di Maverick
Un fenomeno ormai riconosciuto ma mai ufficializzato. Un enigma mantenuto nella completa segretezza da almeno settanta anni. Perchè? La risposta sta probabilmente nella decodificazione della tecnologia che lo governa, una conoscenza “privatizzata” che significa potere e profitto massimi ma che, se divulgata, potrebbe essere fondamentale per il progresso dell’umanità. Chi la detiene e come? Il punto della situazione e un argomento in più per chi lotta per i beni comuni, per la trasparenza e per contrastare il capitalismo globale.
“Ogni verità passa attraverso tre fasi. Nella prima è ridicolizzata, nella seconda è violentemente contrastata, nella terza è accettata come ovvia.” (Arthur Schopenahuer)
Nella mia quasi decennale esperienza di studio del fenomeno Ufo sono pervenuto a un buon numero di opinioni personali in merito. La prima è che non esiste fenomeno più strano, bizzarro, contraddittorio, intrigante, inquietante e allo stesso tempo cosi potenzialmente importante da capire, per comprendere meglio la realtà in cui viviamo. Posso spingermi ad affermare che lo studio laico del fenomeno Ufo è un’esperienza rivoluzionaria perchè scuote inevitabilmente tutte le convinzioni e costringe a guardare al nostro mondo in una prospettiva totalmente diversa. Tutto ne viene coinvolto: storia, politica, economia, scienza, religione, cultura e, non in ultimo, la visuale di chi e cosa siamo nell’universo.
Man mano che ci si addentra, saltano agli occhi anche le implicazioni che riguardano la nostra quotidianità: di nuovo la politica, l’ambiente, il ruolo dei media, della scienza e valori fondamentali come la Verità. Qualcuno diceva che la Verità è rivoluzionaria, ebbene niente è più vero che nel caso di questo strano fenomeno. Difficile da raccontare, non solo perchè estremamente complesso e articolato ma perchè inquinato da falsi dati, disinformazione, mezze verità che rendono arduo arrivare a coglierne la vera sostanza. Lo stesso campo dell’ufologia deve essere scandagliato con qualche cautela perché, accanto ai ricercatori seri e puntigliosi nel cercare riscontri, vi si aggirano personaggi ambigui o inaffidabili, venditori di fumo, ispirati new-agers e infiltrati.
Risulta infatti evidente che ci siano resistenze a renderlo pubblico e che sia materia di servizi segreti. Non è un’opinione: tutta la storia moderna del fenomeno è realmente intersecata con l’intervento invasivo di apparati di intelligence che ne proteggono il segreto e ne impediscono la divulgazione. Qualcuno l’ha definito “il più grande segreto dell’umanità”. E’ come le radici di un albero secolare: più si scava e più diventa difficile orientarsi tra le migliaia di testimonianze, i documenti ottenuti e negati, le fotografie e i filmati, i rapporti ufficiali, le distorsioni dei media, il ridicolo sparso dalle organizzazioni “scettiche” e dagli scienziati mainstream. Eppure è altrettanto evidente che qualcosa c’è e che deve essere molto importante. E le sue implicazioni riguardano la nostra vita quotidiana, il nostro benessere, le nostre tasche, l’aria che respiriamo, l’inquinamento globale. Da qui bisogna partire per prenderne coscienza.
Con questo brevissimo excursus di aggiornamento voglio tentare il punto di una situazione che presenta spunti di grande novità e fornisce una risposta consolidata: il fenomeno Ufo esiste, è reale. Lo dicono documenti ufficiali desecretati, alte cariche militari, piloti, scienziati, politici, che, insieme all’enorme mole di testimonianze, stanno creando le prime significative crepe in un massiccio cover up che ha radici nelle paure americane della Guerra Fredda.
A partire dal 1947, anno del primo avvistamento di “dischi volanti” sul monte Rainier nello Stato di Washington e del caso Roswell, località del New Mexico dove presumibilmente (ma le evidenze ormai sono soverchianti) si schiantò un oggetto volante sconosciuto, il segreto viene gestito in prima battuta da commissioni presidenziali composte da politici e scienziati ma presto si disperde nei meandri dello sviluppo selvaggio del capitalismo e nella ragnatela del controllo “privato” intrecciandosi con segreti militari e conclamate esigenze di sicurezza nazionale.
I dati ormai non mancano. A partire dagli anni Settanta i ricercatori americani hanno fatto ampio e proficuo uso del Freedom of Information Act (Foia) che ha fatto emergere circa 10.000 documenti finora secretati, delle leaks dagli ambienti clandestini. Anche il Regno Unito nel 2008 ha semi-desecretato (con dettagli cancellati e diversi omissis) 24 faldoni di documenti. Inoltre, la frequenza e l’invadenza di eventi difficilmente oscurabili come l’ondata di avvistamenti dell’inverno 1989-1990 sul Belgio e Germania settentrionale, che costrinse la difesa aerea nazionale e Nato a intervenire, o i fenomeni come quello che coinvolge da più di dieci anni la comunità di Canneto di Caronia (v. oltre), hanno sottratto qualche capacità di controllo e si stanno rivelando cruciali nell’ allargare le crepe nella segretezza.
Dal cumulo di risultanze disponibili apprendiamo non senza qualche inquietudine che il fenomeno è di origine artificiale, intelligente, presumibilmente “non umana”, che interagisce con la nostra realtà ma questa prima evidenza genera mille altre domande che sono affrontabili solo con i dati, con testimonianze multiple e affidabili e con tanta logica: che cosa sono gli Ufo? Perchè il segreto? Chi lo controlla? Quali sono gli interessi che lo nutrono da almeno settanta anni? Come e perchè ci riguardano?
Scricchiolii
“Credi agli Ufo?” è la tipica domanda mal posta perchè presuppone un atto di fede, non un’opinione su un fatto; e perchè fa trasparire il sarcasmo saccente di chi presume di avere “la verità” in tasca e intende rimarcare un’evidente inferiorità intellettuale dell’interrogato. Con buona pace degli scettici “naturali” e di quelli interessati,1 il fenomeno Ufo sembra emergere ormai come una realtà con cui l’opinione pubblica e di conseguenza la politica mondiale dovranno prima o poi fare i conti.
Se ne parla apertamente nel backstage della politica internazionale, delle intelligence, dei militari, della ricerca scientifica privata, persino del Vaticano,2 delle grandi corporation dei settori aerospaziale, della tecnologia avanzata, dell’energia. Se ne è sempre parlato a livelli semiufficiali nei convegni, nelle riunioni, nelle commissioni di studio dei vari think tanks e probabilmente ha influito occasionalmente su eventi di primo piano. Oggi si sa che, mentre lo si negava pubblicamente, lo si investigava e lo si monitorava dietro le quinte.3
E’ di Edgar Mitchell, astronauta dell’Apollo 14,4 lo statement che traccia il limite raggiunto dalla verità su un cover up di settanta anni: ” Si è investigato per anni ormai e la documentazione è piuttosto convincente. Manca solo l’ufficialità“.5 Lo avevano preceduto colleghi astronauti e altri personaggi illustri nel proprio settore di competenza. Alcuni tra tanti: è nota l’affermazione dell’ ex Primo Ministro e ex Ministro della Difesa canadese Paul Hyeller, partecipante a tale titolo alle riunioni Nato, nel 2005: “…Gli Ufo sono reali al pari degli aerei che volano sopra le nostre teste…“;6 dal Regno Unito, Lord Hill-Norton, Ammiraglio e ex Capo gabinetto del Ministero della Difesa nel Luglio 2000: “…C’è una seria possibilità che siamo e siamo stati visitati da qualcuno proveniente dallo spazio, da altre civiltà; che è nostro interesse scoprire chi sono da dove vengono e cosa vogliono. Questo dovrebbe essere oggetto di studio scientifico e non materia di tabloid…“.7
Più recentemente è stato John Podesta, ex capo dello staff del Presidente Clinton, ex capo del transition team del Presidente Obama, ora direttore del Center for American Progress, a pronunciarsi nei seguenti termini: “E’ giunta l’ora di aprire quelle pagine che sono rimaste oscure sulla questione Ufo. E’ giunto il momento di scoprire qual’è la verità. Bisogna farlo perchè è giusto e perchè lo vuole la legge…Il popolo americano e quello del mondo intero vogliono sapere e possono gestire la verità“;8 le cronache ci dicono che nel 2013 si è pronunciato anche Dimitry Medvedev, allora premier russo, in un fuori onda tv chissà quanto casuale: “Assieme alla valigetta con i codici nucleari, al leader del Cremlino viene consegnata una speciale cartella top secret che contiene solo informazioni sugli alieni che hanno visitato la Terra”9 . Ha detto la sua anche Julian Assange al britannico Guardian nel 2010: “Vale la pena notare che in parti ancora da pubblicare dell’archivio cablogrammi del Dipartimento di Stato ci sono evidenti riferimenti agli Ufo“.10
Sono solo pillole dell’enorme mole di documentazione raccolta dai ricercatori nel corso dei decenni. L’evidenza è montata sempre più impetuosa a fronte del persistere della negazione verso l’esterno, e all’interno degli apparati bloccata da impegni scritti alla segretezza, da normative, dai tanti livelli di top Secret e dell’ultimativa regola del “need to know” (la necessità di sapere) che viene applicata senza riguardo per le linee gerarchiche. Almeno un paio di conferenze stampa, nel 1997 e nel 2001, sono state convocate per iniziativa indipendente presso il National Press Club di Washington per presentare nuove evidenze e sollecitare i politici ad occuparsi del problema, sempre senza conseguenze e nel silenzio dei media.
Ufo Desks sono stati attivati da tempo in numerose nazioni. Il più famoso è quello del Ministero della Difesa britannico a cui è stato assegnato dal 1991 al 1994 Nick Pope, colui che potrebbe essere il corrispettivo reale del Fox Mulder della serie X Files.11 Ufo Desks sono stati aperti in Cile,12 Perù, Messico, in Belgio (limitatamente al periodo di indagine relativa all’incredibile ondata (flap) di avvistamenti tra Novembre e Dicembre 1989 che ebbe una lunga coda fino al Marzo 1990),13 , in Francia (Geipan), tutti con finalità di monitoraggio relativamente alla sicurezza nazionale o a quella dei voli civili. C’è un Ufo Desk anche in Italia, presso il Ministero della Difesa.
(Fine prima parte – continua)
Per una panoramica sulle organizzazioni “scettiche” e sul Cicap , v. Fabrizio Salmoni, Il Cicap: Men in Black?, Novembre 2011, https://mavericknews.wordpress.com/2010/11/25/inchiesta-il-cicap-men-in-black/ ↩
Delegato del Vaticano agli “affari ufologici” è stato a lungo Monsignor Corrado Balducci, deceduto nel 2008. Nel settembre 2000, in un intervento pubblico pronunciò frasi inequivoche: “…Non possiamo più negare che qualcosa sta accadendo nel campo dell’ufologia, non solo dischi volanti.Sembra che ci siano vere entità extraterrestri… negarlo va contro il senso comune…Quando parliamo di entità extraterrestri dobbiamo supporre che abbiano un corpo e un’anima. Dio nella sua saggezza non avrebbe creato solo noi umani e tutte quelle creature portano gloria a Dio“. (Steven M. Greer, Disclosure, Crossing Point, 2001) ↩
Tramite il FoIA è affiorata negli Usa una marea di documenti di Cia, Fbi e altre agenzie che smentiscono decenni di negazione e di disinformazione da parte degli apparati militari e di intelligence. In sostanza, mentre pubblicamente si negava, ci si preoccupava e si monitorava. v. Bruce Maccabee, The Fbi Cia Ufo connection, Rd Press, 2014 ↩
Mitchell è un eroe nazionale, insignito della Presidential Medal of Freedom, e della Distinguished Service Medal dalla Nasa e dalla Navy ↩
Leslie Kean, Usa: Ufo and National Security, Giugno 2000, articolo su www.ufoevidence.org ↩
e continua “…Il livello di segretezza relativo a quanto avvenuto a Roswell è stato sin dall’inizio senza paragoni…E’ giunto il momento di alzare il velo di segretezza che circonda l’esistenza degli Ufo e di far emergere la verità affinchè la gente sia messa a conoscenza di uno dei più importanti problemi che la Terra si trova ad affrontare…” da La Stampa, 26.11.2005 ↩
Steven M. Greer, op. cit . ↩
John Podesta, Statement at the National Press Club,14 Novembre 2007, www.youtube.com/watch?v=B_2YcFQbijg ↩
La Stampa del 16.2.2013. Ho contattato personalmente Anna Zafesova, corrispondente da Mosca del quotidiano, autrice della segnalazione, per sapere se era uscita una smentita almeno dalla Tass. Dopo breve controllo mi ha confermato la notizia ↩
Richard Dolan, Wikileaks and Ufos: Documenting Reality, http://www.richarddolanpress.com/#!wikileaks/c4k1 ↩
Nel 1994, l’Ufo Desk, integrato nel Secretariat Air Staff, fu chiuso con la motivazione che “non si era fino ad allora riscontrata alcuna minaccia per la sicurezza nazionale per quello che può riguardare il fenomeno Ufo – No Defence significance“. Non quindi una chiusura per negazione del fenomeno ↩
In Cile, l’Ufo Desk è stato formato sotto la supervisione del Comando dell’Aviazione Militare per monitorare e studiare i casi frequenti di near collision di voli civili e militari con oggetti non identificati ↩
In quel periodo ristretto furono circa 2000 i rapporti di multiple testimonianze raccolte dalle autorità belghe. Di quei casi, 500 sono rimasti “non spiegati”. Più di 300 riguardavano testimoni a meno di 300 metri dai velivoli, oltre 200 casi durarono più di cinque minuti; talvolta gli osservatori si trovarono proprio sotto il velivolo. In più occasioni fu impiegata l’aviazione militare per impegnare i velivoli intrusi. Fu stilato dal Maggiore P. Lambrechts dello Stato Maggiore dell’aeronautica un Rapporto riguardante l’osservazione di Ufos nella notte del 30-31 marzo 1990 che include una completa cronologia degli eventi e un numero di testimonianze di agenti di polizia e che esclude confusioni con velivoli convenzionali o di nuovo tipo (stealth). Il rapporto vnne accompagnato dalle dichiarazioni del Maggior Generale Wilfried DeBrouwer: “…C’era una logica dietro i movimenti degli oggetti…Verrà un giorno in cui il fenomeno potrà essere osservato con mezzi che non lasceranno dubbi circa le sue origini…Ma esiste, è reale e questa di per sè è una conclusione importante” – v. Richard Dolan, Ufos and the National Security State 1973-1981, Keyhole publ.2009 ↩