di Alessandra Daniele
Approvata alla Camera a larga maggioranza la berlusconiana riforma della Giustizia che porta la firma del ministro Angelino Alfano.Gli italiani indiziati di reato saranno divisi in quattro fasce:
Fascia D — Reddito inferiore a 20.000 euro annui.
Nessuna immunità. Presunzione di colpevolezza con conseguente inversione dell’onere della prova.
Abolizione della condizionale, di qualsiasi attenuante, e di ogni sconto di pena
Ripristino della tortura, dei lavori forzati, e della pena di morte.
Applicazione dell’aggravante razziale per tutti i non padani.
Fascia C — Reddito inferiore a 50.000 euro annui.
Immunità minima, limitata ai reati minori come bestemmia in tv, e tentata corruzione di pubblico ufficiale con somma indegna del suo rango.
Consentite solo attenuanti per infermità mentale.
Tortura solo in fase istruttoria, sostituzione della pena di morte coi lavori forzati a vita.
Applicazione dell’aggravante razziale solo per i non ariani.
Fascia B — Reddito inferiore a 200.000 euro annui.
Immunità media, estesa a tutti i reati finanziari e contro la pubblica amministrazione non ancora depenalizzati, agli abusi di potere e d’ufficio, e all’associazione mafiosa.
Possibilità di patteggiamento con denaro, beni mobili e immobili, e favori sessuali.
Per i padani possibilità di sostituzione del carcere con la ferma obbligatoria nelle Camicie Verdi.
Applicazione dell’aggravante razziale per i non ariani.
Fascia A — Reddito superiore a 200.000 euro annui.
Immunità totale, passata, presente e futura, per qualsiasi tipo di reato, compresi cannibalismo e genocidio. Cancellazione di tutti gli eventuali precedenti penali, con risarcimento dei danni da parte dello Stato. Distruzione obbligatoria di tutte le tracce giornalistiche dei suddetti precedenti.
Possibilità di eliminare fisicamente chiunque metta in discussione questa immunità.
Benché il ministro Alfano si fosse dichiarato sicuro che questa riforma avrebbe riportato serenità nel dibattito sulla Giustizia, è stato parzialmente smentito dal leader del PD Walter Veltroni, il quale l’ha criticata perché mancherebbe di assicurare esplicitamente l’immunità totale anche alle forze dell’ordine e al clero cattolico. Berlusconi è quindi intervenuto personalmente annunciando un apposito emendamento da presentare al Senato, sul quale il presidente Napolitano si è augurato un consenso bipartisan.