di Rinaldo Capra
Il sindaco di Forza Italia di Pietrasanta ha circondato il pontile del Tonfano, che ora è pure presidiato da guardia privata armata, con una rete per gabbie di polli per impedire degrado e garantire, insomma, sicurezza, legalità e decoro civile. Era stato preceduto un paio di anni fa dal sindaco del PD di Forte dei Marmi che aveva fatto un’analoga operazione, ma senza vigilantes, causando una blanda protesta alla quale avevano partecipato una decina di persone.
Pare oltretutto che sia illegale far sorvegliare un bene pubblico da guardie private, ma tant’è. Quest’azione del Comune ha suscitato un’iniziativa di privati cittadini, senza nessun cappello partitico o associativo, che hanno indetto un Flash Mob sabato 22 Agosto, per invitare tutti al buon senso, ancor prima che ai valori di solidarietà e tolleranza, affrontando la questione per quel che è: bagni chimici, fontanelle d’acqua potabile e organizzazione di un’area attrezzata per i mercatini etnici per sanare un autentico disagio.
La risposta è stata reti e vigilantes, da qui la mobilitazione.
Sulla piazzetta da cui si accede al pontile, si sono riunite un centinaio di persone per organizzare un piccolo corteo sul pontile stesso, accompagnati da un gruppo musicale pietrasantino e alcuni ragazzi con trampoli. Bandiere della pace, striscioni contro i muri, volantini, magliette variopinte del Fronte Zapatista e di Emergency sono quel che appare.
Poliziotti, tanti in borghese, annoiati chiacchierano di calcio e riprendono tutti con videocamere. Carabinieri impettiti sembrano gli unici a prendere sul serio la questione, mentre appoggiata a un furgone della Polizia una robusta, per non dire grassa, funzionaria della Digos, mi dice un ragazzo, urla al cellulare improperi al figlio che vuole andare in discoteca. I villeggianti, i commercianti, i Pietrasantini trafficano e passeggiano totalmente indifferenti a quanto accade.
All’improvviso qualcuno esce dai negozi e accorre, ma solo perché stanno transitando alcune spider inglesi d’epoca che fermate dal semaforo, sgasano a più non posso, mentre i piloti tronfi si guardano attorno per vedere quanto pubblico hanno attirato. Sono signori di mezza età, tedeschi, con al fianco mogli, amanti, fidanzate tutte uguali, bionde con occhiali aggressivi e griffati che ostentano ricchezza e sottile disprezzo per gli altri comuni mortali.
Sembrano tutti dei cloni, tutti uguali, come gli astanti che li guardano, con le stesse auto prepotenti, i curatissimi capelli con poche variazioni di colore, abiti, orologi e gioielli tutti circoscritti a poche griffe omologate, gli “out-fit fighi”, come dicono loro. Sono tutti ecologisti cool, hanno biciclette dalle strane fogge con ricche borse in cuoio tutte uguali, si guardano, si annusano, si sorridono e concordano l’appuntamento per la cena; insomma una tribù, quella dei ricchi, dei Vip o sedicenti tali, del resto si sa: l’imbucato c’è sempre.
Due ragazze, sembrano sorelle come ne ho già viste altre cento, sono tutte uguali, fatte in serie, pedalano mollemente con estenuante lentezza, guardano i manifestanti con commiserazione. Si guardano, un’aggiustatina ai capelli e scattando foto con lo smartphone, postandole direttamente su un social con ieratica determinazione senza fermarsi, e poi via, s’infilano in un bar, il più esclusivo della piazza, dove le attendono giovanotti, anche loro tutti uguali, stessi occhiali, smartphone stretto al petto e sorrisi luminosi di chi è fuori dalla mischia, perché è di un’altra classe e se ne frega.
I manifestanti raccolti attorno alla fontana della piazzetta, con i loro colori e abiti, e facce così diverse da quelle dei cloni che li guardano, sembrano proprio degli alieni appena arrivati da un’altra galassia, non c’entrano niente. Nella piazza e nel viale principale non c’è un nero, un indiano, un povero neanche a pagarlo: spariti tutti. Incontro un operaio dei Cantieri Navali di Viareggio, ha un ciondolo d’oro appeso al collo, una falce e martello inscritta in una stella a cinque punte che mi dice – Nun c’è storia, quì come a Forte e in tutta la Versilia, i poveri nun li vojon più vedé.– e aggiunge – Pensa che l’artro giorno un barista ha rifiutato una bottiglia d’acqua an negro, che la voleva pagá, mica gratis la voleva-.
La Polizia autorizza un corteo fino alla fine del pontile, tamburi e striscioni si avviano, la gente li segue e guarda la distesa di stabilimenti balneari ai fianchi del molo, di raro lusso e opulenza, dove signore annoiate o che fanno le annoiate, discutono di stile, di profumi da giorno che sono diversi da quelli da sera, poi sbirciando esterrefatte il corteo, si addentrano in analisi scatologiche: la merda e il suo odore. Infatti, tutti questi “negri” che vendono cose etniche, dove possono fare i loro bisogni se non nei giardini pubblici e sotto i pontili?
Ecco perché a volte dalle aiuole più fitte si è aggrediti da puzze immonde, cimiteriali, di putrefazione perfino, quindi la soluzione è semplice: reti, reti, reti e gli straccioni via da qui, che se non li vediamo vuol dire che non esistono, mentre nella realtà simulata di Social, Brand, Griffe e ghetti per ricchi tutto è più vero del vero. Questa è la sicurezza. Due ore prima, a Forte dei Marmi in uno Stabilimento Balneare molto esclusivo, un “imprenditore” Ucraino è stato gambizzato a martellate da due energumeni, le ambulanze hanno spiegato al vento le loro sirene e tutti i villeggianti, commercianti e Versiliesi hanno detto:- Poveretto che tragedia…sembrava un film! -Però nessuna rete è stata invocata.
Meglio tenersi in spiaggia mafiosi, truffatori, oligarchi, puttane e fascisti, che almeno spendono, piuttosto che dare due cessi chimici e la possibilità di avere civile decoro personale a qualche venditore ambulante. Salvo poi, al primo temporale agostano lamentarsi perché nessun “rompicoglioni” nero è lì a offrirti un ombrello o a offrirti una cover per lo smartphone che ti si è appena rotta, in barba a quanto puzzano.
Esponenti di partiti, di associazioni e cattolici si sono mescolati al corteo, ma a titolo rigorosamente personale (si son visti dirigenti di Prc, Comunisti Italiani, del Pd addirittura il candidato sindaco alle ultime elezioni). Forse essi non si rendono conto di quanto sia pleonastica la loro presenza e non si accorgono che la battaglia politica andava fatta prima. E che ora è inutile e codardo far passerella in un’iniziativa di gente comune, nata dal basso su FB, meritoria, ma non incisiva, se non per aver fatto saltare le valvole a quell’altra categoria di cloni fatti in serie, ma di un altro tipo: i fascisti, che hanno minacciato su FB di stroncare con mazze chiodate i manifestanti.
Comunque, a sera alle 22 e 30 grandi spettacoli pirotecnici in tutta la Versilia e poi…buonanotte.