di Alessandra Daniele
Sandro Moiso, in ”Bussole impazzite” ha indiscutibilmente ragione su Berlusconi: è un pirata. Un Capitan Uncino con altre protesi.
La seconda parte dell’analogia, Monti ufficiale della marina inglese che ripristina l’ordine monarchico, voglio invece discuterla.
In realtà, anche Monti è un pirata. E non esiste più nessun “ordine monarchico”. Hanno vinto i pirati, ma non quelli di torrente. Hanno vinto i filibustieri nell’accezione storica, realistica del termine: professionisti del saccheggio, rapinatori senza frontiere.
Non esiste più nessun vero ordine, nessun vero potere se non quelli basati sull’acquisizione famelica e indiscriminata di risorse, sullo sfruttamento, e sul consumo bulimico e distruttivo. Cioè sul saccheggio.
Lo dimostrano le politiche economiche bancarottiere responsabili della crisi, le interminabili sanguinose guerre di razzia, le convulsioni d’un ecosistema intossicato ed esausto. La monnezza che abbiamo scavalcato mentre andavamo a pagare l’IMU, costretti a tappare coi nostri magri risparmi i buchi di bilancio delle stesse banche che ci rifiuterebbero un prestito.
I filibustieri hanno vinto. Sconfitti nel loro secolo, hanno vinto sul lungo periodo. Tagliagole e tagliaborse: il mondo gli appartiene, marina e marines compresi.
Se c’erano due pirati nelle acque del Kerala, erano i militari che hanno sparato, non i pescatori che sono stati ammazzati.
È la prospettiva metastorica alla base della trilogia di Valerio Evangelisti sui Fratelli della Costa: l’ideologia della Tortuga è oggi quella dominante.
Mi sembra evidente: l’alta finanza non è un salotto elegante di aristocratici imparruccati, è uno sciame di locuste. Come l’insetto gigante di Mimic‘ possono anche avere l’aspetto superficiale d’un professore elegante in loden, ma sono blatte, e quello non è un cappotto lungo, è il carapace.
Come dimostrano Grillo e Casaleggio, qualcuno di questi pirati ha ancora anche l’aspetto d’un filibustiere seicentesco. Ed è buffo che i militanti cinquestelle, sempre a caccia di complotti occulti, non riescano a vedere la palese fregatura che stanno prendendo: lavorare gratis per due miliardari abituati a buttare a mare a calci in culo chiunque osi senz’autorizzazione mostrare la sua faccia fuori dalla stiva dove l’hanno messo a remare per loro.
Uno degli errori fondamentali dei complottisti è immaginare il mondo occultamente guidato da esoteriche e raffinate Alleanze basate su vincoli d’appartenenza diversi dalla ricchezza, e con obiettivi comuni diversi dalla ricchezza. Invece, al timone del mondo c’è una rissosa ciurma di pirati ubriachi, e si vede benissimo da come guidano.
Il Corsaro Nano è il loro specchio, nella sostanza non sono migliori di lui. Hanno solo una faccia(ta) stuccata meglio.