Fringe – Carmilla on line https://www.carmillaonline.com letteratura, immaginario e cultura di opposizione Wed, 09 Apr 2025 20:00:27 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 Il tunnel di Schrödinger https://www.carmillaonline.com/2019/03/10/il-tunnel-di-schrodinger/ Sun, 10 Mar 2019 22:00:50 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=51567 di Alessandra Daniele

“I nodi vengono al pettine, quando il pettine esiste” – Leonardo Sciascia

Il braccio di ferro tra Movimento 5 Stelle e Lega sul rinnovo dei Bandi del Buco per il TAV è stato brillantemente risolto da una geniale mediazione che viene incontro alle esigenze elettorali di entrambi. Il tunnel sarà realizzato, ma in un universo parallelo. L’entrata esisterà quindi soltanto a discrezione dell’osservatore: coloro che vorranno attraversarlo lo vedranno, per gli altri invece la montagna resterà intatta. Il TAI, Treno ad Alta Improbabilità, condurrà in un Green Universe dove Movimento 5 [...]]]> di Alessandra Daniele

“I nodi vengono al pettine, quando il pettine esiste” – Leonardo Sciascia

Il braccio di ferro tra Movimento 5 Stelle e Lega sul rinnovo dei Bandi del Buco per il TAV è stato brillantemente risolto da una geniale mediazione che viene incontro alle esigenze elettorali di entrambi.
Il tunnel sarà realizzato, ma in un universo parallelo.
L’entrata esisterà quindi soltanto a discrezione dell’osservatore: coloro che vorranno attraversarlo lo vedranno, per gli altri invece la montagna resterà intatta.
Il TAI, Treno ad Alta Improbabilità, condurrà in un Green Universe dove Movimento 5 Stelle e Lega sono al governo in Italia e in Europa fin dal secondo dopoguerra, e grazie alle loro politiche illuminate hanno riformato il continente rendendolo prospero, e impervio alle invasioni saracene. Qualsiasi fonte d’infiltrazione viene immediatamente sigillata con l’ambra gialloverde.
Sotto il vessillo pentaleghista la difesa è sempre legittima, e uno vale uno, purché sia maschio, bianco, e analfabeta.
Tutto il traffico internet è filtrato dalle piattaforme della Casaleggio, che garantiscono imparzialità ed efficienza.
Fame e povertà sono state eliminate per sempre dal Reddito di Cittadinanza, come certificano i dati biometrici inviati alla Casaleggio dai braccialetti elettronici che tutti coloro che lo ricevono devono portare sempre.
Le emissioni tossiche dell’Ilva vengono convogliate e smaltite in un pocket universe, una tasca sub-dimensionale fluttuante sulla periferia di Taranto. Quando sarà satura, si provvederà a fratturare il continuum spazio-temporale con le trivelle quantistiche per crearne delle altre.
L’economia italiana è la locomotiva d’Europa. Ovviamente una locomotiva ad alta velocità.
Giuseppe Conte ha garantito che il Green Universe potrà presto essere visitato, appena terminati i lavori di scavo quantistico del wormhole valsusino, ad opera della Fringe Division della TELT.
Alle insinuazioni dell’opposizione che questa dimensione parallela sia in realtà inesistente e del tutto immaginaria, il premier Conte ha risposto rivelando che è l’universo dal quale lui stesso proviene.

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RESIST https://www.carmillaonline.com/2013/04/25/resist-3/ Thu, 25 Apr 2013 03:37:18 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=4862 di Alessandra Daniele

Observers

Buon 25 Aprile da Carmilla.

 

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di Alessandra Daniele

Observers

Buon 25 Aprile da Carmilla.

 

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Weekend con il morto https://www.carmillaonline.com/2013/01/21/weekend-con-il-morto/ Mon, 21 Jan 2013 08:13:14 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=4598 di Alessandra Daniele

Walking-Dead-Prison.jpgDimissionato dalla AMC, Glen Mazzara, showrunner di The Walking Dead, lascerà la serie al termine dell’ottima terza stagione. La sua unica colpa è avere avuto troppo successo, tale da convincere la AMC d’avere per le mani un soggetto talmente vincente da funzionare comunque, anche se annacquato e stiracchiato per 16 episodi, magari di nuovo scritti col culo come la maggioranza di quelli della seconda stagione. Glen Mazzara ha resuscitato la serie recuperando la migliore tradizione del caustico e beffando cinema di genere anni ’70. Non solo il Romero delle squadracce redneck che superano gli zombie in cieca ferocia, ma [...]]]> di Alessandra Daniele

Walking-Dead-Prison.jpgDimissionato dalla AMC, Glen Mazzara, showrunner di The Walking Dead, lascerà la serie al termine dell’ottima terza stagione.
La sua unica colpa è avere avuto troppo successo, tale da convincere la AMC d’avere per le mani un soggetto talmente vincente da funzionare comunque, anche se annacquato e stiracchiato per 16 episodi, magari di nuovo scritti col culo come la maggioranza di quelli della seconda stagione.
Glen Mazzara ha resuscitato la serie recuperando la migliore tradizione del caustico e beffando cinema di genere anni ’70. Non solo il Romero delle squadracce redneck che superano gli zombie in cieca ferocia, ma tutta la splatter exploitation, e persino lo spaghetti western, trasformando lo sceriffo cagadubbi in un bastardo, e facendo del villaggio fortificato di Woodbury una sarcastica miniatura degli USA, il cui Governatore (un David Morrissey al suo meglio) che colleziona teste mozzate s’atteggia a leader nobile e illuminato, e chiama ”terroristi” i sopravvissuti che fa rapire e torturare.
La AMC ha ripagato Mazzara cacciandolo.

Decisione ancor più ottusamente mercenaria è stata quella della Warner Bros di provare a spremere un’altra stagione di profitti dal già moribondo Fringe.
Ogni serie ha i suoi ”bottle episode” girati in una stanza, con la trama e il budget ridotti al minimo. Alcuni sono dei capolavori, come ”Fly” di Breaking Bad, o ”Midnight” di Doctor Who, altri (la maggior parte) sono delle cagate. La quinta stagione di Fringe è stata una bottle season. E una cagata.

Spoiler
Una fiacca risciacquatura della solita distopia d’invasione, costruita abusivamente su un pericolante Paradosso del Nonno, e franata in un reset ancora più paradossale.
Povera di idee e di mezzi , la stagione s’è trascinata da un magazzino abbandonato all’altro, sopravvivendo di avanzi narrativi rubacchiati a Matrix, Dark City, Equilibrium, Doctor Who, Torchwood, e Lost, cercando come l’ultima abominevole stagione di Lost di nascondere sotto l’abuso stucchevole di lagne strappalacrime l’inconsistenza e l’assurdità del plot. Non una trama con qualche buco, un enorme buco con qualche sfilaccio di trama intorno. Una sgranata sequela di incongruenze, stereotipi, forzature, banalizzazioni, e pedestri riscritture della mitologia originale della serie.
Gli Observers, un tempo interessanti, sono stati prima trasformati nei villains più piatti e cartonati mai visti, cloni di Sandro Bondi dalla presunta super-intelligenza mai dimostrata, regolarmente coglionati dalla Frigno Division peggio del colonnello Klink di Hogan’s Heroes.
Poi sono stati cancellati dall’esistenza con un reset ”selettivo”, lasciando intatto tutto il resto della timeline che loro stessi nelle quattro stagioni precedenti avevano più volte contribuito a creare. Era stato proprio il gesto di un Observer – distrarre Walternate dalle provette – a dare inizio all’intera catena di eventi da cui deriva Fringe.
Il fatto che si sia potuto cancellare gli Observers all’origine, ma in modo da eliminarne selettivamente solo l’invasione, solo le malefatte, senza causare nessun altro cambiamento, è totalmente privo di senso.
Venerdì scorso il finale di Fringe ha così sacrificato le già scarse tracce residue di coerenza e decenza per un happy ending smarmellato e melenso, fornito dal deus ex machina più abusato degli ultimi 2013 anni: Gesù Bambino Reloaded, stavolta pelato.
Che fine avvilente, per una serie un tempo autoironica, intelligente e piena di potenzialità.
Se davvero è un nano pelato il futuro dell’umanità, ci conviene sperare in una zombie apocalypse.

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Crime and Punishment https://www.carmillaonline.com/2012/06/11/crime-and-punishment/ Mon, 11 Jun 2012 06:28:30 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=4331 di Alessandra Daniele

Sam-Gene.JPGDavanti alla locandina de Il Buono, il Brutto, e il Cattivo: Sam: ”Which one are you?” Gene: ”All three’

Non è facile Scrivere di Life on Mars BBC, trovare parole adeguate a descrivere la perfezione. A Life on Mars è riuscito il capolavoro di realizzare in modo perfetto, e fondere altrettanto perfettamente due generi cult apparentemente incompatibili: la SF metafisica di Ubik, e il ruvido crime drama anni ’70, ottenendo un risultato superiore alla somma delle parti, e coronandolo col più bel finale della storia della TV, coraggioso, struggente, indimenticabile. Da allora, a ogni stagione i network USA [...]]]> di Alessandra Daniele

Sam-Gene.JPGDavanti alla locandina de Il Buono, il Brutto, e il Cattivo:
Sam: ”Which one are you?”
Gene: ”All three’

Non è facile Scrivere di Life on Mars BBC, trovare parole adeguate a descrivere la perfezione. A Life on Mars è riuscito il capolavoro di realizzare in modo perfetto, e fondere altrettanto perfettamente due generi cult apparentemente incompatibili: la SF metafisica di Ubik, e il ruvido crime drama anni ’70, ottenendo un risultato superiore alla somma delle parti, e coronandolo col più bel finale della storia della TV, coraggioso, struggente, indimenticabile.
Da allora, a ogni stagione i network USA hanno disperatamente cercato di copiare Life on Mars, fallendo ogni volta in modo patetico, meritatamente puniti dal pubblico.
Il primo tentativo fu uno squallido e sgangherato ”remake” omonimo, che detiene il titolo di serie dal finale più idiota di tutti i tempi, e che ha stroncato la carriera dell’insignificante cartonato col quale alla abc s’erano illusi di poter rimpiazzare lo straordinario John Simm, e il suo contributo autoriale a Sam Tyler, insostituibile quanto quello del grandioso Philip Glenister al Cerbero Gene Hunt nell’originale BBC.
Il tentativo più recente è stato Awake, il cui pilot aveva creato false speranze nei più indulgenti, e il cui breve ma noiosissimo decorso s’è concluso col secondo finale più idiota di tutti i tempi.
Crime drama e SF non possono essere mescolati a cazzo di cane. L’elemento SF non può essere solo un vago pretesto per ammucchiare una pila di verbali da questura tutti uguali (Alcatraz). L’elemento crime-retrò non può essere solo un espediente per risparmiare il costo d’una ambientazione futuribile (Continuum).
SF e crime devono essere entrambi compiuti, e integrati a livello strutturale.
Il progressivo scollamento fra la componente poliziesco-procedural ”caso della settimana”, e lo story arc interdimensionale è ciò che ha fatto sbandare la quarta stagione di Fringe, al punto che è stato necessario dare fondo a tutto l’eccezionale talento di John Noble, e in extremis ricorrere all’intervento divino di Leonard Nimoy, per riuscire a rimettere la serie almeno parzialmente in carreggiata.
Person of Interest s’è salvato quando la premessa orwelliana ha smesso d’essere soltanto un sottofondo, una moquette su cui buttare i cadaveri della settimana, e ha cominciato a produrli direttamente, integrandoli nella trama orizzontale. Michael Emerson resta sprecato per il ruolo di Finch, e Jim Caviezel resta un paracarro di tufo, ma a partire da metà stagione la serie è complessivamente migliorata, diventando un decente conspiracy thriller.
In generale invece, tutte le brutte copie di questa stagione Tv sono state un fallimento: dal loffio remake di Prime Suspect, alle telenovele Pan Am e Playboy Club, che s’erano illluse di poter saltare sul carro di Mad Men. I network USA avranno finalmente imparato la lezione?
Spoiler: manco per il cazzo.

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Padanova https://www.carmillaonline.com/2012/04/09/padanova/ Mon, 09 Apr 2012 06:31:49 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=4257 di Alessandra Daniele

Padaverso.JPGNon illudiamoci, la scena politica italiana si sarà forse liberata del tirannosaurus Bossi, ma non dei milioni di cervellini verdi fritti che per più di vent’anni hanno creduto alle sue roboanti stronzate, e si sono bevuti le sue scimmie di mare in acqua di fiume, plaudendo comizi di rutti e scorregge, e facendo riscrivere la Costituzione agli analfabeti. Quei milioni di padofili sono ancora là, e come hanno creduto all’integrità e alla lucidità di Bossi, saranno pronti a credere anche al prossimo reboot della balla Padana. Quale sarà? Ecco qualche ipotesi.

Padaneve C’era una volta un regno [...]]]> di Alessandra Daniele

Padaverso.JPGNon illudiamoci, la scena politica italiana si sarà forse liberata del tirannosaurus Bossi, ma non dei milioni di cervellini verdi fritti che per più di vent’anni hanno creduto alle sue roboanti stronzate, e si sono bevuti le sue scimmie di mare in acqua di fiume, plaudendo comizi di rutti e scorregge, e facendo riscrivere la Costituzione agli analfabeti. Quei milioni di padofili sono ancora là, e come hanno creduto all’integrità e alla lucidità di Bossi, saranno pronti a credere anche al prossimo reboot della balla Padana. Quale sarà? Ecco qualche ipotesi.


Padaneve
C’era una volta un regno fiabesco nel quale tutti i padani di puro sangue celtico vivevano felici ed esentasse. Un brutto giorno però la perfida strega Terronia lanciò su di loro una terribile maledizione, imprigionandoli in uno squallido mondo fittizio chiamato ”Italia”. Adesso la verità sulle loro nobili origini e sul loro glorioso destino è custodita dal Trota in un libro magico fatto di sole figure, perché l’alfabeto è roba da culattoni comunisti. Quando la parola scritta sarà bandita da tutto il paese, l’incantesimo terronio verrà spezzato, e i padani avranno il loro lieto fine che giustifica i mezzi.

Padaverso
Esiste una dimensione parallela nella quale la penisola italica non è a forma di stivale, ma è tronca, e finisce all’altezza della pianura Padana. In quell’universo tecnologicamente più avanzato qualsiasi fonte d’infiltrazione di terroni viene immediatamente sigillata con l’ambra verde. Il Trota è nato over there: grazie al suo eccezionale potere di creare il vuoto con la mente aprirà un corridoio fra i due universi, attraverso il quale importare abbastanza ambra verde da glassare tutto l’emisfero terrone del nostro pianeta come un’enorme pastiglia Valda, liberando l’emisfero padano dalla sua nefasta influenza.

Pada Nova
Neri, terroni, zingari, culattoni e comunisti hanno reso l’Italia odierna invivibile. La Lega perciò, adoperando il Cerchio Magico come portale spazio-temporale, trasferirà tutto il popolo padano indietro nell’era celtica, dove potrà stabilire una prospera colonia esentasse, e adoperare le tecnologie moderne per cambiare il corso della Storia, stroncando sul nascere le razze terrone, per fondare l’Impero Padamillenario. Insieme alla Storia, anche filosofia, letteratura, e gran parte dello scibile umano si modificheranno, le attuali nozioni saranno rimpiazzate e cesseranno di esistere. Studiarle quindi è inutile, come il Trota ha sempre saputo.

La base leghista supererà l’attuale disorientamento, e ritroverà la fede nei suoi leader, che sapranno ristrutturare la Lega dalle fondamenta. A spese nostre.

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Fringitalia https://www.carmillaonline.com/2011/12/19/fringitalia/ Mon, 19 Dec 2011 07:52:26 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=4135 di Alessandra Daniele

Blueverse.jpgBlueverse

L’area sommersa si estende a perdita d’occhio. Dall’acqua torbida emergono solo le cime dei condomini grigiastri. L’elicottero della FRI, Fringe Italia, atterra sull’unica terrazza sgombra dai detriti. L’agente FRI afferra per un braccio l’avvocato dell’immobiliare, e lo costringe a scendere. – Voi lo sapevate! – Indica la distesa paludosa – Qui c’è una faglia inter-dimensionale. Il continuum è instabile, interseca l’altro universo, e voi ci avete costruito! L’avvocato allarga le braccia. – Abbiamo fatto il condono. – Nell’altro universo l’Italia ha un diverso profilo costiero – continua l’agente – tutta questa zona è coperta dal Tirreno che [...]]]> di Alessandra Daniele

Blueverse.jpgBlueverse

L’area sommersa si estende a perdita d’occhio. Dall’acqua torbida emergono solo le cime dei condomini grigiastri. L’elicottero della FRI, Fringe Italia, atterra sull’unica terrazza sgombra dai detriti. L’agente FRI afferra per un braccio l’avvocato dell’immobiliare, e lo costringe a scendere.
– Voi lo sapevate! – Indica la distesa paludosa – Qui c’è una faglia inter-dimensionale. Il continuum è instabile, interseca l’altro universo, e voi ci avete costruito!
L’avvocato allarga le braccia.
– Abbiamo fatto il condono.
– Nell’altro universo l’Italia ha un diverso profilo costiero – continua l’agente – tutta questa zona è coperta dal Tirreno che attraverso la faglia s’è riversato qui. Migliaia di morti annegati per le vostre speculazioni!
– Quali morti? – Obietta una voce gorgogliante alle loro spalle.
I due si voltano di scatto. Si trovano davanti un gigante scaglioso.
– Non siamo annegati. Essere costretti a vivere sulla faglia ci ha cambiati – continua il gigante, scrollandosi il fango dalle squame – Dove le leggi dell’universo sono più deboli, le mutazioni sono più facili. Siamo diventati anfibi.
Altre figure squamose emergono dal bordo del terrazzo.
Il gigante scosta l’agente, afferra l’avvocato per la gola, e si tuffa trascinandolo con sé.

Redverse.jpgRedverse

L’agente FRI irrompe a pistola spianata nel megastore. Davanti allo scaffale dei dischi Red ray, un uomo dalla pelle scura alza le mani.
– Chiedo asilo politico!
– Stronzate! Sei un altro degli spalloni che contrabbandano roba fra gli universi. Cos’eri venuto a prendere stavolta, l’ultimo visore laser, o il nuovo film di Troisi, Ricomincio da 3D? La vostra fortuna è che non c’è ancora un Megavideo inter-dimensionale.
L’uomo ripete
– Chiedo asilo politico.
– Piantala! Qualsiasi diritto d’asilo v’è stato revocato, nella vostra Italia non c’è più Berlusconi al potere, siete un paese libero adesso.
L’uomo scuote la testa.
– Non è cambiato niente.
– Cazzi vostri. Dovevi restarci comunque. Adesso finirai glassato nell’ambra.
L’uomo crolla in avanti. Sulla sua schiena s’allarga una macchia di sangue. Un altro agente FRI arriva col diffusore d’ambra, vede l’uomo a terra, chiede al collega:
– Gli hai sparato?
– No, è arrivato così. Devono avergli sparato prima, nella sua Italia. Credevo che di là le cose stessero migliorando.
Il collega alza le spalle.
– Se bastasse liberarsi di Berlusconi, noi staremmo meglio, visto che gli abbiamo rifilato il nostro quando il loro è schiattato di cancro. E invece ci è toccato il governo Marchionne.
L’agente controlla l’uomo a terra.
– È morto. Sigilliamo la frattura inter-dimensionale.
Il collega piazza il diffusore d’ambra.
– Se ne apriranno ancora. Forse con altri universi. Magari di là sta già succedendo.
Il collega annuisce.
– Questo spiegherebbe perché laggiù Berlusconi sembri avere sette vite. Tutti gli universi tangenti spediscono là i loro Berlusconi, come abbiamo fatto noi. Quell’Italia è la discarica dei Berlusconi.
– Che schifo – commenta l’agente, con una smorfia. Poi aggiunge – Dobbiamo trovare il modo di scaricargli anche il nostro Marchionne.
I due agenti FRI attivano il diffusore, e si allontanano rapidamente.

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Biancaneve e i Sette Zombie https://www.carmillaonline.com/2011/11/28/biancaneve-e-i-sette-zombie/ Mon, 28 Nov 2011 07:56:20 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=4108 di Alessandra Daniele

FLOP.JPGCome il finale di Lost, anche quello dell’era Berlusconi ci ha deluso amaramente con un pessimo Deus Ex Machina, e la notizia che siamo comunque tutti morti. Almeno Terra Nova, l’ennesima serie Tv a cercare di copiare Lost, ha risparmiato tempo deludendo fin dall’inizio. Il plot ricorda il convegno dei Rottamatori di Renzi: un gruppo di insopportabili facce da culo cerca di colonizzare un territorio occupato dai dinosauri. Come nel caso dell’iniziativa di Renzi, i protagonisti sono talmente stronzi che si finisce subito col tifare per i dinosauri. Insomma, dopo Falling Skies, Spielberg ha prodotto un’altra fantamerda. Per [...]]]> di Alessandra Daniele

FLOP.JPGCome il finale di Lost, anche quello dell’era Berlusconi ci ha deluso amaramente con un pessimo Deus Ex Machina, e la notizia che siamo comunque tutti morti.
Almeno Terra Nova, l’ennesima serie Tv a cercare di copiare Lost, ha risparmiato tempo deludendo fin dall’inizio. Il plot ricorda il convegno dei Rottamatori di Renzi: un gruppo di insopportabili facce da culo cerca di colonizzare un territorio occupato dai dinosauri. Come nel caso dell’iniziativa di Renzi, i protagonisti sono talmente stronzi che si finisce subito col tifare per i dinosauri.
Insomma, dopo Falling Skies, Spielberg ha prodotto un’altra fantamerda. Per fortuna i dati d’ascolto della serie stanno precipitando come un asteroide pronto ad estinguerla. Terra Nova però non è l’unico flop d’una stagione Tv disastrosa quasi quanto la situazione economica.
Le nuove Charlie’s Angels, le hostess di PAN AM, e le conigliette di Playboy Club sono già tutte disoccupate. In Italia avrebbero rimediato almeno un vitalizio da ex ministre.
Fringe ha pagato con un letale tonfo di audience la decisione suicida di aprire la stagione con sette filler consecutivi, e un reset che ha per ora azzerato l’elemento più interessante della serie: le relazioni fra i protagonisti in rapporto al conflitto fra gli universi. A qualcuno degli autori dev’essere riuscita la procedura di auto-lobotomia tentata da Walter Bishop.
Le uniche cose che sembrano avere successo questa stagione sono le favole soap-operate di Once Upon A Time, e gli zombie bifolchi di The Walking Dead, ed entrambe le serie derivano da un fumetto, anche se nel primo caso gli autori sono riusciti a ispirarsi a Fables senza ammetterlo. È lecito prevedere in arrivo fra i pilot della prossima stagione un esercito di cloni sia dell’una che dell’altra serie, e magari anche qualche ibrido, un Cappuccetto Zombie che sbrani il lupo, la nonna, e il cacciatore, una Bella Addormentata che si riveli una Brutta Sorpresa per i Principi che la baciano. Cosplay Italia è già al lavoro.
Per quanto in crisi, la Tv anglosassone resta comunque almeno mezzo secolo avanti a quella italiana, monopolizzata da talk surreali dove gli ex rivali che ora sostengono lo stesso governo si prendono a borsettate più di prima, sotto lo sguardo bovino dei leghisti che fingono d’essere stati all’opposizione per vent’anni.
La Locura della stagione è il varietà di Fiorello: smoking, paillettes, canzoni di Modugno, e battute sui giovani d’oggi avanzate a Paolo Panelli. Il Più Vecchio Spettacolo Dopo il Big Bang.
Eppure per rinnovare il palinsesto basterebbe saper cogliere gli spunti migliori in arrivo dall’estero, magari inserendoli nella nostra grande tradizione letteraria.
Un paio di proposte per una nuova fiction RAI:

I Promessi Morti
Una mutazione del morbo rianima le vittime della pestilenza, rendendo Don Rodrigo e i suoi Bravi molto più pericolosi da morti che da vivi. Sfuggiti al lazzaretto infestato da un’orda di zombie, Renzo e Lucia cercano scampo in un convento, ma li attende una terribile sorpresa: contaminato dai liquami infetti, anche l’ossario si sta rianimando, comprese le reliquie. Mentre Renzo finisce in pasto alla famelica Monaca di Morte, Lucia viene rapita dall’Innominato, che intende usarla come cavia per sperimentare un siero che rallenta la decomposizione.

Il Gattomorto
Appena sbarcati in Sicilia, i Garibaldini la trovano infestata dagli zombie, adoperati come arma dalle truppe borboniche, ma dopo sfuggiti a ogni controllo. Asserragliato nella sua villa di Mortafugata,, Don Fabrizio Corbera Principe di Salma reagisce al crollo della civiltà con sarcastico distacco e occasionali schioppettate, fino all’arrivo del nipote Tancredi, che gli rivela d’essere uno dei non-morti senzienti trattati col siero che rallenta la decomposizione. Tancredi si dice convinto che la sua condizione sia il futuro dell’umanità, e che il vivente Don Fabrizio sia ormai un relitto del passato. Alla frase di Tancredi ”Bisogna che tutto muoia perché tutto torni come prima”, Don Fabrizio risponde: ”Noi fummo i gattopardi. Ora siamo leggenda”. Poi gli spara in fronte.

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Falling Balls https://www.carmillaonline.com/2011/08/11/falling-balls/ Thu, 11 Aug 2011 09:36:20 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=3989 di Alessandra Daniele

FallingBalls.jpgNel novembre 2010, ho pubblicato su Carmilla il saggio di Julián Díez Secessione, la provocatoria richiesta di divorzio fra le due principali anime della fantascienza, sempre più in conflitto, e sempre meno gemelle. Pur concordando sia con la richiesta, che con l’analisi a monte, sono in disaccordo sull’assegnazione del termine ”fantascienza”: credo infatti che spetti di diritto all’anima in grado di esprimere e realizzare meglio le vere potenzialità della SF. Per l’altra anima propongo un nome dalle prestigiose origini che la definisca in modo compiuto e inequivoco: Balle Spaziali. Il genere Space Balls è sicuramente il [...]]]> di Alessandra Daniele

FallingBalls.jpgNel novembre 2010, ho pubblicato su Carmilla il saggio di Julián Díez Secessione, la provocatoria richiesta di divorzio fra le due principali anime della fantascienza, sempre più in conflitto, e sempre meno gemelle. Pur concordando sia con la richiesta, che con l’analisi a monte, sono in disaccordo sull’assegnazione del termine ”fantascienza”: credo infatti che spetti di diritto all’anima in grado di esprimere e realizzare meglio le vere potenzialità della SF.
Per l’altra anima propongo un nome dalle prestigiose origini che la definisca in modo compiuto e inequivoco: Balle Spaziali.
Il genere Space Balls è sicuramente il preferito dalle case di produzione cinematografiche e televisive la cui idea della fantascienza è ferma non agli anni ’50 (che fu il grande decennio fra Golden Age e New Wave) e nemmeno al secolo scorso, bensì a due secoli fa, al 1897 de La Guerra dei Mondi.

L’ossessione hollywoodiana (e molto occidentale) dell’Invasione Permanente ha prodotto anche quest’anno almeno una decina delle ormai migliaia di pessime ribolliture de La Guerra dei Mondi, tutte con le stesse avvilenti caratteristiche: grottesca mostrificazione degli alieni, ammorbante retorica patriottico-familista, pedestre riciclaggio di personaggi e situazioni stereotipate al limite della macchietta. Cascanti Balle Spaziali, i cui unici intenti allegorico-sociologici hanno lo spessore d’una prima pagina di Libero.
È fuorviante che stronzate come Falling Skies debbano continuare a essere rubricate nella stessa categoria di serie come Fringe. Per tutta la terza stagione, sia attraverso il season arc, che i singoli casi della settimana, Fringe ha indagato il complesso rapporto fra identità individuale e realtà condivisa, sempre soggettive, precarie, e frammentate. La terza stagione di Fringe merita la definizione di fantascienza. Falling Skies merita solo un calcio in culo per spedirla  fuori dal palinsesto.

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