di Alessandra Daniele
Alias, Angel, Ashes to Ashes, Battlestar Galactica, Boardwalk Empire, Breaking Bad, Caprica, Dead Like Me, Doctor Who, Farscape, Life on Mars, Lost, Mad Men, Misfits, Rome, Sanctuary, Supernatural, 30 Rock, Torchwood, Warehouse 13, Weeds, Whitechapel. Cos’hanno in comune queste serie, oltre a essere fra le migliori e/o i più amate degli ultimi quindici anni? Sono state, o sono ancora tutte trasmesse in chiaro, e spesso in esclusiva, dalla Rai4 di Carlo Freccero. Milioni di persone che non avrebbero potuto o voluto procurarseli diversamente, li hanno avuti a disposizione a orari decenti, senza ritardi, censure, o cancellazioni improvvise, con un solo break pubblicitario, e spesso a pochi mesi dalla messa in onda nei paesi d’origine.
Una piccola rivoluzione per il torpido e melmoso panorama televisivo italiano. Perché, anche se noi tendiamo a dimenticarlo, quella degli scaricatori è ancora una minoranza, la battaglia per l’egemonia culturale ed economica si combatte là fuori, nei media mainstream, e la sta ancora vincendo Don Matteo.
Per questo Rai4 è diventata importante, e così insieme a un pubblico crescente ha attirato anche gli squali. Una rete Rai che guadagna ascolti con un palinsesto di qualità non poteva che dare fastidio a Mediaset, in particolare a Mediaset Premium, che oltretutto, dopo il fallimentare The Event, quest’anno ha preso un’altra inculata con l’altrettanto fallimentare Alcatraz.
E così, sono partiti i sicari. I soliti sparamerda, col solito pretesto abbastanza becero da catturare l’attenzione del loro pubblico grufolante, e indurlo a una cacofonia di grugniti che dia la scusa per intervenire ai collaborazionisti piazzati ai vertici Rai dal governo Berlusconi.
L’obiettivo palese è far fuori Carlo Freccero, epurarlo di nuovo come ai tempi dell’editto bulgaro, e fare di Rai4 un’altra repellente discarica di guitti rincoglioniti, marchette, e leccaculo. Un’altra Rai1 dalla quale tutto il pubblico con un minimo di attività cerebrale residua fuggirà disgustato. O al massimo un’altra rete tematica pseudoculturale, Raiduecoglioni, con una audience dello zerovirgola, che non sia più di nessun disturbo per le reti berlusconiane.
Nessuno deve osare sottrarre spettatori a Mediaset e al suo costante flusso coglionizzatore di reality, propaganda, polizieschi, e televendite. Il sacro traliccio Tv di Cologno è la fonte primaria del potere politico-economico della classe dirigente berlusconiana di fatto ancora al potere, chi lo tocca cade fulminato, come sa bene il sobrio Monti, che infatti se ne tiene rispettosamente alla larga.
Carlo Freccero invece sta dando battaglia al Colognalismo, e nel suo settore la sta anche vincendo. Perciò è nel mirino, e i sicari che più si battono contro le intercettazioni che sputtanano il loro boss, adesso brandiscono come un tonfa la registrazione delle parole di Freccero che si sono meritati: “Fascisti, siete un giornale di merda”.
So say we all.