di Alessandra Daniele
Il premier apre i messaggi privati di Twitter, e scrive.
“Ciao Samantha! Cosa fai di bello lassù?”
Dopo qualche minuto, arriva la risposta.
“Ciao Matteo. Te l’ho già detto varie volte, lavoro”
Il premier sorride.
“Sai una cosa? Noi siamo molto simili”
“No”
“Sì invece. Siamo entrambi icone. Rappresentiamo l’Italia che risorge e riparte alla conquista dell’universo”
La risposta tarda qualche minuto in più.
“Matteo, cosa hai preso?”
“Il potere. Dici che m’ha dato alla testa?”
La risposta tarda di nuovo.
“Matteo, lì da te sono le quattro del mattino, perché non vai a dormire?”
“Ho da lavorare anch’io. Devo trovare i soldi per i bonus da 500 euro per vincere le regionali”
“500? Il potere è rincarato”
“Brava Sam. Vuoi essere la mia first lady?”
“Ce l’hai già”
“Ma è un pezzo di legno. Non è capace di conquistare le folle come Hillary Obama”
“Si chiama Michelle”
“Quella è la Hunziker”
“Matteo, vai a dormire”
“No, fra due ore devo devo fingere d’essermi appena alzato. Il premier mattiniero fa gioventù ed efficienza. Ci cascano sempre tutti”
“Ti ricordo che i tecnici dell’ESA leggono questi thread”
“Ma tanto non capiscono l’italiano”
“No, sei tu che non capisci l’inglese. E te lo inventi”
“Allora parliamo il mio inglese personale, così non ci capisce nessuno”
“Scusa Matteo, adesso devo proprio tornare al lavoro”
“Aspetta, posso farti una domanda tecnica?”
“No”
“Cosa succede a sternutire in assenza di gravità?”
“Buonanotte Matteo”
Il premier sbuffa. Chiude Twitter.
– Cosa faccio adesso per due ore? – Brontola, agitandosi sulla poltrona.
Traffica con lo smartphone.
– Pronto Francesco, sei già sveglio o ancora sveglio? – Ridacchia – Sai, noi siamo molto simili. Siamo entrambi icone del rinnovamento. Pronto? Pronto Frank?…