del Comitato di Lotta per la Casa di Padova

Padova27febbraio

Riceviamo dai nostri vecchi amici del Chinatown di Padova, e pubblichiamo molto volentieri:

La mattina del 18 febbraio dalle 6 e 30 sono state eseguite dalla questura di Padova perquisizioni abitative e corporali tra Padova, Schio (VI) e Cagliari nei confronti di 11 compagni del Comitato di Lotta per la Casa, attivi anche nella radio web Radiazione e all’interno dell’associazione culturale N. Pasian. Queste si sono tramutate in 11 misure cautelari tra cui: 4 arresti domiciliari, 2 divieti di dimora e 5 obblighi di firma. Inoltre senza alcun avviso è stata sigillato con un portone di metallo l’infospazio Chinatown di Piazza Toselli, punto di riferimento storico in cui si sono sempre svolte le attività del Comitato di Lotta per la Casa, dell’asd Quadrato Meticcio, dell’associazione N. Pasian, della Boxe Popolare Chinatown, del Centro di Documentazione Com. Giacca e della web radio RadiAzione (a cui è stata requisita tutta la strumentazione). Attualmente la stessa sede è stata posta sotto sequestro.

L’accusa è quella di associazione per delinquere. I fatti specifici constano di numerosi picchetti antisfratto ed alcune occupazioni abitative. La costruzione accusatoria però parla di un’organizzazione criminale, capace di circuire persone straniere e fingendo di erogare loro un servizio inerente alla loro problematica abitativa, prima fidelizzarle e in seguito spingerle a occupare inconsapevolmente un alloggio in cui vivere. Il Comitato, sempre secondo l’accusa, si serviva di RadiAzione come strumento per “promuovere le proprie attività criminali”. Questa è la costruzione messa in piedi dalla DIGOS e commissionata da coloro che nell’edilizia residenziale pubblica vedono l’ennessimo bacino di speculazione da dove poter succhiare quei sempre più risicati margini di guadagno che la crisi del sistema produttivo ed economico ancora concede.

Dal momento che le istituzioni di risposte serie alle problematiche sociali tipiche dei quartieri popolari non ne vogliono dare (e chiunque conosca le condizioni in cui versano le case Ater non farà fatica a credere a queste parole), si cerca di risolverle estraendo dalla comunità quei personaggi identificati come capaci di focalizzare la rabbia diffusa che in tali quartieri si respira. Ed ecco che chi lotta per evitare che persone in diffocoltà vengano buttate fuori di casa perchè ree di morosità incolpevole diventa un criminale, chi aiuta famiglie costrette a vivere in una macchina ad occupare alloggi lasciati colpevolmente vuoti dall’Ater, in attesa di poterli svendere all’asta al palazzinaro di turno, viene arrestato e una radio che denuncia la situazione di miseria a cui sempre più persone sono costrette pur di garantire la ricchezza dei soliti pochi viene fatta tacere.

Queste menzogne però si scontrano ogni giorno di più con le contraddizioni palesi della società in cui viviamo, come testimonia la grande solidarietà espressa fin da subito da molti abitanti del quartiere. Perchè questo è un attacco rivolto a tutta una classe sociale e non solo agli 11 indagati. Perchè quella che loro identificano come “un vero e proprio sodalizio criminale, strutturato e organizzato in maniera stabile”, era e continua ad essere una realtà impegnata nella costruzione di un tessuto sociale capace di rispondere da solo in maniera autorganizzata alle proprie esigenze senza bisogno di andare ad elemosinare le briciole dalla giunta di turno, magari in cambio di qualche voto in più.

Questo tessuto ci conosce e sa bene che i veri criminali sono quelli che prima in nome della ripresa, propongono ricette fatte di supersfruttamento, stipendi da fame e licenziamenti indiscriminati e poi quando non hai abbastanza soldi per pagare loro un affitto mandano la polizia a buttarti fuori di casa. Le accuse che ci muovono le rimandiamo al mittente, consci che se è successo tutto questo è perchè hanno paura e noi dal canto nostro non abbiamo intenzione di smettere di fargliene. Giovedì abbiamo salutato compagni determinati e con la rabbia negli occhi e siamo e saremo sempre pronti a raccoglierne il testimone.
SOLIDARIETÀ A TUTTI I COMPAGNI DEL COMITATO DI LOTTA PER LA CASA

 

Oggi, 27 febbraio, è prevista a Padova una manifestazione a sostegno dei militanti colpiti da atti repressivi