di Alessandra Daniele
La conduttrice s’aggiusta il microfono. Poi si rivolge al suo ospite.
– La vostra maggioranza sta fronteggiando attacchi interni ed esterni. Siete stati accusati di lavorare solo per banchieri, petrolieri e faccendieri.
– Questa è una calunnia che respingo nettamente. Io non ho lavorato un giorno in tutta la mia vita.
– L’attuale governo ha ricevuto anche accuse di scarsa competenza. La ministra dell’Istruzione non è laureata, il ministro degli Esteri non sa le lingue… nel suo caso come smentire questi addebiti, in particolare riguardo al controverso caso dei voucher?
L’ospite risponde deciso.
– Siamo molto fieri d’aver finalmente riconosciuto i diritti delle coppie voucher.
La conduttrice fa segno alla regia d’interrompere la registrazione.
– Scusi, ma lei sa cosa sono i voucher?
L’ospite annuisce.
– Certo. Io ho molti amici voucher.
– Guardi che i voucher sono coupon.
– No, questo è un termine offensivo…
– Cedole. Buoni-lavoro – scandisce la conduttrice. Poi fa segno alla regia di riprendere a registrare.
– Come pensate di contenere l’eccessiva proliferazione dei voucher?
L’ospite assume un’espressione accigliata.
– È stato un evento imprevedibile. Il DNA dei voucher ha subito una mutazione a livello cedulare che ne ha provocato la riproduzione incontrollata, rendendoli trasmissibili per via aerea. Ma il vaccino sarà presto disponibile…
La conduttrice gesticola in direzione della regia. Poi fissa il suo ospite.
– Nella mia carriera ho intervistato molti cazzari. Ma voi siete davvero unici.
– Grazie!
– Come farete a governare per un altro anno?
– Ma noi non dobbiamo governare l’Italia, dobbiamo gestirla. Non siamo mica un governo.
– E cosa siete allora?
– Un monoscopio. In bianco e nero. Con la nota fissa. Siamo qui a tenere il posto finché non riprendono le trasmissioni.
– Quali trasmissioni?
L’ospite esita. Lo sguardo vacuo perso nel vuoto.
– Non lo so. Abbiamo perso il segnale. Ma prima o poi qualcosa arriverà.