di Alessandra Daniele
La settimana scorsa, alcuni italiani hanno ricevuto una busta arancione con la previsione del loro eventuale futuro reddito pensionistico.
La settimana prossima, tutti gli altri riceveranno una busta nera che conterrà questa comunicazione da parte dell’INPS.
“Abbiamo calcolato l’importo della tua futura pensione, e il risultato è stato un numero negativo. Questo vuol dire che non riceverai un mensile, dovrai versarlo tu allo Stato.
Lo Stato è in realtà molto più anziano di quanto tu potrai mai essere. Ed è anche invalido. Quindi è giusto che sia tu a versargli un assegno di mantenimento.
Comincia a mettere da parte i soldi, perché se non potrai adempiere regolarmente ai pagamenti dovuti, ti saranno pignorati beni mobili e immobili, organi interni ed esterni, e sarai affittato come incubatrice per gravidanze surrogate in serie, anche se sei un uomo.
Questo paese ha bisogno di bambini che comincino presto a lavorare e pagare i contributi per mantenere i vitalizi della nostra preziosa classe dirigente, e i figli degli immigrati non sono affidabili.
Per quanto possano sembrare integrati con la nostra cultura infatti, fin troppi di loro in realtà sono onesti, e perciò non hanno nessuna speranza di riuscire a guadagnare il necessario per pagare tutti i contributi che ci servono.
L’Italia ha bisogno di generazioni di italiani purosangue che lavorino tutta la vita per mantenere le classi dirigenti nel lusso che si sono meritate per diritto di nascita, e facendo del nostro paese il paradiso di sfruttatori, inquinatori, e truffatori di tutto il mondo.
La vita media s’è allungata, e lo sfruttamento deve tenere il passo, altrimenti il nostro paese rischia di venire surclassato dalle economie emergenti che non imbrigliano il loro sviluppo con eccessive tutele dei lavoratori, come stipendi e pensioni.
Rischiamo di non avere più abbastanza liquami petroliferi sversati nei nostri mari, operai bruciati vivi, anziani suicidi truffati dalle banche.
Non possiamo permettercelo.
Dobbiamo restate competitivi, e anche tu devi fare la tua parte.
Buon lavoro, e buona festa ai lavoratori”.