Governissimo – Carmilla on line https://www.carmillaonline.com letteratura, immaginario e cultura di opposizione Mon, 03 Mar 2025 06:00:52 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 L’ultimo vaffanculo https://www.carmillaonline.com/2018/04/29/lultimo-vaffanculo/ Sun, 29 Apr 2018 20:00:22 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=45273 di Alessandra Daniele

Gli elettori erano stati chiari: basta inciuci, basta PD. Cos’ha proposto il Movimento 5 Stelle? Un inciucio col PD. Quel Demostelle che tutte le élite chiedono fin dal 5 marzo, perché il PD è il garante dell’establishment, di quel pilota automatico di cui parlava Mario Draghi. E ormai è chiaro che non gli è affatto necessario sopravvivere alle elezioni per restare al potere. Così, dopo essersi insultati a vicenda per anni chiamandosi mafiosi, fascisti, assassini e zombie, grillini e piddini, se non fosse per Renzi, potrebbero allearsi, col PD che torna al governo [...]]]> di Alessandra Daniele

Gli elettori erano stati chiari: basta inciuci, basta PD.
Cos’ha proposto il Movimento 5 Stelle? Un inciucio col PD.
Quel Demostelle che tutte le élite chiedono fin dal 5 marzo, perché il PD è il garante dell’establishment, di quel pilota automatico di cui parlava Mario Draghi. E ormai è chiaro che non gli è affatto necessario sopravvivere alle elezioni per restare al potere.
Così, dopo essersi insultati a vicenda per anni chiamandosi mafiosi, fascisti, assassini e zombie, grillini e piddini, se non fosse per Renzi, potrebbero allearsi, col PD che torna al governo dopo l’ennesima sconfitta alle urne, riuscendo ancora una volta a spacciarlo come un sacrificio per il Bene del Paese, e il Movimento 5 Stelle che si rimangia anche l’ultimo dei suoi distinguo, dei suoi principi “non negoziabili”.
Non c’è da stupirsi che parte della base grillina sia in rivolta, c’è da stupirsi che non lo sia tutta.
Dopo aver raccolto per anni il voto di protesta solo per congelarlo, il Movimento 5 Stelle adesso vorrebbe consegnarlo al PD. Adoperare milioni di voti anti-sistema per mantenere al governo il principale garante del Sistema. Ed è stizzito dal rifiuto di Renzi.
È lo sputtanamento del secolo, ed è già irreversibile, a prescindere dall’esito della trattativa, perché Casaleggio e Di Maio sono pronti, e se l’inciucio salterà, sarà soltanto a causa di Renzi che ancora spera nel Governissimo, e nella Controriforma.
È lo smascheramento definitivo di un’opposizione farlocca, completamente funzionale al sistema di potere che millanta di voler abbattere.
Pur d’insediarsi sul trono di Re Sòla, il M5S attraverso il preservativo bucato d’un ridicolo “contratto alla tedesca”, s’è prima offerto ai fascioleghisti alleati storici di Berlusconi, che dopo averlo definito “Il mafioso di Arcore”, da 24 anni ne controfirmano tutte le peggiori porcate. E poi al PD del Cazzaro, responsabile del Jobs Act, del Salva Banche, della Buona Scuola, della Dottrina Minniti, del tentativo di smantellare la Costituzione.
“Il giorno in cui il Movimento 5 Stelle si dovesse alleare coi partiti responsabili della distruzione dell’Italia, io lascerei il Movimento 5 Stelle”. Parola di Alessandro Di Battista.
Se una delle due profferte a Lega e PD alla fine sarà accettata, cosa farà l’ala “movimentista” del Movimento, Lascia o Raddoppia?
Il voto del 4 marzo era stato definito “un terremoto”. “Niente sarà più come prima” avevano vaticinato gli editorialisti.
In realtà, votare serve solo a scegliere quale maschera indosserà l’establishment.
Grillo lanciò la sua “rivoluzione” cercando inutilmente di candidarsi alle primarie del PD. Oggi il cerchio si chiude. “L’era del vaffanculo è finita”, Beppe dixit.
Col PD o con la Lega, affanculo ci andranno la “rivoluzione” grillina, e tutti quelli che ci avevano creduto.

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Bridge over troubled water https://www.carmillaonline.com/2018/04/22/bridge-over-troubled-water/ Sun, 22 Apr 2018 17:50:08 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=45193 di Alessandra Daniele

Sono fattorini di Foodora. Li chiamano rider. Li trattano da schiavi. A cottimo, in bicicletta sotto la pioggia e sotto controllo via GPS, come droni telecomandati della Gig Economy. Gig Robot. Hanno chiesto il diritto di essere riconosciuti come lavoratori dipendenti. Il tribunale gli ha dato torto. Erano operai dell’Olivetti. Respiravano amianto. Senza sapere che ciò che gli dava da vivere li stava uccidendo. Sono morti di mesotelioma. Le loro famiglie hanno chiesto giustizia. Il tribunale gli ha dato torto. E c’è chi ancora promette la via giudiziaria al Cambiamento. Come se la sola causa delle mostruosità del capitalismo [...]]]> di Alessandra Daniele

Sono fattorini di Foodora. Li chiamano rider. Li trattano da schiavi. A cottimo, in bicicletta sotto la pioggia e sotto controllo via GPS, come droni telecomandati della Gig Economy. Gig Robot. Hanno chiesto il diritto di essere riconosciuti come lavoratori dipendenti.
Il tribunale gli ha dato torto.
Erano operai dell’Olivetti. Respiravano amianto. Senza sapere che ciò che gli dava da vivere li stava uccidendo. Sono morti di mesotelioma. Le loro famiglie hanno chiesto giustizia.
Il tribunale gli ha dato torto.
E c’è chi ancora promette la via giudiziaria al Cambiamento. Come se la sola causa delle mostruosità del capitalismo fosse la corruzione, e quindi potesse esistere un capitalismo buono perché “sano”.
La mostruosità è connaturata al capitalismo, che produce solo “giustizia” classista.
Fra una settimana ritorna il Primo Maggio, ma i lavoratori non hanno niente da festeggiare.
Questa settimana ritorna il 25 Aprile, ma la guerra continua.
La lotta di classe è una guerra, che il Capitale sta vincendo con la sistematica disumanizzazione dell’avversario da sfruttare.
È una guerra che devasta i territori e deporta i popoli, che mette le sue vittime l’una contro l’altra per annientarle entrambe.
È una guerra di dominio e di sterminio, che fa milioni di morti più o meno “bianche”, e distrugge speranze e dignità di intere generazioni.
È una guerra nella quale è consentito l’uso di qualsiasi arma chimica, dai lacrimogeni ai cancerogeni, e dalla quale non c’è rifugio, perché se scappi dalla fame sei un “migrante economico”, cioè un clandestino. E uno schiavo.
È la madre di tutte le invasioni coloniali, e di tutti i regimi fascisti, torvi, farseschi, o entrambe le cose, più o meno camuffati da democrazie.
La lotta di classe è la guerra, e si combatte ogni giorno in ogni angolo del mondo.
La guerra per il predominio delle cose sulle persone.

Per chi potrà permetterselo, il ponte fra il 25 Aprile e il Primo Maggio s’avvicina. La liberazione dei lavoratori però è ancora lontana.

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Te la do io l’America https://www.carmillaonline.com/2018/04/01/te-la-do-io-lamerica/ Sun, 01 Apr 2018 18:12:16 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=44645 di Alessandra Daniele

I nazisti dell’Illinois non sarebbero bastati a Donald Trump per vincere negli USA, senza la promessa alla Rust Belt di tassare le case automobilistiche che delocalizzano le fabbriche. Allo stesso modo la Difesa della Razza non sarebbe bastata a Salvini, senza la promessa di abolire la legge Fornero. È un vecchio trucco del Fascismo, spacciarsi come l’unico vero difensore degli sfruttati, delle classi subalterne, delle periferie, del popolo. Un trucco che funziona sempre, molto utile alle élite come fail-safe durante le crisi economiche, per ricondurre la protesta dei ceti popolari entro i confini della società di mercato, del Capitalismo, e [...]]]> di Alessandra Daniele

I nazisti dell’Illinois non sarebbero bastati a Donald Trump per vincere negli USA, senza la promessa alla Rust Belt di tassare le case automobilistiche che delocalizzano le fabbriche. Allo stesso modo la Difesa della Razza non sarebbe bastata a Salvini, senza la promessa di abolire la legge Fornero.
È un vecchio trucco del Fascismo, spacciarsi come l’unico vero difensore degli sfruttati, delle classi subalterne, delle periferie, del popolo. Un trucco che funziona sempre, molto utile alle élite come fail-safe durante le crisi economiche, per ricondurre la protesta dei ceti popolari entro i confini della società di mercato, del Capitalismo, e continuare a sfruttarli, offrendogli un facile capro espiatorio. In questo caso i migranti, e le ONG che li salvano dall’annegamento, che Di Maio chiama “Taxi del Mediterraneo”.
Le affinità elettive fra Movimento 5 Stelle e Lega non sono né recenti, né superficiali. A cominciare da quel “Prima gli italiani” che è la sintesi fra il trumpiano “America First” e il salviniano “Basta Negr¡”.
Entrambi i movimenti raccontano da sempre la favola bella dei Nuovi Barbari duri e puri calati su Roma ladrona per aprire i palazzi come scatolette di tonno, ma in realtà, appena raggiunte posizioni di potere, s’integrano perfettamente col sistema che millantano di voler abbattere.
La Lega governa con Berlusconi da più di vent’anni, ed ha già avuto una decina di ministri-chiave, fra cui quelli dell’Interno, del Bilancio, dell’Industria, del Lavoro, dell’Agricoltura, dei Trasporti, della Giustizia, della Salute, e delle Riforme. I 5 Stelle amministrano Roma e Torino senza turbare minimamente lo status quo, e la loro prima iniziativa parlamentare da partito di maggioranza relativa è stata un famelico accaparrarsi poltrone e poltroncine, fra presidenti, vicepresidenti, questori, e segretari d’aula.
Il dissidio fra Di Maio e Salvini infatti non riguarda i programmi, ma le poltrone, e in particolare quella da premier, che Di Maio rivendica in nome della volontà popolare, benché l’Italia non sia una repubblica presidenziale come gli Stati Uniti.
Per conciliare le ambizioni di entrambi gli aspiranti Trumpolini, il leghista Becchi ha proposto una riedizione del “patto della staffetta” anni ’80 fra Craxi e De Mita. All’epoca Grillo commentò “Abbiamo un presidente del Consiglio che scade come una mozzarella”. Chissà cosa penserebbe adesso d’un mozzarello Di Maio.
Intanto le élite, Vaticano compreso, continuano a chiedere al PD d’imbucarsi in un governo grillino per favorirne la normalizzazione definitiva, ma Renzi resiste, sperando che i due nuovi aspiranti Re Sòla si brucino a vicenda, e torni il suo momento.
Quando però gli elettori di sinistra che hanno votato 5 Stelle si renderanno conto della cazzata micidiale che hanno fatto, non si metteranno certo a votare PD, che sarebbe una cazzata altrettanto micidiale.
A Renzi ormai non resta che pregare per una catastrofe, economica, sociale, climatica, che costringa tutti a quelle larghe intese che erano il suo progetto originale.

Governo del Presidente
Vota pro nobis
Governo di Transizione
Vota pro nobis
Governo di Scopo
Vota pro nobis
Governo a Termine
Vota pro nobis
Governo Tecnico
Vota pro nobis
Governo Balneare
Vota pro nobis
Governo di Unità Nazionale
Vota pro nobis
Governo di Solidarietà Nazionale
Vota pro nobis
Governo di Responsabilità Nazionale
Vota pro nobis
Governo di Salvezza Nazionale
Vota pro nobis
Governissimo
Vota pro Gentiloni bis.

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Uomini Sòla https://www.carmillaonline.com/2018/03/18/uomini-sola/ Sun, 18 Mar 2018 18:30:24 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=44301 di Alessandra Daniele

“La ruota gira” – Matteo Renzi

Gli elettori italiani sono stati chiari. Basta inciuci. Basta PD. A cosa stanno lavorando tutti dietro le quinte? A un inciucio col PD. L’establishment spinge più per un governo Demostellato, chiedendo che il PD si sacrifichi per favorire la normalizzazione del Movimento in stile Tsipras. Se il PD resiste non è certo per coerenza politica, ma per semplice istinto di sopravvivenza. Prestarsi significherebbe rischiare di sparire definitivamente alle prossime elezioni. Al PD converrebbe di più scindersi ancora per spedire una pattuglia di responsabili a sostenere [...]]]> di Alessandra Daniele

“La ruota gira” – Matteo Renzi

Gli elettori italiani sono stati chiari. Basta inciuci. Basta PD.
A cosa stanno lavorando tutti dietro le quinte?
A un inciucio col PD.
L’establishment spinge più per un governo Demostellato, chiedendo che il PD si sacrifichi per favorire la normalizzazione del Movimento in stile Tsipras. Se il PD resiste non è certo per coerenza politica, ma per semplice istinto di sopravvivenza. Prestarsi significherebbe rischiare di sparire definitivamente alle prossime elezioni.
Al PD converrebbe di più scindersi ancora per spedire una pattuglia di responsabili a sostenere il Polipo delle Libertà, mentre il gruppo dirigente fa finta di restare all’opposizione.
La campagna elettorale è momentaneamente finita, ma nessuno degli uomini sòla al comando ha smesso di sparare cazzate.
Renzi finge d’essersi dimesso, mentre continua a cercare di guidare il partito in remoto attraverso i suoi droni, per schiantarlo contro un muro l’ennesima volta consecutiva.
Luigi Di Maio e Matteo Salvini fingono entrambi d’aver stravinto le elezioni, benché in realtà nessuno dei due abbia i numeri per governare da solo.
A Mr. Sud mancano più d’un centinaio fra deputati e senatori per la maggioranza, Mr. Nord senza Berlusconi e Meloni ha appena il 17%, quasi due punti in meno dello sconfitto PD.
Entrambi però continuano con gli arroganti e apodittici proclami di facciata, mentre cercano accordi reciproci, e col partito del Cazzaro uscente, che invece punta a un altro stallo all’italiana che costringa alla fine tutti in nome del Bene del Paese a quel Governissimo che era il suo obiettivo originale.
Prospettiva improbabile, ma non più d’un governo Grilloverde senza il placet di Berlusconi. Per Salvini cercare di scaricare Berlusconi significherebbe giocarsi la leadership del Polipo delle Libertà, venire additato come traditore su tutti i media, e rischiare la caduta di troppe giunte comuni in tutto il Nord.
Per i grillini governare coi difensori della razza bianca, alleati storici di Berlusconi, significherebbe sputtanarsi definitivamente le pretese di alterità e terzietà.
Il Movimento 5 Stelle è il primo partito del Sud, dove ha suscitato speranze di riscatto e cambiamento nelle classi tradite e abbandonate dalla cosiddetta sinistra, il plebiscito ottenuto nella Pomigliano umiliata da Marchionne ne è la rappresentazione plastica.
Deludere certe disperate speranze può essere molto pericoloso.

Come Matteo Renzi, Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono due spocchiosi giovani rampanti a cui è stato affidato un partito perché lo portassero alla maggioranza.
Come Renzi col suo 40% alle Europee, hanno realizzato una vittoria coreografica ma non sufficiente, rincoglionendo gli elettori di iperboliche promesse irrealizzabili.
Come Renzi, entrambi Di Maio e Salvini adesso si credono L’Uomo del Destino. Ma Destiny is a fickle bitch.
Il vaticinato ventennio renziano è in realtà durato meno d’un biennio, seguito da due anni di umilianti sconfitte. Se si tornerà subito al voto, quello di Luigi Di Maio potrebbe addirittura finire prima di cominciare, se il M5S non si rimangerà il limite del doppio mandato, come s’è rimangiato il veto alle Olimpiadi.
La ruota gira, però il criceto ci rimane sempre chiuso dentro.
Il nuovo Cazzaro in carica sarà quello disposto a rimangiarsi il cambiamento più in fretta.

Questa settimana mi trovate anche su The Vision.  

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Uomini d’Odore https://www.carmillaonline.com/2018/02/25/uomini-dodore/ Sun, 25 Feb 2018 18:23:23 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=43939 di Alessandra Daniele

“Tappatevi il naso e votate PD” Matteo Renzi

Esaurite le balle (e le ecoballe) il sedicente rottamatore megalomane e arrogante che voleva riscriversi la Costituzione su misura è ormai ridotto a mendicare voti, ammettendo esplicitamente il fetore che emana il suo partito. Il tanfo di corruzione e decomposizione. Secondo il Daspo urbano, Renzi andrebbe denunciato per accattonaggio. Il suo fallimento è tale che forse a Berlusconi toccherà addirittura governare coi suoi attuali alleati per un po’, e comprarsi i deputati sfusi che mancheranno al PD per il Governissimo. Come Berlusconi, anche il [...]]]> di Alessandra Daniele

“Tappatevi il naso e votate PD”
Matteo Renzi

Esaurite le balle (e le ecoballe) il sedicente rottamatore megalomane e arrogante che voleva riscriversi la Costituzione su misura è ormai ridotto a mendicare voti, ammettendo esplicitamente il fetore che emana il suo partito. Il tanfo di corruzione e decomposizione.
Secondo il Daspo urbano, Renzi andrebbe denunciato per accattonaggio.
Il suo fallimento è tale che forse a Berlusconi toccherà addirittura governare coi suoi attuali alleati per un po’, e comprarsi i deputati sfusi che mancheranno al PD per il Governissimo.
Come Berlusconi, anche il PD cerca di spacciarsi per improbabile argine al Movimento 5 Stelle, il cosiddetto “Partito del No”, ma a cosa dice “no” davvero il M5S?
Non dice più no all’Euro, né alla NATO, né alla TAV, né all’Ilva. E dice sì a Confindustria, alle lobby di Washington, alla City di Londra. Di Maio è proprio andato a dirglielo personalmente.
Come anche le giunte Raggi e Appendino hanno dimostrato, il M5S in realtà non è affatto una minaccia per lo status quo.
Per quello che la presenza in parlamento dei grillini ha cambiato davvero, lo stipendio avrebbero dovuto restituirlo tutto.
Di Maio è solo un altro sedicente rottamatore.
Il capitalismo s’è dimostrato incompatibile con qualsiasi forma di democrazia che non sia solo un inutile Beauty Contest che si limita a sostituire un frontman con un altro.
Un Cazzaro con un altro.
Nessun reale cambiamento può più scaturire dall’urna elettorale, perché è una slot machine truccata.
Nessuno dei partitini fuori dalle coalizioni farlocche a parte LeU ha qualche possibilità di superare lo sbarramento al 3% del Cacarellum, che sta lì proprio per questo. L’appello al “voto utile” però non ha senso, perché nessun voto è utile.
E l’astensione è altrettanto inutile.
Lo sarebbe anche se raggiungesse il 100%.
Il governo uscente resterebbe in carica, poi si tornerebbe a votare.
E stavolta magicamente dai computer del Viminale salterebbe fuori qualche milione di voti equamente distribuiti per consentire la formazione d’un altro Governissimo di salvezza nazionale. Poi una riforma elettorale bipartisan introdurrebbe il voto elettronico.
E il problema sarebbe definitivamente risolto.
Come tutti gli altri. Il fascismo è morto, la mafia non esiste, la crisi è finita. Ce lo assicurano i ministri del PD, e possiamo fidarci.
Dopotutto, sono uomini d’odore.

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Monocolore https://www.carmillaonline.com/2018/02/18/monocolore/ Sun, 18 Feb 2018 18:40:41 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=43853 di Alessandra Daniele

Matteo Salvini è stato bravo a seguire il vento. Ciò che gli ha consentito di rianimare la Lega è stato l’aver sostituito il Federalismo con la Difesa della Razza. A quante delle ripugnanti stronzate razziste che la Lega predica oggi Salvini creda veramente non importa, il suo compito è raccogliere il “voto utile” dei fascisti e consegnarlo a Berlusconi, che si prepara a portarlo al PD. Questo però non sarebbe un tradimento, perché ciò che Salvini promette, Marco Minniti lo realizza. Per quel Governissimo al quale sia Minniti [...]]]> di Alessandra Daniele

Matteo Salvini è stato bravo a seguire il vento.
Ciò che gli ha consentito di rianimare la Lega è stato l’aver sostituito il Federalismo con la Difesa della Razza.
A quante delle ripugnanti stronzate razziste che la Lega predica oggi Salvini creda veramente non importa, il suo compito è raccogliere il “voto utile” dei fascisti e consegnarlo a Berlusconi, che si prepara a portarlo al PD.
Questo però non sarebbe un tradimento, perché ciò che Salvini promette, Marco Minniti lo realizza.
Per quel Governissimo al quale sia Minniti che D’Alema si sono dichiarati disponibili, Berlusconi ha già cominciato la campagna acquisti: i mancati donatori grillini smascherati dalle Iene Mediaset saranno espulsi dal M5S, ma non dalle liste elettorali bloccate. Quindi chi voterà M5S li eleggerà comunque, rischiando di spedire in parlamento uno dei futuri scilipoti.
Anche questo però non sarebbe un tradimento, visto che Di Maio è stato fra i primi a unirsi al linciaggio delle ONG che salvavano i migranti dall’annegamento, chiamandole Taxi del Mediterraneo.

Commentando la tentata strage neofascista di Macerata, il ministro dell’Interno Minniti ha dichiarato “Il Fascismo è morto”.
In realtà è esattamente il contrario: oggi il Fascismo è mainstream.
In tutte le sue declinazioni, dal fascismo sovranista che promette dazi e muri, a quello “sociale” preoccupato per la fertilità delle italiane, a quello squadrista e securitario dei manganelli di Stato e del Daspo urbano, a quello padronale che cancella lo Statuto dei Lavoratori e reintroduce lo schiavismo, a quello razzista e colonialista del “Prima gli Italiani” e dei campi di concentramento in Libia.
Anche quella che viene (grottescamente) definita la “Sinistra Radicale” di D’Alema s’è infilata la divisa da gendarme che Berlusconi gli ha ben cucito, e ha scelto un magistrato come frontman.
E dagli spot pubblicitari, l’ossessione per l’italianità è ormai dilagata a tutto l’immaginario collettivo nazionale.

Oggi il Fascismo occupa tutta la scena politico-istituzionale.
Gruppi come CasaPound o Forza Nuova, che ancora ne adottano i gadget più vistosi, sono superati.
L’ideologia fascista adesso è mainstream. Senso comune. Pensiero unico.
La nostra però è considerata una democrazia, perché dopotutto possiamo ancora scegliere la sfumatura di fascismo che preferiamo.
Possiamo decidere quale votare dei fascisti che poi governeranno insieme.

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I Blattopardi https://www.carmillaonline.com/2018/02/04/i-blattopardi/ Sun, 04 Feb 2018 18:30:49 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=43425 di Alessandra Daniele

In Germania la Volkswagen adoperava cavie umane per testare la tossicità dei gas di scarico. Un esperimento analogo si sta svolgendo in Italia. L’attuale campagna elettorale sta testando la sopravvivenza degli italiani a un clima completamente saturo di stronzate. I PDestri che millantavano di voler abolire il Senato, adesso ci si candidano in massa. Renzi ha messo in lista solo renziani e berlusconiani. Ha rifondato il PCI, Partito Cazzari Italiani. Il conte Gentiloni s’è finto scandalizzato dall’intenzione di Amazon di trasformare i suoi operai in droni borg, benché la cosa fosse già prevista dal Jobs Act. Nel [...]]]> di Alessandra Daniele

In Germania la Volkswagen adoperava cavie umane per testare la tossicità dei gas di scarico. Un esperimento analogo si sta svolgendo in Italia. L’attuale campagna elettorale sta testando la sopravvivenza degli italiani a un clima completamente saturo di stronzate.
I PDestri che millantavano di voler abolire il Senato, adesso ci si candidano in massa. Renzi ha messo in lista solo renziani e berlusconiani. Ha rifondato il PCI, Partito Cazzari Italiani.
Il conte Gentiloni s’è finto scandalizzato dall’intenzione di Amazon di trasformare i suoi operai in droni borg, benché la cosa fosse già prevista dal Jobs Act.
Nel PD se ne intendono di borg. Hanno la faccia come il cubo.
La Boschi, che aveva adoperato il suo presunto radicamento nel territorio toscano come scusa per le sue ingerenze bancarie, adesso si candida a Bolzano. Dice che conosce già qualche parola di tedesco. “Volkswagen”.
Il rianimato Polipo delle Libertà ha subappaltato le liste ad ogni organizzazione criminale disponibile, escluse le baby gang perché non hanno ancora l’età per votare.
Anche il normalizzato e moderato Movimento 5 Stelle ha aperto ormai anche esplicitamente a trasformisti e riciclati, leghisti, renziani, e notabili di ogni categoria.
Baroni della medicina e dell’università, imprenditori, presidenti di Confartigianato e dell’Ordine degli Avvocati, consulenti della Farnesina e fondatori di Tg berlusconiani. C’è pure un campione olimpionico di nuoto, che sarà molto utile alla giunta Raggi quando Roma s’allagherà di nuovo.
Di Maio li ha chiamati i supercompetenti. Nel supermarket delle candidature uno non vale uno, ma almeno tre per due. Devono trainare le liste bloccate dei deputati 5 Stelle uscenti. È così che funziona il Cacarellum, voti uno ed eleggi 5, che ti piaccia o no.
La Lega come al solito si distingue per concretezza: è accusata direttamente di riciclaggio di denaro.
Di gestire fondi neri per dimostrare di non essere razzista, benché candidi fascio terroristi che vanno in giro a sparare ai passanti.
I voti che i fascisti daranno a Salvini finiranno in tasca a Berlusconi, che si prepara a portarli a Renzi.
I voti dei democratici preoccupati per l’ordine pubblico e la convivenza civile finiranno in tasca a Renzi, che si prepara a portarli a Berlusconi.
E il M5S non esclude “convergenze sui programmi”. “Ci sono brave persone in tutti i partiti” conferma Di Battista.

Comunque vadano le elezioni, è già pronto un nuovo Governissimo di salvezza nazionale.
Un altro esecutivo formato da tecnici che nessuno ha votato, sostenuto da partiti che hanno perso le elezioni, e presieduto da una personalità istituzionale che sta sul cazzo anche alla sua famiglia.
Come ha detto Mario Draghi, in Italia c’è ancora il pilota automatico.
Tutto rimane uguale affinché tutto rimanga uguale.
Chiamarli gattopardi però sarebbe un complimento, il gattopardo è un nobile felino, questi sono bacherozzi.
Frutto d’un incrocio genetico fra la blatta e il camaleonte.
Blattopardi.

Il 10 gennaio la mia rubrica Schegge Taglienti ha compiuto 10 anni.
Anche nel 2008 era in corso una campagna elettorale.
Ecco cosa scrivevo delle liste PD il 6 marzo 2008 in Tecnocrazia:

Walter Veltroni annuncia una nuova candidatura all’insegna del rinnovamento, e perfettamente in linea col programma del PD.
Un giovane imprenditore prestato alla politica: Silvio Berlusconi.
Un nome che non mancherà d’attrarre quegli elettori moderati nei quali Veltroni spera, senza fargli perdere quelli progressisti che, notoriamente, pur di evitare Berlusconi sono disposti a votare chiunque. Anche Berlusconi.

Buon Giorno della Marmotta a tutti.

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Il nome della Cosa https://www.carmillaonline.com/2018/01/21/nome-della-cosa/ Sun, 21 Jan 2018 18:00:09 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=42858 di Alessandra Daniele

“Nessuno si fida più di nessuno ormai, e siamo tutti molto stanchi” – John Carpenter’s The Thing, 1982

Berlusconiane nello spirito e nella lettera, tutte le mirabolanti promesse elettorali di questa campagna hanno una fondamentale caratteristica in comune: sono tutte cazzate. È così evidente che persino i media mainstream a modo loro lo ammettono: “Non ci sono le coperture finanziarie”. La copertura delle cazzate che manca però non è solo quella economica. Ad essere crollata ormai è proprio la facciata mediatica. È l’effetto Trump/Fake News: media e sistema politico [...]]]> di Alessandra Daniele

“Nessuno si fida più di nessuno ormai, e siamo tutti molto stanchi” – John Carpenter’s The Thing, 1982

Berlusconiane nello spirito e nella lettera, tutte le mirabolanti promesse elettorali di questa campagna hanno una fondamentale caratteristica in comune: sono tutte cazzate.
È così evidente che persino i media mainstream a modo loro lo ammettono: “Non ci sono le coperture finanziarie”.
La copertura delle cazzate che manca però non è solo quella economica. Ad essere crollata ormai è proprio la facciata mediatica.
È l’effetto Trump/Fake News: media e sistema politico si stanno smascherando a vicenda, distruggendosi reciprocamente la credibilità residua, e tornare indietro è impossibile.

Gli italiani che voteranno lo stesso, perlopiù voteranno contro.
Chi odia particolarmente Renzi e Berlusconi voterà M5S, nonostante i riciclati araldi del berlusconismo che il Movimento sta imbarcando, Emilio Carelli, co-fondatore del TG5, ex direttore di SKY Tg24 e vicepresidente di Confindustria Radio TV, Gianluigi Paragone, ex direttore di Libero e della Padania.
Chi teme particolarmente i 5 Stelle però difficilmente voterà i candidati del PD che hanno ben poche possibilità di battere quelli grillini, sceglierà piuttosto Berlusconi e Lega, i cosiddetti moderati che vogliono riaprire i casini e difendere la “razza bianca”.

Il PD si ritroverà quindi penalizzato dallo stesso meccanismo di “voto utile” che progettava di sfruttare, la tipica Nemesi toccata a tutti quelli che hanno provato a cucirsi la legge elettorale su misura fregandosi con le loro stesse mani, e l’ennesimo fallimento di Capitan Boomerang Renzi.
Di tutti i presunti voti utili, i più inutili saranno quelli antiberlusconiani dati al PD, che non ha nessuna speranza di tornare al governo senza Berlusconi, per questo si augura che il risultato sia talmente incerto da consentirgli di lasciare al suo posto Gentiloni, come nel 2013 aveva tentato di fare con Monti, sostituendolo poi con Letta e Renzi.

Intanto i Liberi e Uguali hanno esplicitato chiaramente la loro ragion d’essere: “Non possiamo riportare i voti al PD se non stiamo fuori dal PD” (Elisa Simoni, Omnibus, 18/01/18).
Dopo tutte le porcate reazionarie delle quali il PD s’è reso responsabile, ci sono voti di sinistra che ovviamente non prenderà mai più. Gli serve perciò qualcuno che li raccolga e glieli riporti, magari in cambio d’un sottosegretariato nel governo del Presidente previsto da D’Alema. È la Sinistra da riporto.
La principale responsabile, con tutto il PD e i suoi omologhi esteri, d’aver fatto del nome “Sinistra” un sinonimo di oligarchia arrogante e corrotta, colonialista e schiavista.
Un sinonimo di “Destra”.

I grillini danno a un sondaggio online il valore di un’elezione, ma ormai sono le elezioni ad avere soltanto il valore d’un sondaggio online.
Parassita mutaforma, il PD è al governo ormai da più di 6 anni senza aver mai vinto un’elezione nazionale.
Si chiama Partito “Democratico”.
E ha già nel nome fin dall’inizio il suo destino Cazzaro.

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Berlusconiverso https://www.carmillaonline.com/2018/01/14/berlusconiverso/ Sun, 14 Jan 2018 20:00:54 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=42744 di Alessandra Daniele

Berluscloni.jpgMatteo Renzi promette di abolire il canone Rai, ed estendere gli 80€. Matteo Salvini promette la fiat tax. Pietro Grasso promette di abolire le tasse universitarie. Persino i Cinquestelle, auto-proclamati paladini del rispetto delle leggi, adesso promettono di cancellarne almeno 400 da scegliere con un sondaggio online, e vanno a caccia dei voti degli evasori assicurando l’abolizione dello Spesometro, del Redditometro, del Cazzarometro. Da un capo all’altro del parlamento, il coro è unanime e monocorde: Meno Tasse Per Tutti. Non sono diventati tutti berlusconiani. Sono diventati tutti Berlusconi. È lo stadio terminale della sindrome di Palmer Eldritch. Il processo [...]]]> di Alessandra Daniele

Berluscloni.jpgMatteo Renzi promette di abolire il canone Rai, ed estendere gli 80€.
Matteo Salvini promette la fiat tax.
Pietro Grasso promette di abolire le tasse universitarie.
Persino i Cinquestelle, auto-proclamati paladini del rispetto delle leggi, adesso promettono di cancellarne almeno 400 da scegliere con un sondaggio online, e vanno a caccia dei voti degli evasori assicurando l’abolizione dello Spesometro, del Redditometro, del Cazzarometro.
Da un capo all’altro del parlamento, il coro è unanime e monocorde: Meno Tasse Per Tutti.
Non sono diventati tutti berlusconiani.
Sono diventati tutti Berlusconi.
È lo stadio terminale della sindrome di Palmer Eldritch.
Il processo in atto da tempo adesso è compiuto.

Azzimato e ghignante, Luigi Di Maio è il Berlusconi del 1994 che si spaccia per grande rinnovatore post-Tangentopoli, promettendo la Rivoluzione Liberale, il Nuovo Miracolo Italiano, e reclutando cantanti e conduttori Tv.
Egolatra e megalomane, Renzi è il Berlusconi dell’era imperiale, che col suo clan di marpioni e veline s’espande ad occupare bulimicamente qualsiasi posizione di potere disponibile, politico, economico, mediatico, amministrativo.
Maschera clownesca del neofascismo, Giorgia Meloni è il Berlusconi che rimette in scena come farsa la tragedia del ventennio.
Arrogante e rabbioso, Salvini è il Berlusconi della caduta, che annuncia vendetta, e reagisce al disastro gridando al complotto anti-italiano.
Crepuscolare e paternalista, Grasso è il Berlusconi più recente, che si finge interessato al bene sociale dei giovani, degli anziani, delle famiglie, e persino dello Stato (finché coincide col suo).

Tutti sono Berlusconi.
Votare è inutile.
Non votare è altrettanto inutile, perché le elezioni saranno considerate valide comunque, e in caso di astensione record i partiti avranno persino una scusa in più per ammucchiarsi nel Governissimo di salvezza nazionale per il quale si stanno già preparando.
Un monocolore berlusconiano.
Attenzione domani mattina quando vi guarderete allo specchio. Controllate che i vostri capelli non siano diventati uno strato di vernice per mobili.

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Il Cavaliere dell’Apocalisse https://www.carmillaonline.com/2017/12/03/il-cavaliere-dellapocalisse/ Sun, 03 Dec 2017 20:10:49 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=41890 di Alessandra Daniele

Nel 2018 cade il quarantennale dell’era Berlusconi, cominciata nel 1978 con l’acquisizione da parte di Fininvest e l’inaugurazione ufficiale di Tele Milano 58, che diventerà Canale 5 nel 1980, la prima pietra del piccolo impero mediatico-pubblicitario che frutterà al Canaro il titolo di Sua Emittenza. Fra i personaggi di Tele Milano 58 fin dall’inizio Barbara d’Urso, Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Claudio Cecchetto, e Mike Bongiorno. I veri ministri di Berlusconi. Nel 1978 Beppe Grillo partecipava come comico alla sua prima edizione di Sanremo su Raiuno. Oggi, nel quarantesimo anno [...]]]> di Alessandra Daniele

Nel 2018 cade il quarantennale dell’era Berlusconi, cominciata nel 1978 con l’acquisizione da parte di Fininvest e l’inaugurazione ufficiale di Tele Milano 58, che diventerà Canale 5 nel 1980, la prima pietra del piccolo impero mediatico-pubblicitario che frutterà al Canaro il titolo di Sua Emittenza.
Fra i personaggi di Tele Milano 58 fin dall’inizio Barbara d’Urso, Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Claudio Cecchetto, e Mike Bongiorno.
I veri ministri di Berlusconi.
Nel 1978 Beppe Grillo partecipava come comico alla sua prima edizione di Sanremo su Raiuno.
Oggi, nel quarantesimo anno della sua era, Berlusconi torna a interpretare il suo ruolo preferito: il Salvatore della Patria dall’Apocalisse, stavolta non comunista, ma grillina.
E magari il trucco funzionerà di nuovo, visto che l’Italia è un paese senza memoria, senza speranza, e senza dignità.
Sta già funzionando.
Il Polipo delle Libertà tutto compreso supera sia il PD che il M5S di dieci punti.
Eugenio Scalfari ha dichiarato che come premier preferirebbe Berlusconi a Di Maio.
Scalfari sa benissimo che l’unica speranza per il PD di tornare al governo è un’alleanza col Canaro, che lo preferisca è ovvio, ma è anche la prova che l’establishment, dopo il patetico fallimento di Renzi, adesso è ridotto ad aggrapparsi al sarcofago dello stesso Berlusconi che nel 2011 aveva cercato inutilmente di rottamare.
Un piduista ottantenne la cui faccia è diventata una maschera del teatro Kabuki è considerato l’ultimo argine alla calata dei Di Maio.
Di Maio è ignorante.
Berlusconi ha sistematicamente indotto analfabetismo di ritorno in almeno quattro generazioni di italiani.
Di Maio ha chiamato le ONG che salvano vite umane “Taxi del Mediterraneo”.
Berlusconi ha stretto l’accordo con Gheddafi che ha creato i campi di concentramento libici, che adesso il PD finanzia.
Di Maio è un arrampicatore.
Berlusconi ha costruito la scala sulla quale si sta arrampicando.
Di Maio è l’effetto. Berlusconi è la causa.
I giovani rampanti sono tutti suoi figli, a cominciare dai Mattei, Renzi e Salvini, due arroganti bambocci che hanno cominciato la loro carriera come concorrenti dei suoi telequiz.
Il Cazzaro accusa il M5S di produrre fake news.
Berlusconi coi suoi media ha prodotto un intero mondo fasullo, una bolla di falsa realtà nella quale ha incapsulato l’Italia per 40 anni.
Silvio Berlusconi è il nostro Palmer Eldritch.
È Kronos che torna per riprendersi il suo mondo-giocattolo dalle mani unte e grassocce della sua stessa prole.
E potrebbe riuscirci.

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