di Wu Ming 1
[Pubblichiamo, a proposito di Body Bags, alcune precisazioni necessarie, ma soltanto per gli idioti, che WM1 ha dovuto stendere con santa pazienza tra i commenti di alcuni blogger a cui queste precisazioni sono necessarie. gg]
Evidentemente, nell’isteria di queste ore e nel clima di “love it or leave it” (con tanto di semplificazioni che descrivono come potenziale bi-erre chiunque ricordi due o tre cosette sulle cause di questa guerra “preventiva” e sulla trappola irachena), non è d’uopo dire due o tre cose chiare e semplici, ricordare alcune cose scomode. Se ci si prova, si è destinati agli insulti di certe effimere blogstar, che ricorrono ad argomenti caduchi come gli pseudonimi etc. (mi chiamo Roberto Bui, il mio nome non è segreto, chiunque conosca il lavoro mio e del mio collettivo sa che non mi nascondo). Però alcuni hanno capito bene, come Ari e diversi altri. Io non sono certo contento che della gente crepi, ma va ricordato che questa guerra è stata costruita su balle colossali come le ADM, l’uranio dal Niger, le diapositive mostrate da Powell all’ONU, il dossier del governo inglese che in realtà era la tesina di uno studente, i legami mai dimostrati tra Saddam e Bin Laden etc. Man mano che tutti questi motivi si rivelavano fasulli, si spostava l’accento su qualcos’altro, “il cambio di regime” etc. Uno degli scopi ufficiali era “sconfiggere il terrorismo”, e invece lo hanno attizzato. Inoltre, questa guerra è stata *fortissimamente voluta* contro la stragrande maggioranza delle opinioni pubbliche e contro gli organismi internazionali.
Il 15 febbraio scorso decine di milioni di persone hanno manifestato in tutto il pianeta per cercare di fermarla. Si è deciso di non tenere in alcun conto queste opposizioni, per motivi che non c’entrano nulla con la retorica “democratica”: si trattava di accaparrarsi risorse, puntellare l’edificio traballante della civiltà del petrolio, garantire ancora per qualche anno la way of life occidentale basata su sperperi incredibili di energia e di risorse. Coloro che hanno mosso guerra all’Iraq, capeggiati da un presidente eletto con la minoranza dei voti, sono poi gli stessi che non firmano importanti trattati internazionali, e avversano qualunque tentativo, anche timido, di scongiurare la morte degli ecosistemi, non firmano Kyoto, dicono che il miglior modo per combattere gli incendi è abbattere gli alberi. Nonostante i cittadini fossero largamente contrari a quest’avventura, il parlamento (complice l’opposizione) l’ha avallata, e ora l’Italia è una potenza occupante al pari delle altre. O si crede davvero alle panzane da “Italiani brava gente”? Per quale motivo noi dovremmo essere più benvoluti dalla popolazione? “Siamo” come gli altri. Dopo americani, danesi e inglesi prima o poi doveva succedere anche a “noi” (un colonizzato non sta a distinguere troppo nei ranghi dei colonizzatori). Purtroppo, anche a propria insaputa, nessuno che si aggiri armato e in divisa in una zona d’occupazione è “innocente”. Che quei morti siano persone, esseri umani, non ci piove. Va però detto che la retorica pauperista alla Pasolini, se ha poco senso quando la si tira fuori dopo l’exploit repressivo di Genova, Bolzaneto etc. ha ancora meno senso quando si parla di contingenti speciali. Nessuno dei “nostri ragazzi” è stato prelevato a viva forza da casa sua, non ci sono “coscritti”, ci sono persone che hanno consapevolmente scelto le forze armate come carriera, guadagnarsi il pane con il mestiere delle armi, quindi dovrebbero avere messo in conto simili evenienze. Lo avevamo previsto tutti, mi sembrerebbe strano sentire che non lo avevano previsto loro. Quello che mi chiedo è: quelle persone si sono poste domande sulla loro presenza in Iraq come potenza occupante, come (diciamo pane al pane e vino al vino) COLONIALISTI? Se non diventano consapevoli loro, del gioco in cui si stanno intrappolando, che volete da noi, che questa guerra l’abbiamo avversata fin dall’inizio, anzi, ancor prima dell’inizio? Volete acquiescenza, silenzio? E’ davvero utile far calare dall’alto un lutto imposto, obbligatorio, e cercare di cavarsela con la solita retorica patriottarda di Ciampi? E nessuno che ricordi alcune cose: il “brodo di coltura” orrendo (il nonnismo violento che ha ucciso Scieri, il razzismo dello zibaldone) in cui si formano molti “nostri” militari. uanto all’uranio impoverito, chi mi contesta dev’essere un po’ disinformato. Dal 1999 ad oggi i soldati morti di linfoma una volta rientrati dalla missione nei Balcani sono 23, e il numero è destinato a salire drammaticamente. Sono state fatte diverse inchieste giornalistiche, una molto buona l’ha fatta Canal + nel 2001 e s’intitolava “La guerre radioactive sècrete”. Un’altra inchiesta è più volte andata in onda su RaiNews24 ed è visibile qui: http://www.rainews24.rai.it/ran24/speciali/uranio_2003/default.htm.
Boh, spero di essermi fatto capire. Nei contesti a cui il testo era destinato, i riferimenti sarebbero stati colti subito e mi sarei risparmiato tutte queste parafrasi…