di Nico Maccentelli

Un anno fa a Bologna, era il 15 luglio di una giornata torrida, ha lasciato questa vita Roberto Sassi, comunista da sempre, tra i fondatori delle Rappresentanze Sindacali di Base e poi sindacalista di punta nell’Unione Sindacale di Base, nonché dirigente di primo piano della Rete dei Comunisti.
La sua partenza da questo mondo, improvvisa come un fulmine a ciel sereno, è stata devastante per i sentimenti fraterni e per le aspettative che tante compagne e compagni riponevano in lui, tanti i giovani.

Indubbiamente se volessimo indicare i compagni tra i più significativi per la storia della sinistra di classe e rivoluzionaria a Bologna e non solo, Robby sarebbe insieme a Sante Notarnicola e al nostro Valerio Evangelisti. La lucidità d’analisi, il contributo alle lotte sociali di Roberto e Valerio si accompagnano a alla poetica della liberazione proletaria e della sovversione dello stato di cose presente di Sante.

Non voglio dire oltre. Ho scelto però di Robby un suo scritto che è come un lascito fatto un anno prima della sua partenza, dove c’è tanto anche di Valerio. Tra i due vi era un’amicizia profonda e uno scambio continuo, soprattutto gli ultimi mesi, quelli del coprifuoco pandemico.

In queste brevi considerazioni di Robby c’è tutto ciò che stiamo affrontando oggi: la guerra imperialista, l’opera di controllo sociale e di sorveglianza biopolitica inaugurata con la pandemia da COVID, la presa di posizione contro la NATO, l’analisi puntuale della cause del conflitto tra Occidente collettivo e Federazione Russa. E, non ultima, la critica ai falsi antimperialisti che blaterano di “resistenza” ucraina appoggiando il nazismo eurogolpista di Kiev.

Oggi più che mai, in quel paese devastato dalla guerra, ma ancor più martoriato da un regime sanguinario che ha chiuso giornali e partiti, che arresta ogni forma di dissenso, che continua a bombardare il Donbass, l’analisi di Roberto e il video di Valerio sul canale youtube di Noi Saremo Tutto (da cui il link postato da Robby) è oggi ancora più attuale di ieri. Oggi, che assistiamo a una fuga in massa di fronte alle violenze degli arruolamenti coatti, oggi che la diserzione e il boicottaggio di questa guerra assumono proporzioni di massa e una prima generazione di banderisti obnubilati e illusi, di migliaia di uomini ucraini è sparita nel tritacarne del fronte, oggi che l’intero paese è un protettorato di USA e UE e il suo territorio è opzionato dalle multinzionali, svenduto ai più grandi fondi di investimento occidentali, le parole di Robby suonano come un atto di accusa contro un imperialismo che dal Donbass alla Palestina passa come un cinico rullo compressore sopra l’esistenza dei popoli.

Di questa riflessione di Roberto occorre saperne fare tesoro, ricostruendo un punto di vista che riparta proprio dai popoli e dalla necessità di lottare per la loro (che è poi la nostra) liberazione dall’oppressione, dalla guerra e dallo sfruttamento imperialisti. Comprendere le sue prese di posizione, così come quelle di Valerio, significa andare oltre le narrazioni parziali, che tendono a prendere solo quello che interessa dei due intellettuali organici alla Rivoluzione, evitando di fare i conti con passaggi politici scomodi o rimossi. Solo così è possibile ricostruire un percorso politico comune dentro la sinistra di classe e un’unità d’azione nella lotta antimperialista dei comunisti.

Buona lettura.

DUE INTERVENTI DI VALERIO EVANGELISTI (1)
di Roberto Sassi, dal suo facebook, 15 giugno 2022

“Antifascist@ contro la NATO e le guerre
Disertiamo la loro guerra
In queste ultime settimane abbiamo assistito alla pubblicazione di vere e proprie liste di proscrizione nei confronti di chi sulla guerra in Ucraina ha un approccio diverso da quello del mainstream di regime. Sul Corriere della Sera sono apparsi nomi provenienti da una non meglio definita indagine del Copasir.

Non v’è dubbio che è in atto una campagna di criminalizzazione verso chiunque prenda posizione contro questa guerra e non sostenga l’invio di armi e mezzi militari a quello che di fatto è un regime paranazista finanziato ed eterodiretto dagli USA-NATO.

In questo scenario, che ci pare preliminare e preparatorio a una repressione ben più potente in caso di allargamento del conflitto, la medesima dinamica accusatoria ossia lo strale di “filo-putinismo” viene rivolto da alcuni ambienti del cosiddetto antagonismo a quelle compagne e compagni che si stanno mobilitando contro la guerra imperialista e la NATO.

La presenza di elementi e gruppi del nazismo ucraino nella nostra città, l’attacco a una festa partigiana e al 1° maggio, il tentativo di stupro di una compagna sono completamente glissati da questi ambienti, che preferiscono attaccare le compagne e i compagni antifasciste e antimperialiste bollandole come “rossobruni”.

Mentre non possiamo non notare la curiosa convergenza di queste accuse di costoro con quelle della macchina propagandistica del PD, del governo e di USA-UE-NATO, e non notare come questi ambienti massimalisti a chiacchiere siano in parte gli stessi che hanno attaccato quelle compagne e compagni che si sono battute contro le restrizioni pandemiche di regime come il green pass e per la libertà di scelta terapeutica, come Assemblea Antifascista contro il green pass, riproponiamo un video di Valerio Evangelisti del marzo scorso, evidentemente un “rossobruno” anche lui.

Valerio, che lo ricordiamo si è anche lui schierato contro il green pass e l’obbligo vaccinale (2), spiega molto bene la questione Ucraina. Una spiegazione che fa piazza pulita di tutte le sciocchezze che hanno spaccato l’antagonismo di classe creando confusione e che traccia una bella linea di demarcazione tra chi si spaccia per “antifascista” ma segue di fatto la politica di guerra dell’imperialismo occidentale e invece chi lotta contro la guerra imperialista. In particolare chi ha compreso che l’autoritarismo si va affermando proprio attraverso questi due anni e passa di attacco ai diritti più elementari con la scusa del covid-19 e con la guerra in un’unica strategia capitalista di dominio di classe e sui popoli, usati come carne da macello come in Ucraina e ridotti in una sorta di servitù della gleba biopolitica e iperteconologica come nei paesi a capitalismo avanzato e ovunque l’imperialismo eserciti il suo comando oppressivo.”

http://tecontroilpass.noblogs.org/antifascist-contro…/…
Qui un altro intervento di Valerio sul Donbass:
https://youtu.be/Kf86Xqn_mJE

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NOTE:

1. Qui il link (   https://www.facebook.com/share/p/BkyQPiqLtniHTzLG/ ) al post di Roberto sul suo fb.Un link purtroppo non è più raggiungibile, mentre nel secondo c’è ancora un video significativo delle posizioni di Valerio sull’aggressione nazi-NATO in Donbass.

2. Il link alla lettera che Robby, Valerio ed io scrivemmo sull’argomento e che fu pubblicata su Contropiano e successivamente su Sinistra in Rete

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