di Alessandra Daniele
Dopo la sua morte, quattro lettere postume di Cossiga sono state recapitate alle principali cariche dello Stato. Carmilla ha ricevuto la quinta. Eccola:
Care Zecche,
se state leggendo queste righe, significa che siete morti. So che finora vi siete illusi del contrario, ma questo è soltanto un altro degli innumerevoli errori di valutazione della vostra patetica esistenza. Vi siete illusi d’essere sopravvissuti agli anni settanta, rifugiandovi in un vostro limbo immaginario, ma in realtà siete tutti morti durante le cariche dei blindati che hanno macellato il vostro cosiddetto Movimento, o in carcere subito dopo.
E’ un risultato di cui sono molto fiero, e che a tutti i miei colleghi consiglio sempre di perseguire, come ribadivo anche l’anno scorso: “il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale.”
Come aggiungo sempre, a questo proposito ho un solo rammarico: che qualcuno sia scampato, e diventato terrorista. Anche da quella vicenda però io e i miei colleghi siamo riusciti a trarre il meglio.
Suppongo che siate delusi da questa rivelazione, che vi aspettaste invece la soluzione a qualcuno dei tanti misteri d’Italia: chi ha abbattuto l’aereo di Ustica; perché la P2 è ancora in piena attività trent’anni dopo il suo presunto smantellamento; come funzionava la Gladio; cosa tiene in vita da secoli Andreotti; dove ha originariamente preso Berlusconi i miliardi per pagare tanti mercenari e mercenarie; qual’è l’origine del micidiale potere menagramo di Walt Veltroni; cos’è davvero l’oscura cortina fumogena che da sempre occulta la verità sulle stragi di Stato; perché l’Italia continua a scivolare indietro nel tempo verso il ventennio fascista.
Care Zecche, ancora una volta non avete capito nulla. La soluzione dei misteri non ha nessuna importanza. Ciò che conta sono le relazioni, restare tutti insieme. Le relazioni che consentono ai miei colleghi di restare tutti insieme al potere, come sempre. Magari dandosi ogni tanto il cambio alla guida, ma sempre tra loro, proprio come si fa durante una gita in macchina fra amici.
Non vi resta che prendere finalmente coscienza d’essere morti, e noi vi aiuteremo a farlo, anche a costo di usare le maniere forti.
Accettate il trapasso, e andate verso la Luce.
Tranquilli, è solo un altoforno.