di Alessandra Daniele
“Di Maio è l’Alfano di Salvini” – Vittorio Sgarbi
In realtà, trasformismo a parte, la parabola politica del cazzarillo grillino è stata finora l’opposto di quella alfaniana.
L’ineffabile Angelino infatti, con una percentuale irrisoria di reale consenso elettorale, saltando da uno schieramento all’altro era riuscito ad occupare, o meglio a squattare una dopo l’altra tre delle principali cariche governative: ministro della Giustizia, ministro degli Interni e ministro degli Esteri. Un record.
Al contrario Luigi Di Maio, partito dal roboante 32% ottenuto alle elezioni del 4 marzo ’18, s’è subito ridotto a galoppino di Dj Salvini, dimezzando i consensi in pochi mesi.
Secondo i sondaggi più recenti, dopo l’ultimo voltafaccia sul TAV il Movimento 5 Stelle è precipitato addirittura sotto il 15%.
Le stelle cadono, e l’apocalisse pare ormai irreversibile. Chi si fiderà più d’un partito disposto a tradire tutte le sue battaglie, compresa quella sulla quale è stato fondato?
Intanto, anche nell’ex dimora di Alfano s’è aperto il settimo sigillo
Forza Italia non è mai stata un vero partito. È semplicemente il mezzo che a Berlusconi serviva per arrivare personalmente al governo, mentre i suoi protettori politici, beccati col sorcio in bocca da Mani Pulite, si davano alla latitanza.
Forza Italia è come uno di quei finti negozietti di souvenir che la mafia adopera come paravento, e canale per il riciclaggio.
Berlusconi ha ormai quasi 83 anni, e un comodo seggio al parlamento europeo che gli durerà fino alla soglia dei 90. Forza Italia in fondo non gli serve più. Quindi non si preoccupa più di tanto che venga fagocitata dalla Lega.
Gli avanzi finiscono spesso in pasto ai maiali – pensa tranquillo – che poi a loro volta finiscono in tavola.
Quanto manca alla prossima grigliata?
L’Espresso, La Repubblica e Il Corriere della Sera hanno scoperto che Matteo Salvini è il nuovo Nuovo Hitler.
Prepariamoci alla Coalizione dei Volenterosi che esporterà la democrazia in Italia. Magari con l’appoggio interno dell’ennesimo voltafaccia grillino.
Operazione Alfageddon.