di Alessandra Daniele
Mentre USA ed Europa cercano un modo per bombardare la Siria fingendo di salvarla, in Italia si cerca un modo per salvare Berlusconi fingendo di non farlo.
Il governo Letta ha una maggioranza scomoda. In compenso, ha un’opposizione parlamentare più comoda dei materassi di Mastrota.
La Lega Nord è ormai ridotta solo all’imitazione del sudista razzista dei western, lercio, becero, e ottuso. Il tentativo di secessione leghista però non è stato nemmeno la versione farsesca di quello USA, è stato il nulla assoluto.
Nella loro Fortezza della Solitudine, i grillini continuano ad aspettare il Giudizio Universale che scenderà sulla terra quando avranno la maggioranza assoluta, cioè mai.
I deputati M5S andrebbero pagati a cottimo, cioè solo per gli interventi parlamentari effettivamente utili: lo stipendio gli toccherebbe restituirlo tutto.
La rivoluzione che continuano a promettere ha la stessa consistenza della secessione leghista.
Letta però non ha nulla da temere neanche dalla piazzetta berlusconiana, coi suoi cartelli tutti stampati in serie con lo stesso font handwriting, e le sue pasionarie novantenni. Mi tocca svolgere la funzione del CICAP: l’apocalittica profezia Morettiana in merito non s’è avverata, né s’avvererà. I bottegai berlusconiani non turberanno un ordine pubblico fatto da sempre su misura per garantire i loro interessi.
Adesso sappiamo che anche la non difficile (se ne parlava da anni) profezia sulle dimissioni papaline era inesatta: Ratzinger ha dichiarato ”Dio m’ha detto di dimettermi”, quindi in realtà è stato un licenziamento.
Del neo sessantenne Moretti non mi convincono né i poteri divinatori né le abusate catchphrases: non mi sono mai illusa che D’Alema potesse ”dire qualcosa di sinistra”, è una frase che mi rappresenta ancora meno di ”Bow ties are cool”.
In realtà, il governo Letta ha poco da temere anche dallo stesso Berlusconi, nonostante le sue minacce, e gli strepiti di basilischi e dracene del suo caravanserraglio, le Santanchè, le Biancofiore, pronte a difenderlo a ogni costo perché è il loro maker, e come le spose di Dracula sono legate a lui per tutta la vita, anzi la non-morte.
Pur di evitare le conseguenze dei suoi reati Berlusconi sembra disposto a utilizzare qualsiasi mezzo, compresa la ricina, avvelenare il governissimo è però l’ultima cosa che gli convenga fare.
Il governo Letta non è stato deciso in Italia.
Berlusconi può godersene la golden share solo finché lo sostiene. In caso di crisi, Napolitano non scioglierà le camere, ma assemblerà un Letta bis senza Berlusconi, sostituendolo con un pacchetto di transfughi assortiti.
E se non funzionerà, e gli italiani verranno rimandati a votare, chiunque voteranno, alla fine avranno comunque un Letta tris con un altro nome, a prescindere dai numeri.
L’Italia può decidere da chi essere governata non più di quanto la Siria possa decidere se essere bombardata.
Perché – serve ripeterlo? – l’opinione degli italiani non conta più un cazzo.