[Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città – g.i.]
Negli ultimi dieci anni il tribunale di Modena si è andato intasando di centinaia e centinaia di processi contro uomini e donne sindacalisti, lavoratori, attivisti e studenti impegnati nei movimenti sociali.
Per finire alla sbarra basta aver scioperato pacificamente davanti alla propria azienda, aver distribuito volantini o partecipato ad una manifestazione. Le denunce cadono a pioggia su cittadini e lavoratori che esercitano i propri diritti costituzionali, trasformandosi poi in lunghi anni di udienze e, talvolta, in aspre condanne.
Stiamo parlando di 593 imputati tra lavoratori e sindacalisti (circa 520 persone fisiche, dato che i funzionari sindacali hanno più procedimenti) per il periodo 2017-2022, oltre a circa 150 imputati per reati politici e sociali (manifestazioni, volantinaggi, occupazioni dimostrative, ecc), e ai 13 procedimenti a carico di giornalisti che hanno raccontato quelle vicende o semplici cittadini che hanno scritto qualche commento critico sui social.
Lo zelo del tribunale modenese nel perseguire operai e attivisti stride con l’immobilismo di fronte alle decine di denunce sugli abusi, anche gravissimi, commessi dalle forze dell’ordine. I casi più eclatanti riguardano le recenti richieste di archiviazione per i 120 agenti accusati di torture e lesioni al carcere Sant’Anna durante la rivolta del 2020, così come la frettolosa archiviazione per 8 dei 9 detenuti morti in quei giorni.
Questa situazione getta pesanti ombre sulla tenuta democratica del territorio e delle sue istituzioni. Ecco perché le forze politiche e sindacali di opposizione – Movimento 5 Stelle, S.I. Cobas, Modena Volta Pagina, Unione Popolare – organizzano il convegno “L’anomalia giudiziaria modenese”, che si svolgerà sabato 25 novembre a Modena, per puntare i riflettori su quanto di grave e pericoloso sta accedendo nella propria città.
Appuntamento: sabato 25 novembre – ore 14,30 – presso la Sala Maria Curie – Via Maria Curie 22/A Modena.