di Alessandra Daniele
Periodicamente il lessico politico italiano produce un nuovo termine gergale, spesso pseudo-ironico, che si diffonde come un herpes su tutti i media. Nell’ultimo ventennio ci sono stati il Ribaltone, l’Inciucio, il Tagliando, il Predellino, la Sobrietà. Ora è la volta della Rottamazione, termine che Matteo Renzi, da fan dichiarato di Marchionne, sostituisce a ”pensionamento” quando parla di svecchiare i vertici del PD allontanando quei leader la cui tessera di parlamentare può essere datata solo dall’esame del carbonio 14.
L’eventuale rottamazione dell’intera classe politica viene descritta dai rottamandi come un’epurazione barbarica. In realtà, come la plateale falsità di Matteo Renzi dimostra, sarebbe qualcosa di anche peggiore: sarebbe inutile.
Perché gli italiani sono hoarder .
L’Hoarding è una patologia ossessivo-compulsiva che induce a conservare e accumulare qualsiasi tipo di cianfrusaglie, anche se palesemente inutili, ripugnanti, e/o pericolose, compresa la spazzatura, dalla quale l’hoarder finisce letteralmente sepolto nella propria casa ridotta a discarica, e allevamento di scarafaggi.
Se l’hoarder non riceve le cure adeguate, sgomberare e ripulire la sua casa risulta inutile, perché in breve tempo riesce a stiparla da capo di spazzatura, e il ciclo ricomincia.
I politologi sostengono spesso che gli italiani siano in maggioranza conservatori: è vero. Conservatori di monnezza. Infatti, un paio d’anni dopo Mani Pulite, erano già riusciti di nuovo a riempire il parlamento di merda. Oggi la qualità del materiale candidato a rimpiazzare quella merda dimostra che il ciclo è già ricominciato.
Mentre gli elettori del PD scambiano un arrogante cazzaro di Gallipoli con un arrogante cazzaro di Firenze, gli elettori del PDL continuano a migrare dal partito di proprietà del miliardario pagliaccio, al partito di proprietà del pagliaccio miliardario. E i leghisti rimpiazzano la limpida coerenza di Bossi, che diede a Berlusconi del mafioso, e poi ne diventò ministro, con la coerente limpidezza del suo vice Maroni, l’ex ministro così impegnato a combattere la Mafia da non accorgersi della ‘Ndrangheta.
Intanto, trasversalmente, metà degli italiani sogna di continuare a essere governata dall’Anticrisi, cioè dallo stesso sistema finanziario che ha causato la crisi, e che adesso la sta facendo pagare a invalidi e terremotati, con quel ”rigore” premoderno che sta portando al disastro socio-economico tutti i paesi nei quali viene applicato.
Gli italiani sono hoarder .
Incapaci di scrostare dalle fondamenta l’eterno mefitico sostrato di clericalismo e ur-fascismo, chiamano ”rinnovamento” sostituire ferraglia che ha smesso di funzionare corrosa dalla ruggire e dai liquami, con ferraglia che non ha mai funzionato. Considerano nuovo un volto da culo che ha cominciato la carriera politica vent’anni fa nella Democrazia Cristiana, della quale il padre era consigliere comunale.
Così le Repubbliche si susseguono senza nessun vero ricambio sostanziale, si stratificano, si sedimentano, e lo spazio vitale diminuisce sempre di più.
La vita degli hoarder difficilmente ha un lieto fine da reality, più spesso la loro storia si conclude con i pompieri, chiamati dai vicini schifati, che trovano il loro cadavere rosicchiato dai sorci sotto una pila di spazzatura crollatagli addosso.
Per salvarsi, l’Italia non ha bisogno della BCE. Ha bisogno di un TSO.