Comunicato della REDAZIONE DI CARMILLA
Questa è la prima pagina del primo numero de l’Unità, uscito il 12 febbraio 1924. Era diretto da Antonio Gramsci. Il 1 novembre 1926 il giornale venne chiuso dal Regime e si trasformò in giornale clandestino.
È quello che potrebbe succedere ancora.
L’attacco a l’Unità è un fatto gravissimo, ancor più della querela a Repubblica, perché le dimensioni e le forze del giornale, e l’entità del risarcimento richiesto, costringerebbero il giornale a chiudere.
Il capo del governo chiede infatti un risarcimento di 200.000 euro a testa al direttore responsabile Concita De Gregorio, alle giornalista Natalia Lombardo e Federica Fantozzi, all’opinionista Maria Novella Oppo e alla scrittrice Silvia Ballestra. Oggetto della richiesta di risarcimento danni in sede civile sono i servizi dedicati alle “frequentazioni” del premier, in particolare quella con la escort patrizia D’Addario in concomitanza con la mancata partecipazione a un importante appuntamento internazionale, la ricostruzione dei rapprti tra il capo del governo e il vaticano, la ricostruzione dei rapporti tra Rai e Mediaset contro le televisioni di Murdoch, pubblicati sui numeri del 13 luglio e del 6 agosto del quotidiano: editoriali del direttore, servizi di cronaca e commenti. In pratica, l’intero giornale. Nella citazione vengono contestate persino le battute di Luciana Litizzetto che, scrive il legale di Berlusconi, «hanno leso anche la identità personale presentando l’on. Berlusconi come soggetto che di certo non è, ossia come una persona con problemi di erezione».
Si tratta, in tutta evidenza, di un attacco senza precedenti – nella storia dell’Italia repubblicana – alla libertà di stampa e di espressione, che non può lasciarci indifferenti.
La Redazione di Carmilla solidarizza con le lavoratrici e i lavoratori de l’Unità e di tutti gli organi d’informazione che, oggi e nel prossimo futuro, sono o saranno oggetto di qualsivoglia forma di censura, comunque mascherata, e invita a partecipare alle mobilitazioni che sono o saranno messe in atto.
qui il Comunicato della Direzione de l’Unità
qui il testo dei due atti di citazione contro l’Unità