di Marco Philopat e Andrea Scarabelli
Per questa nuova edizione di Slam X (sabato 26 novembre in Cox 18) ci sarebbe piaciuto piazzare un piccolo palco in piazza Affari davanti alla Borsa di Milano. Invitare gli artisti a unirsi al pubblico in una specie di grande e magico happening simile a quello che organizzò nel 1967 Ed Sanders, cantante e paroliere dei Fugs, per tentare la levitazione del Pentagono. L’obiettivo sarebbe stato più modesto: la scultura “LOVE” di Cattelan, ovvero il famoso dito medio in marmo bianco che la finanza mostra al mondo. Volevamo provare a ruotarla con la forza di un mantra collettivo per poi orientarla dalla parte opposta, cioè verso gli speculatori. Il titolo lo avevamo già trovato: Rigiriamo il dito nella piaga.
“Nel nome del potere fecondativo di Priapo, nel nome della totalità,” avremmo recitato imitando Sanders, “ordiniamo ai demoni della borsa di liberare dai tumori cancerosi della speculazione finanziaria i broker, tutti i ministri e i bocconiani che non sanno cosa stanno facendo. Via demoni, via!” Purtroppo la totalità delle anime ribelli di questa città si è frantumata in mille direzioni diverse e nemmeno il potere fecondativo di Priapo ci è venuto in soccorso. Quindi ci limitiamo a invitarvi nel centro sociale Cox 18 di Milano, sabato 26 novembre, oppure a seguirci in streaming dalle 21,00 alle 2.30 AM.
Con il festival Slam X siamo partiti due anni fa con l’idea di mescolare in una rapida serie di interventi dal palco, i campi dell’espressione artistica, in particolare scrittura e musica. Ci sono soltanto due regole: gli artisti hanno dieci minuti a disposizione e non possono partecipare a più di una edizione. L’obiettivo è raccogliere le energie disperse in questa situazione di crisi prendendoci gioco di narcisi e arrivisti, collocandoci il più lontano possibile dalla paccottiglia culturale che denuncia soltanto mancanza di idee e coraggio. Inoltre Slam X vuole attirare un pubblico che non sia esclusivamente quello degli addetti ai lavori ma il più eterogeneo possibile, proprio come lo sono le performance sul palco, dallo scrittore al musicista, dall’attore al disegnatore, dal debuttante all’autore più conosciuto.
Scrivere rivoluzione a tutti i costi
Per entrare in sintonia con l’autentico significato della parola rivoluzione, scrittura e arte non bastano di certo, ma il titolo dell’edizione 2011 di Slam X, stimola i partecipanti a confrontarsi con i grandi cambiamenti che stiamo vivendo e subendo. Anche quest’anno saremo in Cox 18, uno dei centri sociali storici di Milano, a servizio di tutte le radicalità di opposizione. Un palco prestigioso che nel corso della sua lunga e avventurosa storia ha ospitato numerosissimi grandi artisti ai loro esordi. Senza dimenticare che in Cox 18 c’è quella straordinaria risorsa per appassionati di storia dei movimenti e della letteratura underground che è l’Archivio Primo Moroni. Anche gli interventi di Slam X vengono sempre videoregistrati, archiviati e resi disponibili.
La particolarità principale di questa edizione, che coinvolge venti tra scrittori, musicisti e disegnatori, sarà il disegno dal vivo e la presenza di alcuni autori che scrivono per un pubblico a noi meno noto. Il programma completo con gli orari lo si trova QUI.