di Nicola Gobbi e Simone Scaffidi
A un anno dalla scomparsa di Luca Rastello, ribadiamo l’importanza di leggere le sue opere, tutte, con una segnalazione a fumetti del suo libro più discusso, I buoni (Chiarelettere, 2014). Un libro scandaloso (per benpensanti e giudici reazionari), un libro fondamentale (per chi guarda al mondo della cooperazione e del volontariato con occhi critici, dall’interno e dall’esterno).
Se invece volete saperne di più sulle contraddizioni degli anni Settanta correte in libreria e procuratevi il bellissimo romanzo Piove all’insù (Bollati Boringhieri, 2006). Su narcotraffico, migrazioni e Tav leggete nell’ordine Io sono il mercato (Chiarelettere, 2009), La frontiera addosso. Così si deportano i diritti umani (Laterza, 2010) e Binario morto (Chiarelettere, 2012).
Le parole di Luca, sempre usate con cura e responsabilità, ricordano il sapore del miele di castagno: leggere, dolci, ma senza mai nascondere l’amaro, il gusto per i contrasti e le discordanze che caratterizzano ogni esperienza umana.