di Alessandro Villari
A cento anni dalla rivoluzione russa, è più vitale che mai la discussione sull’eredità dell’Ottobre, oggi che appare finalmente in via di estinzione la pesante ipoteca dello stalinismo sul movimento operaio in tutto il mondo.
È in questo contesto che un’organizzazione militante ha pubblicato nei mesi scorsi due volumi fondamentali per ripercorrere la storia del movimento comunista nel ventesimo secolo e ripulirne la bandiera dai crimini dello stalinismo: Rivoluzione e controrivoluzione in Spagna è la riedizione dello storico testo con cui Felix Morrow mise in luce il ruolo nefasto dell’Unione Sovietica nella guerra civile spagnola, emendato dagli errori e dalle interpolazioni della precedente traduzione italiana. Comunisti contro Stalin di Pierre Broué, edito per la prima volta in Italia, rappresenta il tentativo di documentare la lotta dell’Opposizione di Sinistra contro il regime di Stalin: una lotta destinata a essere soffocata nel sangue, con il martirio di un’intera generazione di rivoluzionari.
Il compimento di un’ideale “trilogia” che contribuirà a contrastare l’equazione tra comunismo e stalinismo è la prossima pubblicazione dell’ultimo lavoro di Lev Trotskij, la biografia di Stalin lasciata incompiuta quando il 20 agosto 1940 il rivoluzionario fu assassinato da un agente stalinista.
L’opera fu pubblicata per la prima volta in inglese nel 1946 dalla casa editrice Harper Brothers di New York, che l’aveva commissionata nel 1938. Dopo la morte di Trotskij, la curatela del libro fu affidata al suo traduttore Charles Malamuth, che tuttavia inserì corpose modifiche e aggiunte ai manoscritti, tralasciando invece parte del materiale originale, al punto di suscitare le accese proteste di Natalia Sedova, vedova di Trotskij, contro queste interpolazioni che finivano per stravolgere il senso dell’opera.
Nel 2016, dopo un decennale lavoro di ricerca e ricostruzione filologica negli archivi di Trotskij presso l’università di Harvard, una nuova edizione è stata pubblicata in lingua inglese dalla casa editrice Wellred Books. Il curatore Alan Woods ha ripristinato quanto era stato precedentemente espunto (oltre il trenta per cento in più rispetto all’edizione del 1946!) e tradotto ex novo gran parte del materiale dal russo.
Il lavoro di traduzione dall’inglese all’italiano delle oltre ottocento pagine di questa nuova edizione è stato titanico. Altrettanto imponente è l’impegno economico necessario per la pubblicazione dell’edizione italiana di Stalin da parte della piccola casa editrice. Per questa ragione abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma produzionidalbasso. È possibile sostenere economicamente il progetto da questa pagina, dove si può anche leggere una presentazione più ampia del volume e ascoltare l’introduzione di Alan Woods.
Crediamo che la pubblicazione in italiano di Stalin, nel centenario della Rivoluzione d’Ottobre, possa costituire un contributo importante nel dibattito sulla storia e sull’eredità della rivoluzione russa, mettendo a disposizione anche dei lettori italiani questo classico della letteratura politica del ventesimo secolo, finalmente restaurato.