300 e 500 milioni di tonnellate. Il tutto in zona sismica e soggetta a forte subsidenza.
In sintesi, le compagnie petrolifere che hanno contribuito (e continuano) a determinare il disastro climatico, si apprestano a trarre nuovo profitto  da nuove infrastrutture “green” ad alto impatto ambientale. (Continua)


  1. Decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 recante «Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale.», Legge di conversione n. 120 dell’11 settembre 2020 (GU n.228 del 14-9-2020 – Suppl. Ordinario n. 33). 

  2. E’ possibile ricorrere all’affidamento diretto – cioè alla scelta puramente discrezionale – per gli appalti fino a 150.000 (prima la soglia era di 40.000 ), oppure  alla procedura negoziata per gli altri. La procedura negoziata prevede che la stazione appaltante inviti, senza bando pubblico, un certo numero di operatori economici a sua scelta fra cui selezionare il contraente. La disposizione vale anche per gli appalti pubblici di servizi e di forniture le cui soglie di rilevanza comunitaria son un po’ più variegate (vedere qui). La materia è stata già oggetto di una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia nel 2003, per violazione della Direttiva 2004/18/CE che prevede la possibilità di evitare un bando di gara in ipotesi molto limitate 

  3. D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, art. 22 e D.P.C.M. 76/2018 

  4. AAVV, “Decreto semplificazioni, così sono devastazioni” . Attacco a bonifiche, acqua, partecipazione dei cittadini, valutazione di impatto ambientale e clima, 27 luglio 2020, pp. 27. 

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Paziente zero https://www.carmillaonline.com/2020/07/12/paziente-zero/ Sun, 12 Jul 2020 20:00:30 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=61269 di Alessandra Daniele

– Hai di nuovo sospeso i tuoi farmaci. – Ricomincio quando voglio. – Ma tu non vuoi, Giuseppe. E sai cosa ti succede quando non prendi i tuoi antipsicotici. Ricominci a crederti Presidente del Consiglio. – Io sono Presidente del Consiglio. Lo psichiatra sospira. – Ecco, di nuovo quella storia della dimensione parallela nella quale tu sei diventato premier di due diversi governi consecutivi… L’uomo annuisce. – … E poi una misteriosa pandemia ti ha consentito di assumere pieni poteri, e dichiarare lo stato di emergenza. L’uomo annuisce ancora. – Esatto. E ho appena deciso di prorogarlo fino [...]]]> di Alessandra Daniele

– Hai di nuovo sospeso i tuoi farmaci.
– Ricomincio quando voglio.
– Ma tu non vuoi, Giuseppe. E sai cosa ti succede quando non prendi i tuoi antipsicotici. Ricominci a crederti Presidente del Consiglio.
– Io sono Presidente del Consiglio.
Lo psichiatra sospira.
– Ecco, di nuovo quella storia della dimensione parallela nella quale tu sei diventato premier di due diversi governi consecutivi…
L’uomo annuisce.
– … E poi una misteriosa pandemia ti ha consentito di assumere pieni poteri, e dichiarare lo stato di emergenza.
L’uomo annuisce ancora.
– Esatto. E ho appena deciso di prorogarlo fino a dicembre. Non tanto per fronteggiare il virus, quanto per tenere sotto controllo l’autunno caldo. Le piazze devono restare vuote. Ci penso io.
– Giuseppe, ti rendi conto di quanto sia assurda questa tua fantasia?
– Non è una fantasia. È una dimensione parallela – ripete l’uomo in tono pignolo.
– E come fai a trasferirti in questa dimensione?
– Con la forza del pensiero.
– Quando sospendi gli antipsicotici, giusto?
– Devo farlo. Il mio paese ha bisogno di me. Solo io sono riuscito a convincere l’Unione Europea ad aiutarci. Sta per concederci 174 miliardi di fondi per riassestare la nostra economia.
– Giuseppe, stai peggiorando. Devi assolutamente riprendere i tuoi farmaci.
L’uomo scuote la testa.
– Non adesso. Io sono l’epicentro d’un cambiamento epocale. Sono il Punto Zero.
– Sai che posso ordinarti un TSO. Un trattamento sanitario obbligatorio.
– Non ci sono gli estremi. Qui io non sono una minaccia né per me, né per gli altri. È giuridicamente chiaro.
– Già, tu eri avvocato…
– Io sono avvocato. E Presidente del Consiglio – l’uomo sorride – Per quanto assurdo possa sembrare alle persone limitate come lei, che ignorano le infinite possibilità del multiverso. E del trasformismo.

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Il Conte Tacchia https://www.carmillaonline.com/2020/06/14/il-conte-tacchia/ Sun, 14 Jun 2020 20:00:38 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=60709 di Alessandra Daniele 

Tacchia significa zeppa di legno. “Metterci una tacchia” vuol dire quindi cercare di rimediare a qualcosa alla meno peggio, in modo raffazzonato e precario. Ed è il massimo che il governo Conte sia stato capace di fare riguardo ai danni catastrofici della pandemia, come a qualsiasi altra crisi si sia ritrovato ad affrontare. Quando non ha peggiorato le cose. E i risultati si vedono. Le mascherine non si trovano. I soldi promessi non arrivano. I tamponi non bastano. I negozi chiudono. Le fabbriche annunciano licenziamenti. Ma Conte rimane al suo posto. Perché lui stesso è una tacchia. Ed è anche un [...]]]> di Alessandra Daniele 

Tacchia significa zeppa di legno.
“Metterci una tacchia” vuol dire quindi cercare di rimediare a qualcosa alla meno peggio, in modo raffazzonato e precario.
Ed è il massimo che il governo Conte sia stato capace di fare riguardo ai danni catastrofici della pandemia, come a qualsiasi altra crisi si sia ritrovato ad affrontare. Quando non ha peggiorato le cose.
E i risultati si vedono.
Le mascherine non si trovano. I soldi promessi non arrivano. I tamponi non bastano. I negozi chiudono. Le fabbriche annunciano licenziamenti.
Ma Conte rimane al suo posto. Perché lui stesso è una tacchia.
Ed è anche un Conte Tacchia. Un cialtrone vanesio che si dà arie salottiere da Belle Epoque, fra le macerie e le bare.
Non che l’opposizione abbia o avrebbe fatto di meglio, anzi.
Nonostante le sguaiate risse quotidiane per motivi pretestuosi, di visibilità o spartizione di poltrone, in realtà i due schieramenti condividono la stessa impostazione politico-economica di fondo: liberismo mercatista, mal temperato da un po’ di assistenzialismo clientelare.
Non a caso sono entrambi fans delle Grandi Opere, compreso il leggendario Ponte sullo Stretto di Messina, che tirato fuori in questi giorni risulta particolarmente grottesco.
Ed entrambi, in obbedienza a Confindustria, hanno negato la zona rossa ad Alzano e Nembro.
Questa falsa alternativa fra due facce dello stesso culo è l’unica proposta dalla nostra cosiddetta democrazia liberale, parte d’un sistema socio-politico che ha tradito tutte le sue promesse di benessere, libertà, sicurezza e progresso.
Ma la misura è colma.
Gli Stati Generali potrebbero davvero portare al Conte Tacchia la stessa fortuna che portarono a Luigi XVI.

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Carognavirus https://www.carmillaonline.com/2020/04/05/carognavirus/ Sun, 05 Apr 2020 20:00:02 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=59101 di Alessandra Daniele 

Il conto ufficiale dei morti di Covid-19 in Italia s’avvicina ai 16 mila, però calcolata l’attuale impennata anomala della mortalità generale in tutto il lombardo-veneto, le vittime potrebbero in realtà essere tre volte tanto. Fabbriche, cantieri, stabilimenti, call center però continuano a restare aperti. Business as usual. Come sempre, il capitale se ne strafotte della vita umana, e questa pandemia ne sta puntualmente mostrando ulteriori abissi di criminale strafottenza. A Matteo Renzi, aspirante portavoce di Confindustria, però ancora non bastano, il Cazzarovirus pretende la piena ripartenza produttiva prima di [...]]]> di Alessandra Daniele 

Il conto ufficiale dei morti di Covid-19 in Italia s’avvicina ai 16 mila, però calcolata l’attuale impennata anomala della mortalità generale in tutto il lombardo-veneto, le vittime potrebbero in realtà essere tre volte tanto.
Fabbriche, cantieri, stabilimenti, call center però continuano a restare aperti.
Business as usual.
Come sempre, il capitale se ne strafotte della vita umana, e questa pandemia ne sta puntualmente mostrando ulteriori abissi di criminale strafottenza.
A Matteo Renzi, aspirante portavoce di Confindustria, però ancora non bastano, il Cazzarovirus pretende la piena ripartenza produttiva prima di Pasqua.
Magari il Venerdì Santo.
Matteo Salvini invece crepa d’invidia per il golpe a porta vuota di Victor Orbán.
Ci aveva provato anche lui ad ottenere pieni poteri, ma era estate, e la polmonite era ancora lontana.
Adesso è troppo tardi per rubare il Trono di Spade (cioè siringhe) a Giuseppe Conte, che la pandemia ha trasformato da sagoma segnaposto, a regista pulp del lockdown: Quentin Quarantena.
Così il Capitone cerca di rendersi comunque gradito al capitale proponendo un governissimo a guida Mario Draghi, e un condono edilizio come aiuto alle famiglie che non hanno più soldi per fare la spesa.
“Non hanno pane? Mangino parquet”.
Salvini, da crociato della Madonna Padana, ad aspirante scudiero di Draghi.
Quanto devono sentirsi coglioni i leghisti ad aver creduto alle sue cazzate populiste.
L’Italia è in rianimazione, e avere una classe dirigente di scarafaggi stercorari non l’aiuta a respirare.
Come non l’aiuteranno gratis i cravattari dell’Unione Europea, nonostante i sorrisi melliflui e cazzari della bionda regina di Frozen Ursula Von der Leyen.
I prezzi aumentano.
Le campagne pubblicitarie sfoderano lo stesso patriottismo truffaldino dei politici.
Il capitale non vuole “uscire dalla crisi”. Ci vuole guadagnare.
Come un batterio opportunista che approfitta dell’infezione virale per attaccare l’organismo già debilitato, e installare una superinfezione.
Business is business.
Ad esultare apertamente per la pandemia è l’editore Urbano Cairo, in un video indirizzato ai suoi agenti nel quale festeggia, gasato come un cumenda in un vecchio film di Vanzina, perché l’aver trasformato La 7 in Corona TV, con una programmazione fatta quasi esclusivamente di bollettini medici e chiacchiere via Skype sulla pandemia, gli sta fruttando un boom di audience e di contratti pubblicitari.
Blood in the Streets.
Come dicono a Wall Street, e a La7, è quando il sangue scorre per le strade, e la gente muore soffocata nelle terapie intensive d’emergenza e nelle case di  riposo moratorium, che si fanno gli affari migliori.

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Blood in the streets https://www.carmillaonline.com/2020/03/23/blood-in-the-streets/ Mon, 23 Mar 2020 09:00:55 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=58767 di Alessandra Daniele

“Ci sono regioni che non sanno più dove mettere le bare” – Luigi Di Maio, M5S

“Questo virus non se ne andrà. Ormai  è nella popolazione umana” – Ilaria Capua, virologa

“È giunto il momento di militarizzare l’Italia” – Vincenzo De Luca, PD

La polmonite virale Covid-19 ha già fatto quasi 14 mila morti. Più d’un terzo dei quali nel Lombardo-Veneto. Confindustria però non ritiene sia il momento di sospendere tutte le attività produttive non necessarie, ed ha quindi ordinato al tetro burattino di Palazzo Chigi un ulteriore rinvio, e un concetto più ampio e comodo [...]]]> di Alessandra Daniele

“Ci sono regioni che non sanno più dove mettere le bare” – Luigi Di Maio, M5S

“Questo virus non se ne andrà. Ormai  è nella popolazione umana” – Ilaria Capua, virologa

“È giunto il momento di militarizzare l’Italia” – Vincenzo De Luca, PD

La polmonite virale Covid-19 ha già fatto quasi 14 mila morti. Più d’un terzo dei quali nel Lombardo-Veneto. Confindustria però non ritiene sia il momento di sospendere tutte le attività produttive non necessarie, ed ha quindi ordinato al tetro burattino di Palazzo Chigi un ulteriore rinvio, e un concetto più ampio e comodo di “necessario”.
Che differenza possono fare qualche giorno e qualche fabbrica in più? Qualche migliaio di morti, niente per cui il capitale sia mai stato disposto ad accettare un calo dei profitti.
Medici e paramedici sono allo stremo. E quella lombarda è considerata la Sanità più attrezzata d’Italia.
Se la pandemia dovesse dilagare al Sud con la stessa virulenza, sarebbe un’ecatombe.
La gente chiusa in casa aspetta angosciata che l’emergenza finisca.
Ma non finirà.
Perché Covid-19 e le sue conseguenze sono qui per restare.
Perché della contemporanea recessione mondiale, che era già cominciata, tutti gli speculatori approfitteranno come virus in un organismo debilitato.
Come dicono a Wall Street, è quando il sangue scorre per le strade che si fanno gli affari migliori.
Il sangue, e la paura.
In questi giorni di escalation virale e securitaria, gli italiani hanno preteso che i trasgressori dell’ordinanza di distanziamento sociale per la strada venissero tracciati attraverso il cellulare, denunciati e multati. Mentre operai e impiegati restano costretti a continuare a lavorare in fabbriche ed uffici pieni.
Hanno approvato che il parlamento venisse chiuso di fatto, e che le elezioni venissero rinviate sine die.
Hanno invocato e ottenuto l’esercito a presidiare le strade. Il “soccorso” della BCE. Il ritorno di Bertolaso.
Hanno ignorato un’atroce strage di detenuti che chiedevano di non essere condannati anche al Coronavirus.
Naturalmente non tutti l’hanno fatto, ma sono stati abbastanza.
C’è da augurarsi che questo giro di vite para-golpista finisca per provocare una reazione uguale e contraria, una rivolta generalizzata contro l’attuale sistema socio-economico che ha tradito tutte le sue promesse di benessere, libertà, sicurezza, progresso.
Per il momento però quasi tutti i segnali necessariamente indicano la direzione opposta.
In tutto il mondo, dalla Francia all’Iran, dalla Catalogna a Hong Kong, la quarantena ha spento il fuoco delle manifestazioni di piazza, sostituite dalle spettrali pattuglie in tuta bianca che spruzzano disinfettante.
Se sopravviveremo, con l’estate, e gli auspicabili progressi nella ricerca di terapie efficaci, la tensione securitaria probabilmente calerà. Lo chiederà il business del turismo.
Ma al prossimo autunno, al prossimo Coronavirus che arriverà puntualmente come ormai succede ogni paio d’anni – la SARS, la MERS, la H1N1, la Covid-19 – si tornerà a rinunciare a tutte le nostre già poche e illusorie libertà per paura di finire in una di quelle bare. O di vederci finire un familiare, un amico, senza neanche poterlo salutare per l’ultima volta.
E Confindustria ci conta: dopotutto è quando il sangue e il disinfettante scorrono per le strade che si fanno gli affari migliori.

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La Grande Guerra https://www.carmillaonline.com/2020/03/15/la-grande-guerra/ Sun, 15 Mar 2020 21:00:28 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=58604 di Alessandra Daniele

I tre stadi dell’elaborazione del trauma in Italia:

Rifiuto Mercato Golpe

L’avvocato Giuseppe Conte, che nessuno ha mai votato, nessuno ha mai eletto, nessuno nemmeno conosceva prima che diventasse premier, è apparso a reti unificate ed ha decretato lo stato d’assedio in tutto il paese, nel plauso unanime di maggioranza, opposizione, Confindustria, e media mainstream. Chiusura obbligatoria su tutto il territorio nazionale di scuole, università, musei, cinema, teatri, ristoranti, alberghi, discoteche, stadi, e di quasi tutti i negozi. Ma non delle fabbriche. Stop al campionato di calcio e alla [...]]]> di Alessandra Daniele

I tre stadi dell’elaborazione del trauma in Italia:

  1. Rifiuto
  2. Mercato
  3. Golpe

L’avvocato Giuseppe Conte, che nessuno ha mai votato, nessuno ha mai eletto, nessuno nemmeno conosceva prima che diventasse premier, è apparso a reti unificate ed ha decretato lo stato d’assedio in tutto il paese, nel plauso unanime di maggioranza, opposizione, Confindustria, e media mainstream.
Chiusura obbligatoria su tutto il territorio nazionale di scuole, università, musei, cinema, teatri, ristoranti, alberghi, discoteche, stadi, e di quasi tutti i negozi.
Ma non delle fabbriche.
Stop al campionato di calcio e alla celebrazione delle messe.
Ma non ai cantieri.
Parlamento ridotto al minimo. Elezioni amministrative e referendum rimandati a settembre.
Vietato spostarsi, vietato riunirsi, vietato uscire di casa se non per fare la spesa, o andare al lavoro per contribuire allo sforzo bellico, come si dice in tempo di guerra.
Vietato assentarsi.
E vietato ammalarsi, perché il nostro sistema sanitario non può curarci tutti, non ha i fondi, il personale, le attrezzature, i posti letto.
Se ci ammaliamo in troppi, ai medici toccherà scegliere chi salvare, come in tempo di guerra.
Come siamo arrivati a questo punto?
Un passo alla volta.
Un taglio alla volta.
Una Sanità pubblica dissanguata dai tagli al bilancio, trattata per decenni come una Bad Company da rottamare.
Rifiuto in nome del Mercato.
Guai ad ammettere le inevitabili conseguenze di decenni di politiche criminali.
Guai a spaventare i turisti, gli investitori, la Borsa.
Poi golpe bianco, mentre il contagio è già fuori controllo, e l’Europa ci sbatte la porta in faccia, nel vano tentativo di evitare una sorte analoga che gli sta già capitando.
Golpe “necessario”, ben riconoscibile sotto la mascherina, ma che in pochi osano contestare apertamente, perché l’alternativa fa più paura.
Pestilenza.
Il Cavaliere dell’Apocalisse che governa il mondo in una coalizione di larghe intese con Guerra, Carestia e Morte.

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Tutti a casa https://www.carmillaonline.com/2020/03/08/tutti-a-casa/ Sun, 08 Mar 2020 21:00:17 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=58501 di Alessandra Daniele

“Non abbracciatevi. Non stringete la mano a nessuno. Mantenete una distanza di sicurezza dagli altri di almeno un metro. Non frequentate luoghi affollati. Lavatevi spesso le mani. Disinfettate le superfici. Uscite di casa il meno possibile”. Si credeva che l’Apocalisse sarebbe somigliata a un episodio di Supernatural. Invece finora somiglia a un episodio di Monk. Con la differenza fondamentale che, al contrario dell’acuto detective fobico e ossessivo-compulsivo, noi non riusciamo a fermare l’assassino. Questo Coronavirus è un microrganismo ancora misterioso: alcuni li uccide, soprattutto i più debilitati (come l’economia italiana, [...]]]> di Alessandra Daniele

“Non abbracciatevi. Non stringete la mano a nessuno. Mantenete una distanza di sicurezza dagli altri di almeno un metro. Non frequentate luoghi affollati. Lavatevi spesso le mani. Disinfettate le superfici. Uscite di casa il meno possibile”.
Si credeva che l’Apocalisse sarebbe somigliata a un episodio di Supernatural. Invece finora somiglia a un episodio di Monk.
Con la differenza fondamentale che, al contrario dell’acuto detective fobico e ossessivo-compulsivo, noi non riusciamo a fermare l’assassino.
Questo Coronavirus è un microrganismo ancora misterioso: alcuni li uccide, soprattutto i più debilitati (come l’economia italiana, si lamenta Confindustria) ad altri invece conferisce superpoteri: Giuseppe Conte era solo un avvocaticchio, una sagoma di cartone segnaposto, adesso invece è diventato un giudice supremo in grado di condannare tutti gli italiani agli arresti domiciliari.
Oltre al record occidentale delle vittime e dei contagiati, l’Italia ha anche il primo leader politico colpito da Covid-19, Nicola Zingaretti.
Gira voce che il Coronavirus stia mutando.
Fra qualche giorno potrebbe iscriversi a Italia Viva.
Mentre tutti i media mainstream si concentrano sull’epidemia di Covid-19, in una continua alternanza schizofrenica di catastrofismo e negazionismo, nel vano tentativo di salvare capra (il governo) e cavoli (gli interessi economici), infuria l’epidemia di encefalite spongiforme che ha colpito i leader della Lega. Da Fontana che si mette la mascherina sugli occhi per fingere di non vedere la crisi in Lombardia, a Zaia che accusa i cinesi di mangiare topi vivi (come i Visitors) a Salvini, lo stalker che continua a citofonare a vuoto a Mattarella, cercando disperatamente di approfittare della crisi, per imbucarsi in un governo che ogni giorno lui stesso accusa d’essere già fin troppo pieno di litigiosi cialtroni voltagabbana.
Salvini è nel panico: se dovesse rinunciare definitivamente ai bagni di selfie coi suoi fans, la sua carriera politica sarebbe finita.
Già la Lega precipita nei sondaggi, adesso che in giro per il mondo i porti sono chiusi alle navi italiane, adesso che gli italiani sono dalla parte sbagliata del muro non hanno più tanta voglia di costruirlo.
Karmavirus.
Intanto negli ospedali l’esiziale carenza di personale e di posti letto rende ben chiara la reale natura della minaccia: se l’epidemia esplode, non sarà il Coronavirus a fare più vittime, saranno i tagli alla Sanità pubblica. Sarà il liberismo.
La vera peste del nostro secolo.

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Padaniavirus https://www.carmillaonline.com/2020/02/23/padaniavirus/ Sun, 23 Feb 2020 21:00:00 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=58208 di Alessandra Daniele

Il Coronavirus è già arrivato in Italia. Da settimane. I focolai d’infezione sono in Lombardia e Veneto. Matteo Salvini ha denunciato il presidente della Toscana. Non è stato ancora individuato il primo paziente italiano, forse asintomatico, da cui è partito un contagio così vasto. Con tutta la gente che Salvini abbraccia e bacia ai suoi comizi, potrebbe essere lui. Il governo ha decretato la quarantena per i territori lombardo-veneti colpiti. Non è l’autonomia differenziata che gli era stata promessa. Matteo Renzi ha commentato le notizie complimentando Roberto Burioni: “Non ha sbagliato un [...]]]> di Alessandra Daniele

Il Coronavirus è già arrivato in Italia.
Da settimane.
I focolai d’infezione sono in Lombardia e Veneto.
Matteo Salvini ha denunciato il presidente della Toscana.
Non è stato ancora individuato il primo paziente italiano, forse asintomatico, da cui è partito un contagio così vasto.
Con tutta la gente che Salvini abbraccia e bacia ai suoi comizi, potrebbe essere lui.
Il governo ha decretato la quarantena per i territori lombardo-veneti colpiti. Non è l’autonomia differenziata che gli era stata promessa.
Matteo Renzi ha commentato le notizie complimentando Roberto Burioni: “Non ha sbagliato un colpo”. In realtà il vip-rologo tre giorni prima aveva sentenziato a L’Assedio di Daria Bignardi: “In Italia il virus non c’è, quindi il rischio è zero”.
Mentre i Tg, dilatati dal maratonavirus, sostituiscono i sondaggisti coi virologi, in tutto il Nord chiudono scuole, chiese, università, si ferma persino il campionato. I supermercati vengono svuotati come nelle scene iniziali d’un post-apocalittico.
E finisce in stand by anche la partita delle nomine ai vertici degli enti pubblici e delle partecipate statali, dove Renzi cercava di ricattare i soci di governo perché lo lasciassero partecipare alla spartizione.
Aveva riproposto un accordo a Salvini, stavolta per il presidenzialismo, vecchio sogno della destra italiana dai tempi del Movimento Sociale.
La risposta di Salvini è stata “D’oh”.
È troppo occupato a chiedere porti chiusi.
Per proteggere l’Africa dal nostro contagio.
Un governo Renzi-Salvini sarebbe scientificamente interessante e mostruoso come un virus chimera.
I due cazzari sono gemelli, e pretendono entrambi il centro del palcoscenico in ogni occasione.
Pur avendo tre quarti del programma in comune, passerebbero le giornate a sgomitare e a insultarsi a vicenda su Twitter in modo sempre più grottesco, mentre il paese va completamente a puttane.
Seguirebbe un governo Tecnico incaricato di raccogliere i cocci e farci pagare i danni, mentre Renzi infesta i talk show per piazzare il suo nuovo libro “La mossa del Cazzaro”, e Salvini si consola ingozzandosi con un rosario di ciccioli.
Perché, nonostante guerre, carestie e pestilenze, in questo sistema “I popoli hanno il diritto di cambiare governo, ma non di cambiare politica” (Jean Paul Fitoussi).
Sia che Conte riesca a sopravvivere al Coronavirus e all’Italia Virus di Italia Viva, sia che cada e di nuovo succeda a se stesso per un Conte Ter con una flebo di scilipoti sfusi, sia che venga sostituito dal Cazzaro a due teste SalviRenzi, sia che l’Italia finisca tutta in quarantena, commissariata da un governo Burioni, le politiche non cambieranno, e la legislatura continuerà comunque.
Questo parlamento è un lazzaretto blindato com’era la Diamond Princess, la nave in quarantena: nessuno può scendere.
Ma il Cazzarovirus continua a diffondersi.

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Cazzarovirus https://www.carmillaonline.com/2020/02/09/cazzarovirus/ Sun, 09 Feb 2020 21:00:16 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=57983 di Alessandra Daniele

Da Twitter

Roberto Burioni Il #Coronavirus è più pericoloso della SARS perché è un patogeno finora sconosciuto.

Matteo Salvini Respingere alle frontiere tutti gli stranieri sconosciuti. Ammettere soltanto gli stranieri famosi, con almeno un milione di followers su Instagram e un’ospitata dalla D’Urso. #NasiChiusi

Matteo Renzi Abbiamo fatto nascere questo governo col Movimento 5 Stelle per fermare Salvini. Ma non svendiamo i nostri valori. Li mettiamo all’asta al miglior offerente. #Serenovirus

Roberto Burioni Il #Coronavirus è più [...]]]> di Alessandra Daniele

Da Twitter

Roberto Burioni
Il #Coronavirus è più pericoloso della SARS perché è un patogeno finora sconosciuto.

Matteo Salvini
Respingere alle frontiere tutti gli stranieri sconosciuti. Ammettere soltanto gli stranieri famosi, con almeno un milione di followers su Instagram e un’ospitata dalla D’Urso.
#NasiChiusi

Matteo Renzi
Abbiamo fatto nascere questo governo col Movimento 5 Stelle per fermare Salvini. Ma non svendiamo i nostri valori. Li mettiamo all’asta al miglior offerente.
#Serenovirus

Roberto Burioni
Il #Coronavirus è più pericoloso della SARS perché viene trasmesso anche da pazienti che non hanno alcun sintomo.

Matteo Salvini
Respingere alle frontiere tutti gli stranieri che non hanno alcun sintomo. Impedire ai bambini cinesi di tornare a scuola. Confinarli a #Bibbiano. Il contagio è stato trasmesso all’uomo dai pipistrelli: piazzare crocifissi in tutti i porti e gli aeroporti.
#StopVampiri

Luigi Di Maio
Abbiamo fatto nascere questo governo col PD per fermare Salvini. Ma non svendiamo i nostri valori. Li abbiamo esauriti tutti. Ricordiamo però all’amico @Ping che le nostre arance italiane contengono molta vitamina C, che rafforza le difese immunitarie.
#ViaDellaSeta

Roberto Burioni
Il #Coronavirus è più pericoloso della SARS perché all’epoca non c’era Twitter.

Matteo Salvini
Guardate questo video di un nigeriano che respira in luogo pubblico!!! E il governo non fa niente!!! Elezioni subito, o MORIREMO TUTTI!!!
#MortiChiusi

Giuseppe Conte 
No al panico. Per evitare il contagio da #Coronavirus basta indossare una maschera, e lavarsi le mani di tutto. Cioè fare esattamente come me.
#IWillSurvive

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L’Avvocato del Dialogo https://www.carmillaonline.com/2020/01/05/lavvocato-del-dialogo/ Sun, 05 Jan 2020 21:00:33 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=57176 di Alessandra Daniele

C’era una volta… – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori, sbagliandosi, perché le favole sulla monarchia sono morte con Lady Diana C’era una volta un burattino di premier di nome Giuseppinocchio, che serviva da testa di legno ai suoi cosiddetti vice, il Ratto e la Iena (ridens) i quali l’obbligavano sempre a ripulire le loro porcate. “Ma quella non era Cenerentola?” Chiedeva Giuseppi. “Non dire stronzate da intellettuale radical chic” lo zittivano i due compari, e continuavano a gozzovigliare. Un giorno però [...]]]> di Alessandra Daniele

C’era una volta… – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori, sbagliandosi, perché le favole sulla monarchia sono morte con Lady Diana
C’era una volta un burattino di premier di nome Giuseppinocchio, che serviva da testa di legno ai suoi cosiddetti vice, il Ratto e la Iena (ridens) i quali l’obbligavano sempre a ripulire le loro porcate.
“Ma quella non era Cenerentola?” Chiedeva Giuseppi. “Non dire stronzate da intellettuale radical chic” lo zittivano i due compari, e continuavano a gozzovigliare.
Un giorno però a Giuseppi apparve la Fata Turchina, tutta vestita di blu e con le chiome cinte d’una corona di stelle dorate. “Caro Giuseppi, vuoi diventare il nuovo Aldo Moro?” Gli chiese.
“Preferirei di no” rispose Giuseppi, portandosi istintivamente le mani all’inguine in un gesto scaramantico.
“È solo un’analogia – chiarì la Fata – Vuoi diventare il perno del nuovo compromesso storico fra PD e Movimento 5 Stelle, e trasformarti così  da squallido prestanome a nobile Avvocato del Dialogo?”
“Cosa devo fare?” Chiese Giuseppi. “Tieniti pronto per quest’estate, quando il Ratto, ubriaco di cocktail, olio solare e sondaggi gonfiati, affonderà il suo stesso governo sognando i pieni poteri. Aspetta d’essere rinominato premier dal Grillo Straparlante, e poi fai tutto ciò che ti dirò io – la Fata si fermò ad ascoltare un uccellino azzurro a stelle e strisce appena giunto a strepitarle nell’orecchio. Poi annuì – E naturalmente tutto quello che ti dirà il nostro amico Sputafuoco – aggiunse un po’ controvoglia – La parola magica per contattarci è Interlocuzione“.
“Ma così resterò un burattino” obiettò Giuseppi. “Ma non sarai più un burattino di legno – sorrise la Fata – sarai un burattino di seta, come le tue belle pochette da taschino e le tue cravatte firmate. Ricordati però che allo scoccare della Mezzanotte, i cavalli della tua carrozza dorata si trasformeranno in sorci verdi e verdini, e cercheranno di trascinarti via dalla festa”.
“Ma quella non era Cenerentola?” Chiese ancora Giuseppi.
La Fata Turchina si strinse nelle spalle. “Sono le convergenze parallele” rispose, e sparì in una nuvola di fuffa.

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