Fini – Carmilla on line https://www.carmillaonline.com letteratura, immaginario e cultura di opposizione Wed, 25 Dec 2024 21:00:48 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.26 Il Fantasma del Cazzaro passato https://www.carmillaonline.com/2018/12/16/il-fantasma-del-cazzaro-passato/ Sun, 16 Dec 2018 18:00:49 +0000 https://www.carmillaonline.com/?p=47865 di Alessandra Daniele

”La vecchia classe politica italiana è stata travolta dai fatti e superata dai tempi – Silvio Berlusconi, discorso della ”discesa in campo”, 1994

“That is not dead which can eternal lie“ – Non è morto ciò che può mentire in eterno – H. P. Lovecraft

Periodicamente, Silvio Berlusconi viene dato per politicamente morto. La prima volta fu nel 1994, pochi mesi dopo la sua prima vittoria elettorale, quando Bossi tolse la fiducia al loro governo, col famigerato Ribaltone. D’Alema s’illuse, e chiamò la Lega “Una [...]]]> di Alessandra Daniele

”La vecchia classe politica italiana è stata travolta dai fatti e superata dai tempi – Silvio Berlusconi, discorso della ”discesa in campo”, 1994

“That is not dead which can eternal lie“ – Non è morto ciò che può mentire in eterno – H. P. Lovecraft

Periodicamente, Silvio Berlusconi viene dato per politicamente morto.
La prima volta fu nel 1994, pochi mesi dopo la sua prima vittoria elettorale, quando Bossi tolse la fiducia al loro governo, col famigerato Ribaltone.
D’Alema s’illuse, e chiamò la Lega “Una costola della sinistra”. Dopo la sconfitta del 1996, Bossi la riportò all’ovile berlusconiano.
Durante gli anni successivi, i governi dell’Ulivo si occuparono di favorire economicamente le aziende di Berlusconi, e spianare politicamente la strada al suo ritorno, nel 2001.
Alla fine del 2010, dopo un decennio quasi ininterrotto di berlusconismo circense, Gianfranco Fini cercò incautamente di fare le scarpe al Re Sòla, che appariva indebolito dagli scandali.
In testa a tutti i sondaggi, allora Fini era considerato L’Uomo del Destino. Anche nel centrosinistra molti lo preferivano ai loro stessi leader.
Berlusconi però riuscì a rimanere al governo comprandosi una manciata di senatori sfusi.
Poi coi suoi media si divertì a distruggere completamente Fini.
Dopo la crisi dello spread del 2011, e la condanna per frode fiscale del 2013, quasi tutti si convinsero che fosse la volta buona, che il giovane rampante Matteo Renzi avrebbe svuotato Forza Italia e rottamato Berlusconi, portandogli via tutto l’elettorato.
Renzi fallì miseramente in questo obiettivo, come in tutti gli altri.
Adesso tocca al giovane rampante Matteo Salvini.

Periodicamente Silvio Berlusconi viene dato per politicamente morto.
I primi che lo hanno fatto sono fisicamente morti da almeno un decennio.
E se questa fosse veramente la volta buona?
Gli esseri umani non sono eterni.
Berlusconi però non è un essere umano, è un logo, come Walt Disney. E ha fatto dell’Italia la sua Disneyland. Con le topoline al posto di Topolino.
In quest’impero di cartapesta e di promesse farlocche, questo Cirque du Sòla d’impresari cazzari e pagliacci sinistri, domatori di pulci e giocolieri incapaci, noi siamo ancora prigionieri, a prescindere dalla sopravvivenza politica o fisica di Berlusconi.
Questo grottesco sub-universo ha comunque il suo marchio.
“Meno tasse per tutti”.
“Un milione di posti di lavoro”.
“Un nuovo Miracolo Italiano”.
Come Matteo Renzi, anche Matteo Salvini viene dai telequiz Mediaset, ed è stato portato al successo dall’occupazione bulimica di tutti i talk show.
Rocco Casalino, onnipresente PR e media manager del Movimento 5 Stelle, viene dal Grande Fratello, e ne incarna completamente la logica.
Antonio Ricci di Striscia la Notizia è stato il primo autore di Grillo.
La vittoria elettorale Grilloverde nasce anche (e al Nord soprattutto) dagli Allarmi Immigrazione e dalle Emergenze Criminalità di TG4 e Studio Aperto. E dalle inchieste delle Iene, che oggi non a caso gli si ritorcono contro.
Come Jory di Ubik, Berlusconi è il demiurgo non-morto d’un universo che cade a pezzi nel quale siamo ancora prigionieri, perché quelle che ci vengono spacciate per vie d’uscita, e che così tanti imboccano, sono in realtà solo porte girevoli che riportano dentro.
A Silvioland.

“In principio era il logo” – Philip K. Dick, 16 dicembre 1928 – 2 marzo 1982
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Heroes https://www.carmillaonline.com/2013/06/23/heroes/ Sun, 23 Jun 2013 21:13:56 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=6906 di Alessandra Daniele

Two-FaceIl cerchio s’è chiuso. Cacciato dalla RAI negli anni ’80, Beppe Grillo era stato per decenni un simbolo del dissenso. Adesso è lui a cacciare qualsiasi dissenziente dal movimento del cui marchio è proprietario dispotico e decisionista. “You either die a hero, or you live long enough to see yourself become the villain” (The Dark Knight) Il M5S gli sta sgusciando dalle mani, insieme alle mal riposte speranze di milioni di italiani, che probabilmente crederanno velleitario o truffaldino qualsiasi tentativo di cambiare la politica. Che lo volesse o meno, Beppe Grillo è diventato [...]]]> di Alessandra Daniele

Two-FaceIl cerchio s’è chiuso. Cacciato dalla RAI negli anni ’80, Beppe Grillo era stato per decenni un simbolo del dissenso. Adesso è lui a cacciare qualsiasi dissenziente dal movimento del cui marchio è proprietario dispotico e decisionista. “You either die a hero, or you live long enough to see yourself become the villain” (The Dark Knight)
Il M5S gli sta sgusciando dalle mani, insieme alle mal riposte speranze di milioni di italiani, che probabilmente crederanno velleitario o truffaldino qualsiasi tentativo di cambiare la politica. Che lo volesse o meno, Beppe Grillo è diventato un dissuasore, un simbolo negativo che allontana dalla pratica del dissenso.

Altra recente grande delusione dev’essere stata per alcuni vedere l’amministrazione Obama raccontare le stesse balle per coprire le stesse porcate come le amministrazioni precedenti. Milioni di persone spiate illegalmente dal governo USA adesso sanno che ”The Machine”, l’onnivedente macrosistema di sorveglianza globale della serie Person of Interest esiste davvero. E che il suo creatore ha l’etica di Ben Linus. Ancora non è chiaro però se i terroristi intenzionati a uccidere Obama col Raggio della Morte fossero in realtà agenti del Chupacabra.

Con la ruffiana scelta del nome, Papa Francesco s’è subito letteralmente autodefinito ”il Papa dei Poveri”. In realtà finora, aldilà delle dichiarazioni di circostanza con la rinuncia a servirsi di scarpe e cappelli dal costumista di Once Upon A Time come il predecessore, da Papa Francesco ai Poveri non è ancora arrivato niente di significativo. Ancora una volta è cambiato il testimonial, ma non il prodotto. I vaticanisti però continuano a vaticinare un imminente rinnovamento epocale, credibili quanto la transustanziazione. L’enciclica in arrivo firmata Bergoglio è stata scritta da Ratzinger: ogni piacione ha un secchione che gli fa i compiti.

Tiny BlairMatteo Renzi rimane in testa ai sondaggi presidenzialisti, è però il caso di ricordare che per anni c’era stato Fini. I sondaggiati sembravano preferirlo sia a Berlusconi che a qualsiasi leader il PD avesse al momento, e nell’autunno 2010 pareva inevitabilmente destinato al trono di spade, bastoni, coppe e denari del Governissimo. Sappiamo tutti come sia finita in realtà. Renzi si propone d’essere il Tony Blair del PD: ha scelto come figura di riferimento l’ex premier britannico perché Nabucodonosor gli è sembrato un po’ troppo moderno. Possiamo chiamare Renzi Tiny Blair: tutti gli altri leader in pectore espettorati dal PD non progettano altro che fargli fare la fine dell’omonimo personaggio di Mad Dogs.

Matt Smith lascia il suo ruolo in Doctor Who. Si vocifera di varie divergenze con lo showrunner Steven Moffat, che purtroppo invece resterà al suo posto. Grazie a Smith, forse l’undicesimo Dottore riuscirà a morire prima di diventare definitivamente il vero villain della serie, ma a causa di Moffat quella sorte toccherà comunque al dodicesimo. Chi sarà? Per superare la fase di stallo, ed evitare logoranti contrapposizioni, s’è offerto di interpretarlo Giorgio Napolitano.

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Fine stagione https://www.carmillaonline.com/2009/12/03/fine-stagione/ Thu, 03 Dec 2009 18:44:31 +0000 http://www.carmillaonline.com/?p=3262 di Alessandra Daniele

italia.jpgMentre il nostro Danilo Arona s’interroga sulla Grande Onda, l’Italia si rincoglionisce col Fuori Onda, chiedendosi se in caso d’irrimediabile rottura con Berlusconi, Fini gli costerebbe di alimenti quanto Veronica. La Lega intanto propone di mettere il crocifisso su quella che ha sempre dichiarato di usare come carta igienica, e gli economisti governativi minimizzano la crisi, esortandoci a vedere il bicchiere mezzo pieno, benché pieno di merda. L’ennesima stagione del serial Italia s’avvia alla fine.

Ci sono serial che all’inizio promettono bene: plot avvincente, personaggi interessanti, trame ben costruite, begli effetti speciali. Poi però, una stagione dopo l’altra, [...]]]> di Alessandra Daniele

italia.jpgMentre il nostro Danilo Arona s’interroga sulla Grande Onda, l’Italia si rincoglionisce col Fuori Onda, chiedendosi se in caso d’irrimediabile rottura con Berlusconi, Fini gli costerebbe di alimenti quanto Veronica. La Lega intanto propone di mettere il crocifisso su quella che ha sempre dichiarato di usare come carta igienica, e gli economisti governativi minimizzano la crisi, esortandoci a vedere il bicchiere mezzo pieno, benché pieno di merda.
L’ennesima stagione del serial Italia s’avvia alla fine.

Ci sono serial che all’inizio promettono bene: plot avvincente, personaggi interessanti, trame ben costruite, begli effetti speciali. Poi però, una stagione dopo l’altra, se ne vanno a puttane peggio di un presidente del Consiglio.
Le trame si fanno sempre più stiracchiate e farraginose, i personaggi perdono ogni spessore umano diventando stereotipi grotteschi, il budget subisce tagli drastici che riducono gli effetti digitali a roba da videogame anni ’80.
Compaiono tutti i sintomi tipici del declino terminale, colpi di scena fiacchi e prevedibili, incongruenze sgangherate, derive mistiche pretestuose, trasgressioni farlocche.
Le principali svolte narrative del periodo migliore vengono riciclate in versione sbiadita e patetica: proprio come la Storia, ogni serial morente rimette in scena le proprie passate tragedie riducendole a farse.
Qualunque possa essere considerata la prima stagione dell’Italia, a quella attuale non manca quindi nessun requisito per essere l’ultima.
Tranne uno: personaggi coi superpoteri. Che però sono in arrivo. Attenzione, spoiler!
Assumendo le sembianze della Carfagna, il mutaforma Fini cercherà di infiltrarsi a Villa Certosa per sottrarre al cerebrofago Berlusconi il suo potere telecinetico di spappolare i cervelli a distanza per mangiarli. Bloccato però a metà della mutazione da un’eclisse parziale che smorza i poteri, verrà scambiato per una trans da Marrazzo. Un rutto megasonico di Calderoli sposterà l’orbita lunare e interromperà l’eclisse, restituendo i loro pieni poteri a tutti, compresi quelli che avrebbero preferito evitarlo, come Rifondazione, che tornerà del tutto invisibile, e Scajola, che ricomincerà a portare una sfiga tremenda. Liberatosi dall’abbraccio di Marrazzo, Fini proseguirà col suo piano, congelando Berlusconi con un’iniezione di superbotulino mutante rubato alla Santanchè. Papi riuscirà però a scongelarsi grazie al potere di rigenerazione e riciclaggio trasmessogli da Mastella, e scatenerà contro Fini sia Brunetta, l’uomo-pulce, che Belpietro, l’uomo-stronzo, finché un’esplosione crono-cinetica innescata dal moto retrogrado di Saturno e di La Russa trasporterà tutti gli italiani indietro nel ventennio fascista. La maggior parte di loro non si accorgerà della differenza.
La stagione si concluderà con la rivelazione che Alessandra Mussolini è la nonna di se stessa.
Poi l’Italia sarà cancellata.

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