di Riccardo Valla
[Qui tutte le puntate de IL COCCIGE DA VINCI]
Riassunto. Parigi, estate 2005. Il Conservatore del Louvre, Sommelier, è stato ucciso. Al museo, Madame Madeleine Pâtissière rivela di essere la madre di Valjean; il padre era l’ucciso. Si procede alla lettura di un antico documento, il “Coccige Da Vinci”.
Fouché diede un’occhiata alla pergamena. — È scritta in codice — disse, mostrandola.
Solo Madame Maledeine lanciò un’occhiata al foglio, mentre gli altri dicevano in coro: — È scritta al contrario, lo sanno tutti.
— Me n’ero scordato… — si scusò il poliziotto. — Qualcuno sa leggerla senza uno specchio?
— Io — intervenne Teadrinker. — E poi conosco di fama il documento, anche se non l’ho mai letto: è sempre stato in mano ai nocchieri del Priorato.
Girò il foglio al contrario e lo accostò alla lampada; poi cominciò a leggere, mentre Fouché mormorava. — Così ero capace anch’io…
— “Lussuria è generazione” — lesse l’inglese. — “Muovesi l’amante per la cos’amata come il senso alla sensibile, e con seco s’unisce e fassi una cosa medesima.
“Molti mi crederanno ragionevolmente poter riprendere allegando le mie prove per essere contro all’alturità d’alquanti omini di gran riverenza apresso de’ loro inesperti iudizi, non considerando le mie cose essere nate sotto la semplice e mera sperienza, la quale è maestra vera.
“A ciascuno strumento si richiede esser fatto colla esperienza.”
— Ma che idiozie sono? — chiese Tonnorosa.
— Scusi — intervenne Londong, rivolto a Fouché — lei che ha fatto la perquisizione, nella libreria ci sono ancora i libri di Saunière?
— Certo — rispose il poliziotto. — Sommelier ha portato solo la sua copia del “Dizionario di enigmistica”…
— Bene — rispose l’americano, e cominciò a guardare i titoli, mentre Teadrinker proseguiva.
— “La sperienzia, interprete in fra l’artifiziosa natura e la umana spezie, ne ‘nsegna ciò che essa natura in fra’ mortali adopra da necessità constretta.
“So che molti diranno questa essere opra inutile, ma questi fieno quelli de’ quali Demetrio disse non faceva conto più del vento, il quale nella lor bocca causava le parole, che del vento ch’usciva dalle parte di sotto.
“L’omo ha desiderio d’intendere se la femmina è cedibile alla dimandata lussuria, e intendendo di sì e come ell’ha desiderio dell’omo, elli la richiede e mette in opera il suo desiderio, e intender nol pò se non confessa, e confessando fotte.
“Ma chi piglia la biscia per la coda, quella poi la morde.”
— Fin qui, niente di importante — commentò il vescovo.
— Forse ci siamo — rispose Teadrinker. — Vedo un accenno alla Monna Lisa: “Mentre io mi giaceva nello mio male” il coccige lussato, chiaramente… “e poco mi era di conforto quanto io portava alle terga” il cuscino… “Madonna Lisa ch’io stava allora ritraendo si accostò a me e mise mano a quello mio membro, che il prete fa essere più prete che monaca, e, a quello accostato lo viso, con sommessiva voce pregò che ‘n cortesia le facessi un poco accendere quella candela.
“La idea, ovèr imaginativa, è e timone e briglia de’ sensi, in però che la cosa immaginata move il senso et io mi prestai.
“Sì come ogni regno in sé diviso è disfatto, così ogni ingegno diviso in diversi studi si confonde e indebolisce.”
(18-CONTINUA)
Madame si rivolse a Fouchè: — Be’, prima di portare via la busta,
un documento in
stile leonardesco con la confessione che la Gioconda rideva perché gli
aveva fatto un pompino. facendolo così mancare al giuramento anti Pus
Dei, per il resto Longdon tira fuori una spiegazione edipica col
monaco che ha ucciso il padre per possedere la madre, ma lei dice:
Fouché diventa capo del priorato per cooptazione della prioressa, la
ragazza prende in assegnamento il monaco che promette di avere
ereditato dal padre la dimensione dell’attrezzo, il vescovo e
Teadrinker si spartiscono Londong e danno inizio a un tavolo di
trattative per riunire Pus Dei, Pus Gay e Priorato. Londong dice: “Ma
quel documento di Leonardo è un falso, usa la parola fellatio che è
molto posteriore!” ma Teadrinker gli tappa la bocca mormorando a
Fouché: “Davvero rompicoglioni, questi professori! Sa, se non fosse
per il Long Dong…” E il vescovo. “Lo dice a me? E guardi come mi ha
lasciato dopo tanti anni… e per una donna!”