di Alessandra Daniele
Il finale alternativo — o meglio, il vero finale — da poco approdato su YouTube del film Io sono leggenda non lo avrebbe redento da tutte le incongruenze e le forzature di cui è costellato, ma almeno gli avrebbe evitato la vergogna del finale teo-coglion a cui ci è toccato assistere attoniti mesi fa. Avrebbe inoltre almeno in parte giustificato la fiacchezza degli zombie, spiegando che dopotutto, poveracci, non sono zombie, ma semplici mutanti, e perdipiù capaci di romanticherie degne di Moccia e Muccino. Soprattutto, il vero finale del film l’avrebbe riavvicinato almeno un poco all’autentico significato del libro, il capolavoro di Richard Matheson I Am Legend.
La cosa più interessante però è la metafora politica che questo finale avrebbe voluto trasmettere al pubblico, e in particolare all’americano medio: Neville — un militare USA — scorrazza sterminando i contagiati credendoli zombie, li rapisce e compie esperimenti mortali su di loro con la pretesa di “guarirli”, di “salvare l’umanità”. In realtà tortura e uccide esseri pensanti.
È per loro quindi una leggenda del terrore. Un mostro, come nell’originale di Matheson.
Resosi conto del suo terribile errore, finalmente lascia la città.
In un improbabile slancio cavalleresco i mutanti lo perdonano, e lo lasciano andare sano e salvo, e qui il film sarebbe tornato a divergere gravemente dal libro, ma l’allegoria sarebbe rimasta comprensibile. La Warner Bros invece ha preferito un finale da Ultima Crociata.
Cristianoide.
Intanto in Italia, fra atei devoti, puttanieri familisti, liberisti bigotti, e criminali baciapile, è così grottesco vedere travestiti da templari i tri-riciclati democraxiani. Sentirsi fare la Morale da Jabba The Hutt.
La classe digerente più corrotta d’Europa, che beccata con le mani nel sacco grida alla “persecuzione inquisitoria”, un attimo dopo si camuffa da Sant’Uffizio, e tuona contro il relativismo morale, correndo a reggere lo strascico di un papa che condanna la “cultura dell’immagine” vestito da Barbie Principessa degli Asburgo.
Sepolcri imbiancati, e pure imbiancati male, pieni di crepe e macchie d’umido, gonfi di bolle, neri di muffe, striati di fumo e zanzare spiaccicate.
Cristianoidi.
I mercanti nel tempio hanno cacciato Gesù. Dev’essere in un CPT, in attesa dell’espulsione.