di Nicola Gobbi e Simone Scaffidi
La notte tra il 26 e il 27 settembre 2014, 43 studenti della scuola rurale “Raúl Isidro Burgos” di Ayotzinapa, Messico, venivano sequestrati dalla polizia di Iguala e scomparivano nel nulla. A venti mesi da quella notte, la strage di Stato resta impunita e gli studenti tuttora desaparecidos. Fabrizio Lorusso ha sviscereto il tema sulle pagine di Carmilla e ha scritto un libro fondamentale e documentatissimo per capire il contesto che ha permesso Ayotzinapa. Si intitola NarcoGuerra. Cronache dal Messico dei cartelli della droga (Odoya, 2015) e si tratta di una piccola enciclopedia narrativa sul Messico di oggi: la violenza quotidiana che lo attraversa, le sparizioni forzate, i Narcos e il loro rapporto con lo Stato, con la cultura popolare e il sistema economico.
Con Nicola abbiamo deciso di recensire NarcoGuerra a fumetti. Le tavole che seguono sono state pensate e disegnate pochi giorni prima della spettacolare evasione dal carcere di massima sicurezza de El Altiplano del Chapo Guzman, fra i più leggendari narcotrafficanti della storia del narcotraffico, avvenuta in sella a una moto lanciata a tutta velocità in un tunnel sotterraneo scavato sotto le docce della prigione in cui era recluso. Alla notizia della corsa in moto in una galleria sotterranea abbiamo sorriso, ma non ci siamo sorpresi, la realtà in Messico supera di gran lunga la fantasia, la ribalta e la fa a pezzetti, senza chiedere permesso.
Fabrizio Lorusso, NarcoGuerra. Cronache dal Messico dei cartelli della droga, Odoya 2015, pp. 416, € 20.00