di Alessandra Daniele
Gufi, sciacalli, canguri, lumache, Renzi ha in comune con Bersani la curiosa ossessione per le metafore zoologiche. Col Giaguaro invece condivide quasi tutto il resto, a cominciare dall’attitudine a negare l’evidenza, e nella fattispecie la gravità della recessione in Italia, proprio come Berlusconi fece nel 2011.
Se tanti si bevono ancora le sue balle è solo per disperazione. Come quei dispersi nel deserto che finiscono per bere la propria stessa urina.
Renzi sa ormai così tanto di riciclato che lo slogan ”Ammazziamo il Gattopardo” del suo agiografo Friedman starà cominciando a suonargli come una minaccia.
Intanto Angelino Alfano ha individuato ciò che ritiene la vera causa della crisi: i lavoratori italiani hanno ancora troppe garanzie, sono ancora troppo difficili da licenziare.
In effetti c’è qualcuno che, nonostante la totale, disastrosa incompetenza più volte dimostrata, non si riesce a cacciare a calci come meriterebbe: Angelino Alfano, ministro dell’Interno a sua insaputa.
Come molti di noi, la propaganda governativa non è andata in vacanza neanche durante la settimana di Ferragosto. Gli spot renziani spacciati per interviste e interventi hanno intasato la programmazione estiva con il loro giovanilismo sudaticcio, e il loro ottimismo di cartapesta come le più becere repliche anni ’80.
Il riferimento al bonus mensile è diventato ormai così disperatamente ossessivo da essere sempre la prima risposta ad ogni domanda. A prescindere dalla domanda.
– L’epidemia di Ebola sembra difficile da controllare, ci sono pericoli di contagio in Italia?
– No. Il bonus salvavita di 80 euro che somministriamo mensilmente agli italiani li immunizza completamente.
– La situazione in Medio Oriente peggiora. C’è qualcosa che potremmo fare per favorire una soluzione pacifica del conflitto?
– Certamente. Spendere il bonus di 80 euro per far ripartire l’economia in tutta l’area del Mediterraneo.
– La riforma costituzionale riguarderà anche la parte dei principi generali?
– Sì. a cominciare dal primo articolo. L’Italia è una repubblica fondata su 80 euro.
– L’Attimo Fuggente, Mork & Mindy, Good Morning Vietnam… Robin Williams ha segnato l’immaginario collettivo delle nostre generazioni. La sua morte l’ha colpita?
– Molto. Sono andato subito a comprare i DVD dei suoi film che ancora mi mancavamo. Ho speso 80 euro.
– Grazie per l’intervista. Scusi, che ora s’è fatta?
– Le 80 euro.