di Marco Philopat e Andrea Scarabelli
Venerdì 12, sabato 13 e lunedì 15 dicembre 2014 nel c.s.o.a. Cox 18 (via Conchetta 18, Milano) avrà luogo la sesta edizione di Slam X, il festival di reading e performance organizzato da Agenzia X con la partecipazione di numerosi scrittori, musicisti e artisti che rappresentano stili, sensibilità e opinioni differenti, ma pronti a salire sul palco per leggere testi, alcuni musicati e altri figurati, che richiamano a un’idea critica della società contemporanea.
Se l’intelligenza produce solo pessimismo, la volontà sembra quella di un bradipo ipocondriaco. Che cosa racconteremo di questo insignificante 2014? Innanzitutto dovremmo scoprire chi ce l’ha raccontato meglio, forse qualche genio ciarlatano che fa l’incompreso, corteggiato dai leccaculo che s’affannano al capezzale della moribonda industria culturale, capace solo di mettere una patina di lucido su novelle debosciate, tratte dai sondaggi sul flusso di desiderio e di paura che scorre tra le nuvole degli smartphone. No, è decisamente meglio pensare che nessuno ce l’abbia voluto raccontare, questo 2014. Eppure, scossa dalla crisi e dall’emergenza permanente, la nostra vita è cambiata parecchio negli ultimi dodici mesi, ma nonostante le tante opportunità di prendere dal presente contenuti e parole degne di una narrazione condivisa, ci è toccato leggere libri acefali, ascoltare musica mediocre, constatare la totale assenza di elementi che disturbino la palude dominante. Intanto la crepa geopolitica che si aperta da nord a sud per migliaia di chilometri, dalla Somalia all’Estonia – passando per Egitto, Libia, Palestina, Iraq, Siria e Ucraina – è diventata una sorta di vulcano immenso che butta fuori lava, travolgendo gli equilibri del pianeta. C’è chi fa finta di niente volgendo lo sguardo altrove, tentando di difendere il suo misero privilegio, c’è chi scappa come un vigliacco dalla lava che scioglie strade maestre, fa crollare case e brucia carta stampata. C’è chi ne approfitta, progettando altri giochi finanziari e continuando a costruire barriere tecnologiche modernissime, grattacieli, supertreni, grandi opere, Expo… Che bella idea! Verrebbe voglia di chiedere perché si ostinano a buttare altro cemento dentro il cratere del vulcano. Sarà un’altra brillante pensata dello scrittore che desidera essere come tutti gli altri, ne più ne meno di quelli che vengono carbonizzati come ebeti, distratti dagli schermi con le news. Non avevamo mai visto una volontà così disarmante e portatrice di un pensiero talmente arrendevole che quasi quasi ci viene da piangere. Nulla di tutto ciò sarà risparmiato… Tabula rasa a 1200 gradi Celsius…
Che cosa nascerà dopo non si sa, oggi possiamo solo registrare l’alto grado di cecità che ci impedisce di vedere alcune forme di un pensiero diverso sorgere in mezzo alla catastrofe, sorrette da una volontà resistente. Per esempio, si manipola o si censura nell’indifferenza la valorosa lotta che il popolo curdo sta combattendo su due fronti all’insegna del pensiero libertario, e così facendo si cancella metaforicamente dalla vista l’unica pianta sana che cresce nel deserto e persino sulla lava, la ginestra. Una pianta che infila le radici tra le pietre, in luoghi aridi e inospitali. Sì, perché il pensiero o è radicale o non serve a niente in questa fase. Ciò che rimane impresso nell’immaginario contemporaneo è questo tipo di pensiero, perché non cerca accomodamenti con le mode passeggere, sa essere inattuale, comprende che la sua verità riguarda il tempo lungo della teoria e della storia, ma anche il tempo musicato della poesia.
La ginestra, presente anche nel manifesto appositamente realizzato dall’illustratore Giordano Poloni, è il simbolo dell’edizione di Slam X 2014, che si svolge come sempre nel centro sociale occupato e autogestito di via Conchetta 18 a Milano. Simbolo di un pensiero che cerca di andare alla radice dei problemi, guardandoli in faccia per quello che sono, un pensiero che si sforza di trovare soluzioni e che sprona all’azione, donando un briciolo di dignità al nostro tempo.
Buon Slam X 2014 a tutti.
Per rinfrescarsi la memoria su Slam X, trovate qui quasi tutti i video, e programmi delle edizioni precedenti: 2009, 2010, 2011, 2012, 2013
Venerdì 12 dicembre 2014 dalle 21,00 alle 01,30
Slam X – Premio Dubito & Friends
Battevo il ritmo/ per vicoli strabici/ con i condizionatori/ nelle orge di palazzoni
Azzeriamo i pezzi di queste metropoli/ azzeriamo i pezzi di queste metropoli/ spacchiamo i pezzi di queste metropoli/ spacchiamo i pezzi di questo monopoli
(Alberto Dubito)
Nella prima serata di Slam X la poesia si confronterà con il rap. Quest’anno ci sarà anche la votazione del pubblico ai quattro finalisti del Premio Dubito (1) e la premiazione del vincitore. La data coincide con il 45° anniversario della bomba di piazza Fontana e dell’inizio della strategia della tensione. Vogliamo ricordarlo perché nel complesso sistema linfatico della nostra ginestra quella strage non sarà mai dimenticata. (2)
La serata è dedicata ad Alberto Dubito (3) ed è prevista la presenza di Elio Germano, attore protagonista del film di Mario Martone Il giovane favoloso sulla vita di Giacomo Leopardi, da cui abbiamo preso spunto per il sottotitolo di questa edizione di Slam X.
Elio Germano sarà presente in duplice veste: come poeta leggerà Leopardi, come rapper si esibirà con la sua band, Bestie Rare.
Sabato 13 dicembre 2014 dalle 21.00 alle 03.00
Slam X – La rivoluzione è una ginestra
Nella seconda serata di Slam X ci sarà spazio per letteratura, musica e performance declinate nei vari stili e linguaggi, con rapidi cambi di scena in territori differenti. Introdotti dal dj set, gli autori saliranno sul palco mischiandosi tra esordienti, veterani e il pubblico stesso, al quale si richiederà una partecipazione attiva. Una miscela di frammenti testuali, collage sonori, brevi assolo teatrali e immagini in rapida sequenza. Un clima ad alta tensione emotiva, necessaria per strappare il velo all’orribile pax mediolanensis, al cemento di Expo e ai suoi inutili grattacieli, nati già cadaveri di se stessi. Una moltitudine di ginestre mostrerà l’importanza delle radici e il loro conflitto alla ricerca di terra e acqua, per costruire narrazioni condivise nelle quali è possibile riconoscere il passato, il presente e l’utopia.
Lunedì 15 dicembre 2014 dalle 22,00 alle 01,30
Slam X with Lydia Lunch
Quest’anno Slam X avrà come epilogo il concerto di Lydia Lunch, grande protagonista dell’underground americano con un’attività artistica trasversale, che da quasi quarant’anni spazia dalla musica alla poesia, dalla performance alla scrittura.
La sua esibizione sarà preceduta dal reading della scrittrice Livia Satriano, autrice di No Wave (Crac Edizioni, 2012) e Gli altri Ottanta (Agenzia X, 2014), che ci fornirà le coordinate controculturali per immergerci appieno nell’immaginario di Lydia.
(1) Il Premio Alberto Dubito di Poesia e Poesia con musica ha una cadenza annuale ed è riservato ai giovani poeti, musicisti, performer che non abbiano ancora compiuto il 30simo anno di età. L’iscrizione è gratuita, il premio è in denaro e i lavori dei finalisti sono raccolti in una pubblicazione edita da Agenzia X. La giuria conta molti nomi illustri (Nanni Balestrini, Emanuele Trevi, Aldo Nove, Kento, Assalti Frontali, Vasco Brondi, etc.).
(2) Riportiamo parte del testo di un quotidiano murale apparso a Milano nei giorni successivi alla strage del 1969, firmato: “Gli amici dell’INTERNAZIONALE (Situazionista)”. A prescindere dal linguaggio datato, ancora oggi possono essere utili: “Compagni, il movimento reale del proletariato italiano lo sta conducendo verso il punto da cui sarà impossibile – per lui e per i suoi nemici – ogni ritorno al passato. Mentre si dissolvono una dopo l’altra tutte le illusioni sulla possibilità di ristabilire la ‘normalità’ della situazioni precedente, matura per entrambe le parti la necessità di rischiare il proprio presente per guadagnarsi il proprio futuro.”
(3) Alberto Dubito (Treviso, 1991-2012) è stato poeta, musicista, attivista e fotografo dal talento precoce, capace di spaziare con eclettismo tra le diverse forme espressive. Il suo sguardo filtra le verità preconfezionate attraverso il Dubbio, senza dimenticare il gusto genuino per l’ironia e il gioco spericolato con le sillabe e le sonorità delle parole. Agenzia X, con cui collaborava, ha pubblicato nel 2012 la raccolta dei suoi scritti Erravamo giovani stranieri.