di Alessandra Daniele
Dal punto di vista strettamente scientifico, i politici nostrani sono degli organismi perfetti.
Si adattano a qualsiasi ambiente.
Sfruttano qualsiasi situazione.
Si nutrono di qualsiasi cosa.
Hanno un appetito superiore a quello di qualunque predatore, e una capacità e velocità di mutazione superiori a quelle di qualunque virus.
Proliferano anche nelle condizioni peggiori.
Si moltiplicano anche per scissione.
Né glaciazioni, né inondazioni, né desertificazioni, né terremoti, né piogge di meteoriti riuscirebbero mai ad estinguerli del tutto.
Potrebbero essere l’unica specie sul pianeta a sopravvivere a una guerra nucleare.
Superano di gran lunga la resistenza degli scarafaggi.
Purtroppo però fanno anche molto più schifo.
Ne stiamo avendo una prova evidente e significativa anche in occasione della pandemia di Covid-19. I loro intrallazzi non si sono fermati un momento, neanche durante la fase più rigida del lockdown, neanche nelle zone più colpite dal virus.
Mentre gli esseri umani morivano a migliaia, loro continuavano a prosperare, approfittando di ogni opportunità di guadagno offerta dalle circostanze.
Ogni possibilità di tornaconto, sia politico, in termini di consenso e posizioni di potere, che economico, in termini di arricchimento personale.
Questa è la specie infestante alla quale sarà affidata la gestione sul territorio dei miliardi di euro del Recovery Fund.
È la più adatta.
La più simile a quella che guida l’Unione Europea.