Tre apocrifi biblici
di Alessandra Daniele

Plebiscito

E Ponzio Pilato chiese alla folla
– Volete Matteo, o Matteo?
E la folla rispose
– Eh?
Ponzio Pilato inclinò la testa a sinistra  – Volete Matteo… – inclinò la testa a destra – …o Matteo?
E la folla rispose
– Ah…
Poi in coro aggiunse
– Matteo!
Ponzio Pilato sospirò.
Quale Matteo?
– Il cazzaro!
Quale cazzaro?
La folla si divise, e cominciò a rumoreggiare.
Ponzio Pilato fece cenno al comandante della guarnigione d’avvicinarsi, e gli parlò brevemente. Poi poi si rivolse alla piazza.
– Ho trovato la soluzione ideale – annunciò – Invece di farvi scegliere, farò crocifiggere voi.
La guarnigione circondò la piazza, bloccandone tutte le uscite.

Cena di lavoro

E Gesù disse agli apostoli
– In verità, in verità vi dico, uno di voi mi tradirà.
E Giuda rispose
– In verità, sei tu che ci hai tradito. Perché hai moltiplicato pani e pesci gratis per tutta quella gentaglia, e a noi invece fai pagare il conto della cena?
– Prima gli apostoli! – Disse Matteo. E aggiunse – E perché ti sei messo a camminare sulle acque? Per ripescare qualche naufrago straniero?
– Basta invasione! – Gli fece eco Giuda.
– Ma vi siete messi d’accordo? – Chiese il secondo dei due Mattei.
Giuda scosse la testa con aria indignata.
– Ma no, esponiamo le nostre idee, e chi ci sta, ci sta.
– Io ci sto! – Disse il secondo Matteo.
– Non è così facile. Noi siamo per il taglio degli apostoli – rispose l’altro, ed estrasse un coltello.
Il secondo fece lo stesso.
– Ne resterà solo uno!
Giuda si strinse nelle spalle.
– Uno qualsiasi.
Gesù scolò il suo calice d’amaro. Si alzò, e chiese il conto
– Pago io per tutti.

Climate change

E Dio disse a Noè
– L’umanità funziona male, ho deciso di riavviarla.
E Noè rispose
– Eh?
– La spengo, e la riaccendo. Manderò un diluvio dal quale potrete salvarvi solo tu e la tua famiglia. Avete il compito di costruire un’arca, sulla quale imbarcare una coppia di ciascuna specie animale.
– Anche gli insetti? – Chiese Noè.
Soprattutto gli insetti – rispose Dio – sono il mio capolavoro.
– Sarà un viaggio molto lungo – commentò Noè.
Dopo 40 giorni e 40 notti, la pioggia cessò, le acque cominciarono a ritirarsi, e Noè finalmente avvistò terra. Giunto a poca distanza dalla riva, vide un tizio sul bagnasciuga che gli faceva grandi segni con le braccia.
– Qualcun altro s’è salvato! Chi è quell’uomo? – Sì chiese Noè.
Con delle corde, il tizio issò un enorme cartello su cui era scritto a caratteri cubitali “Non sbarcate – Porti chiusi”.
– Ah – disse Noè – Non è un uomo, è Matteo.