di Alessandra Daniele
– Cos’è questa puzza tremenda?
– Quello di cui abbiamo bisogno.
Preceduto da una zaffata nauseabonda e uno sciame d’insetti, l’ometto calvo entra grattandosi le palle. La donna elegante lo indica schifata.
– Abbiamo bisogno di… questo?
L’uomo brizzolato annuisce. Il pelato sorride.
– Esatto, vecchio puttanone – le molla una pacca sul culo – vi serve uno Schifante! – Sottolinea la frase con un lungo rutto modulato, poi torna a sorridere, mostrando la dentatura sconnessa e impiastrata di gialliccio.
– Un cosa?
– Un individuo ripugnante – spiega l’uomo brizzolato accanto alla donna – un lercio, fetido, grottesco farabutto capace delle peggiori porcherie.
L’ometto calvo annuisce sorridente. Poi rastrella i cellulari posati sulla scrivania.
– Io mi fotto tutto quello che voglio, senza limiti, né di cifra… né d’età – strizza l’occhio, e intasca tutti i cellulari, tranne uno. Lo controlla.
– Questo fa cagare, l’avete preso dai vu cumprà? – Lo tira contro la finestra spaccando il vetro – negri di merda, non ne annegano mai abbastanza.
– Uno stronzo – continua il brizzolato – ma talmente stronzo da far sembrare un santo chiunque al suo confronto.
Il pelato commenta con una salva di scorregge. Poi comincia a scaccolarsi con cura.
– E cosa dovremmo farne? – Chiede la donna, orripilata.
– Mettiamolo al comando per qualche anno. Poi spostiamolo dietro le quinte. Quando ne prenderemo il posto, ci acclameranno come liberatori. E da noi accetteranno qualsiasi cosa.
Il pelato ridacchia.
– Sono così coglioni che te li puoi inculare dormendo.
Il brizzolato annuisce.
– All’inizio sarà proprio una sine cura, ci santificheranno sulla fiducia. Anche dopo però, quando cominceranno a subire gli effetti delle nostre decisioni, ad aprire gli occhi, e a lamentarsi, continueranno comunque a sopportare, perché non riusciranno a non pensare a quello che c’era prima.
Il pelato schicchera una caccola verso la donna.
– Io sono indimenticabile. Sono un forghetto – le dà un’altra pacca sul culo, ammiccando. Poi le sfila l’orecchino a clip, controlla la perla, e lo intasca.
Il brizzolato continua.
– Così, quando alcuni tenteranno di ribellarsi, per dissuaderli, o quantomeno isolarli, ci basterà minacciare di andarcene, aprendo la strada al suo ritorno.
Il pelato ride, esalando un tanfo da cloaca.
La donna scuote la testa.
– Ma no, è un piano assurdo!
– In Italia ha funzionato.