di Alessandra Daniele
[Questo allarme timeloop è stato pubblicato per la prima volta il 13 febbraio, all’inizio dell’attività del governo Monti. Oggi ci sembra particolarmente attuale, quindi abbiamo pensato di riproporlo]
In questi giorni ne abbiamo avuto la conferma: il loop temporale nel quale siamo ancora prigionieri sta collassando in una spirale discendente. Ad ogni reiterazione infatti l’orbita temporale decade, restringendosi, e avvicinandoci all’implosione finale. Esaminiamo quindi l’attuale struttura del timeloop come l’abbiamo potuta osservare nelle ultime iterazioni:
Primo giorno
Uno dei membri del governo Monti, tutti appartenenti all’alta borghesia padronale, rilascia una dichiarazione sprezzante e sarcastica nei confronti dei lavoratori. La maggioranza degli italiani reagisce con stupito sconcerto come se fosse la prima volta. I media mainstream cercano di farla passare per una gaffe isolata non rappresentativa della mentalità e della politica del governo.
Secondo giorno
L’autore della dichiarazione sprezzante aggiusta il tiro con qualche blanda giustificazione. La polemica si stempera diventando un meme da social network, che la Tv ricicla come fiacco tormentone, finché non si sgonfia del tutto. I media mainstream tornano a rappresentare il governo Monti come la Justice League, nobile squadra di salvatori della galassia.
Terzo giorno
Il governo Monti elabora un provvedimento di legge fortemente punitivo per i lavoratori appena perculati dalla dichiarazione sprezzante. La maggioranza degli italiani reagisce con stupito sconcerto come se non ci fosse stato da aspettarselo. I media mainstream dirottano l’attenzione su un fattaccio di cronaca, o su qualche improbabile scoop.
Come si noterà, per quanto simile, questo timeloop è più breve e più semplice del precedente, abbastanza da poter essere rappresentato interamente in una gif animata. Il governo Monti è quindi davvero riuscito a cambiare l’immagine dell’Italia: ne ha fatto una gif.
Il timeloop continua a collassare perdendo energia, com’è evidente dal brusco calo delle temperature, e dell’attività cerebrale degli individui preposti ad occuparsi dei conseguenti disagi. Mentre l’esito finale del processo d’implosione, la morte termica, si avvicina, in alcuni casi l’analoga morte cerebrale sembra essere già stata raggiunta.
Non è attribuibile al timeloop invece l’effetto deja vu provocato dalle battute dei comici televisivi, e dalle canzoni di Sanremo: tutto materiale che era già vecchio alla prima iterazione.
La Protezione Civile consiglia di non uscire di casa, adottare una dieta ricca di sali minerali, e tenere pronto un asciugamano. È in preparazione una scialuppa di salvataggio extratemporale. Riservata agli ufficiali.