di Fabrizio Lorusso
Guerra Santa. O forse sarebbe più corretto parlare di guerra tra sante. Messicane e non solo. Vediamo nella foto una strana coppia divina.
Due splendide signore rispettate e amate anche se in modo diverso. C’è chi parteggia per l’una e chi per l’altra ma spesso entrambe sono venerate come parte di un’unica fede. Quando la crisi è nera e martellante, più santi ci sono e meglio è. Si sa.
L’originale Santissima Muerte e la classica Vergine Maria convivono ormai in molti spazi del globo e dell’anima umana.
Per le strade di Città del Messico, insieme all’ex apostolo San Giuda Taddeo, sono le più quotate.
Sono le protagoniste involontarie di una guerra di religione che vede da una parte la spontaneità popolare che crea e ricrea i propri culti a suo piacimento, anche fuori dalle istituzioni, e, dall’altra, l’imposizione gerarchica di chiesa (e stato) su anime e corpi, su liturgie e rituali.
La Madonnina azzurra ritratta nella chiesa di Santo Stefano a Milano è virginale, miracolosa ed è già ascesa al cielo in carne ed ossa insieme a suo figlio Gesù. Non ha dovuto, quindi, attendere la tanto agognata apocalisse e il famoso giudizio universale. Così narra la leggenda. La sua aureola ampia e stellata è un marchio di garanzia. I suoi fedeli nel mondo sono miliardi.
In Messico è nota come la Virgen de Guadalupe, la Madonna nazionale. Il colore della sua pelle è più scuro e tropicale. Ne esistono varianti praticamente in ogni paese del nostro pianeta ma sempre di lei si tratta. Proprio affianco al tempio di Santo Stefano c’è la Chiesetta di San Bernardino alle Ossa che è decorata da scheletri e ossa d’ogni tipo per ricordare all’uomo la sua fragilità. Memento mori, ricordati e segnatelo… Dicono che Maria sia più buona e misericordiosa mentre la Santa Muerte è in effetti più cabrona, cioè dura, testarda, un po’ stronza, diremmo noi ma sempre legata alla sua gente. Questa figura azzurra fa miracoli e redime.
La Madonnina rossa è invece scarnificata, per questo viene detta anche La Flaquita (la magrolina o la secca). E’ leggermente più arrabbiata ma altrettanto portentosa e protettrice secondo quanto riportano i suoi cultori. La sua immagine è stata gentilmente prestata da un altare privato in quel di Bollate (Milano) ed è completa, cioè dotata di falce e tunica, mondo e bilancia. Non fa paura ma esige un certo rispetto. I suoi devoti nel mondo sono alcuni milioni.
E’ una santa popolare non approvata dalla Chiesa in quanto non è mai vissuta e certo sarebbe una grossa contraddizione se la morte fosse effettivamente vissuta. Se però reinterpretiamo a modo nostro parole e significati possiamo pensare alla presenza della morte, l’esperienza e l’idea della fine, nella nostra vita di tutti i giorni ed ecco fatto, quella c’è e basta. In Messico diventa santa e protegge l’umana specie quando gli altri santi non lo fanno più, quando non hanno tempo perché pensano alle alte sfere della società trascurando il popolo. Allora il popolo cerca i santi suoi, la Muerte Santa è una di loro e non fa male a nessuno…o quasi, ecco. La santa, rossa nella foto, fa favori e ti copre per un po’ se fai troppi casini. Alcune Info Qui.