di Alessandra Daniele
– Talk Shock è in crisi.
Il dott. Frombola, dirigente Raiset puntò sulla donna uno sguardo severo. Sharona Van Sant, bionda conduttrice globale, trasecolò.
– Ma non è possibile, è lo show dell’anno! C’è un argomento di scottante attualità, come il crocifisso con telecamera nelle cabine elettorali, e due contendenti legati in un gabbiotto su un’isola deserta che ne discutono, ricorrendo a tutto il loro miglior repertorio di insulti e minacce, ma senza mai contraddire le direttive fondamentali…
– Sì, lo so, uno favorevole e l’altro contrario al crocifisso, ma entrambi a favore della telecamera per motivi di sicurezza – annuì Frombola con aria di sufficienza.
– Certo — disse Sharona — Non vogliamo mica che un terrorista faccia saltare il seggio, con la stupida scusa della segretezza del voto — poi riprese – Due discutono, uno solo sopravvive. E sono i telespettatori a decidere il vincitore, friggendo il perdente con la scarica elettrica che possono attivare attraverso il tasto rosso del loro telecomando.
– Il tasto col teschietto – concluse Frombola.
– Il trionfo della tv interattiva, dell’infoteinement, un format della madonna! — Sharona si sbracciava per la stanza, sbatacchiando pericolosamente la sua MediPrada. Come la maggior parte delle dive, s’era sottoposta all’espianto plastico degli intestini per entrare in una taglia 32, e ora se li portava dietro in una borsa Prada attrezzata per l’extracorporea.
– Shary, Talk Shock ha perso ben tre punti di share — tagliò corto Frombola.
– Ma giovedì scorso avevamo contro Rosso Sangue, la diretta dalla scena del massacro in villa — piagnucolò la conduttrice — L’elicottero della scorta del ministro è precipitato capovolto nella sua piscina e lo ha frullato a morte…
– So io di cosa c’è bisogno — intervenne uno degli autori — Bisogna coinvolgere di più l’audience.
– Ancora di più? – chiese Frombola.
– Sì. Dobbiamo dargli la gratificante sensazione di poter influire concretamente anche sul problema in discussione. Qual è quello della prossima settimana?
– I campi nomadi. Se evacuarli prima di bruciarli.
– Bene — il giovane autore s’illuminò — L’innesco degli incendi controllati previsti è elettronico, vero? Potremmo collegare quello all’impulso del tasto rosso. I nostri tecnici sapranno come fare.
Frombola assunse un’aria pensierosa. Poi annuì.
– Potrebbe funzionare, se vincesse il no.
– Secondo i sondaggi vincerà di sicuro.
– E nel caso non dovesse bastare – Frombola indicò la MediPrada di Sharona – possiamo mettere un innesco anche lì.
Taglio diamante
– Bizzarra conformazione — Il primo Zeliano manifestò il suo stupore assumendo una colorazione bluastra — Guarda questa struttura semi-conica: non è un semplice sostegno, ci passano tutti i principali condotti di alimentazione.
– La tua lucidità analitica è encomiabile, vista la terribile situazione in cui ci troviamo – commentò il secondo Zeliano, del colore giallo pallido della sofferenza.
– Non è curiosità scientifica fine a se stessa — rispose il primo virando sul violetto — Benché prigionieri e gravemente feriti, abbiamo ancora abbastanza energia per attivare il Legame.
– Stupende! Sono pietre cangianti di Zelas? — chiese Lucille.
Claire sorrise civettuola — Sì, ed è proprio vero che emettono un leggerissimo ronzio quando cambiano colore.
– Gli eso-ecologisti sostengono che lo fanno per comunicare perché in realtà sono forme di vita intelligente.
– Ma figurati! — Sbottò Claire — Sono solo pietruzze, che tagliate e incastonate così sono perfette come orecchini – Scosse la testa facendo dondolare i due Zeliani. Un attimo dopo un lampo multicolore balenò da una pietra all’altra, unendole.
La testa di Claire rotolò via tranciata di netto.
Lucille cominciò a urlare.