di Alessandra Daniele
In Germania la Volkswagen adoperava cavie umane per testare la tossicità dei gas di scarico. Un esperimento analogo si sta svolgendo in Italia. L’attuale campagna elettorale sta testando la sopravvivenza degli italiani a un clima completamente saturo di stronzate.
I PDestri che millantavano di voler abolire il Senato, adesso ci si candidano in massa. Renzi ha messo in lista solo renziani e berlusconiani. Ha rifondato il PCI, Partito Cazzari Italiani.
Il conte Gentiloni s’è finto scandalizzato dall’intenzione di Amazon di trasformare i suoi operai in droni borg, benché la cosa fosse già prevista dal Jobs Act.
Nel PD se ne intendono di borg. Hanno la faccia come il cubo.
La Boschi, che aveva adoperato il suo presunto radicamento nel territorio toscano come scusa per le sue ingerenze bancarie, adesso si candida a Bolzano. Dice che conosce già qualche parola di tedesco. “Volkswagen”.
Il rianimato Polipo delle Libertà ha subappaltato le liste ad ogni organizzazione criminale disponibile, escluse le baby gang perché non hanno ancora l’età per votare.
Anche il normalizzato e moderato Movimento 5 Stelle ha aperto ormai anche esplicitamente a trasformisti e riciclati, leghisti, renziani, e notabili di ogni categoria.
Baroni della medicina e dell’università, imprenditori, presidenti di Confartigianato e dell’Ordine degli Avvocati, consulenti della Farnesina e fondatori di Tg berlusconiani. C’è pure un campione olimpionico di nuoto, che sarà molto utile alla giunta Raggi quando Roma s’allagherà di nuovo.
Di Maio li ha chiamati i supercompetenti. Nel supermarket delle candidature uno non vale uno, ma almeno tre per due. Devono trainare le liste bloccate dei deputati 5 Stelle uscenti. È così che funziona il Cacarellum, voti uno ed eleggi 5, che ti piaccia o no.
La Lega come al solito si distingue per concretezza: è accusata direttamente di riciclaggio di denaro.
Di gestire fondi neri per dimostrare di non essere razzista, benché candidi fascio terroristi che vanno in giro a sparare ai passanti.
I voti che i fascisti daranno a Salvini finiranno in tasca a Berlusconi, che si prepara a portarli a Renzi.
I voti dei democratici preoccupati per l’ordine pubblico e la convivenza civile finiranno in tasca a Renzi, che si prepara a portarli a Berlusconi.
E il M5S non esclude “convergenze sui programmi”. “Ci sono brave persone in tutti i partiti” conferma Di Battista.
Comunque vadano le elezioni, è già pronto un nuovo Governissimo di salvezza nazionale.
Un altro esecutivo formato da tecnici che nessuno ha votato, sostenuto da partiti che hanno perso le elezioni, e presieduto da una personalità istituzionale che sta sul cazzo anche alla sua famiglia.
Come ha detto Mario Draghi, in Italia c’è ancora il pilota automatico.
Tutto rimane uguale affinché tutto rimanga uguale.
Chiamarli gattopardi però sarebbe un complimento, il gattopardo è un nobile felino, questi sono bacherozzi.
Frutto d’un incrocio genetico fra la blatta e il camaleonte.
Blattopardi.
Il 10 gennaio la mia rubrica Schegge Taglienti ha compiuto 10 anni.
Anche nel 2008 era in corso una campagna elettorale.
Ecco cosa scrivevo delle liste PD il 6 marzo 2008 in Tecnocrazia:
Walter Veltroni annuncia una nuova candidatura all’insegna del rinnovamento, e perfettamente in linea col programma del PD.
Un giovane imprenditore prestato alla politica: Silvio Berlusconi.
Un nome che non mancherà d’attrarre quegli elettori moderati nei quali Veltroni spera, senza fargli perdere quelli progressisti che, notoriamente, pur di evitare Berlusconi sono disposti a votare chiunque. Anche Berlusconi.
Buon Giorno della Marmotta a tutti.