Se anche voi avete un amico che ha, che non ha, che potrebbe avere, che ha avuto, una malattia, un alluce valgo, un procione, un pesce rosso bipolare, un vicino tourettico, e pensate che questa cosa possa capitare a voi o a qualcuno che amate o a un amico immaginario, allora, CONDIVIDETE.
ATTENZIONE, sulla spiaggia di Cattolica è stato avvistato un bambino in compagnia di un bue e di un asinello, si sta dando la caccia a tre individui travestiti da Magi che pare lo abbiano rapito da poche ore. Chiunque li avvisti è pregato di avvertire il bagno Maria. COPIA E INCOLLA.
Ok, ho esagerato. Passatemi forzature e sarcasmo. Ma il dilagare di queste catene di sant’Antonio post moderne, e con l’aggravante di non essere ironiche, mi inquieta. Mi inquieta l’insensatezza con cui cerchiamo coesione sociale, scambio, persino affetto, comprensione e chi più ne ha più ne metta.
Ma soprattutto mi inquieta l’effetto soporifero che hanno sulle nostre coscienze già rimbecillite da più di mezzo secolo di abuso mediatico indiscriminato. Queste catene, perché di catene si tratta, hanno il potere, detto in soldoni, di farci sentire appunto legati, meno soli, sensibili, utili, anzi peggio: impegnati.
Ci troviamo, non si capisce come, incastrati in questi Paesi dei Balocchi virtuali che i social network offrono a chi si lascia prendere la mano, in questi pascoli cibernetici in cui abbiamo l’illusione di capirci fra di noi, dimenticando che il più delle volte ce la cantiamo e ce la suoniamo fra “amici”, fra persone che su per giù condividono una certa visione del mondo. In sostanza ognuno resta nel suo pascolo avendo l’illusione di abitarne uno condiviso.
In tutto questo, il mondo, quello vero, resta fuori e degrada indisturbato.
Mentre condividiamo lo sdegno (condivisibilissimo) per la bocciatura dell’emendamento con cui si chiedeva l’abolizione dell’esenzione ICI per le attività commerciali del Vaticano, nel mondo vero la bocciatura avviene grazie alla Destra e all’astensione della Sinistra nel più completo silenzio informativo.
Allo stesso modo è stata bocciata una legge importante come quella antiomofobia, una legge a cui il nostro Paese (sempre che riesca a restare nell’Unione Europea) dovrà adeguarsi entro il 2013. E intanto molti ragazzi e ragazze gay continuano a essere picchiati e discriminati, tanto non c’è una legge che li tuteli e che quindi disincentivi la violenza.
Quest’anno è stata invece approvata una legge sul biotestamento, che prevede processi dolorosi, obbligatori e non risolutivi per persone in fin di vita, privandole quindi di ciò che di più caro ci resta: dignità e libero arbitrio.
Poi, certo, c’è la manovra finanziaria, l’inflazione, i nuovi ticket sui farmaci, l’innalzamento dell’età pensionabile… che bella vecchiaia che ci attende, ve la immaginate? Costretti a essere curati e operati fino all’ultimo da tremanti chirurghi in età geriatrica a un passo dal cardiopalma. Wow.
Queste righe sono il frutto di uno sfogo, certo. Anch’io uso Facebook, certo. E condividere e fare circolare informazioni è essenziale, vitale, importantissimo. Ma che siano informazioni degne di questo nome, e non catene improvvisate.
Per onor del vero, quest’anno la gente è tornata a occupare le piazze e lo ha fatto in modo civile, non violento, senza sventolare bandiere di partito e lasciando in panchina ideologie asfittiche e sterili. Tantissime persone hanno protestato contro la TAV, tante altre hanno protestato davanti a Montecitorio dicendo apertamente quanto il presente governo e i suoi rappresentanti in realtà non ci rappresentino affatto.
Continuiamo a farlo. E usciamo dal pascolo ogni tanto, che continuando a cliccare su “mi piace”, o “non mi piace”, ho come la sensazione che potremmo trovarci su Matrix senza un Morpheus che ci venga a svegliare, troppo occupato a pascolare i suoi adepti su FarmVille.
Lorenzo Ghinelli è scrittrice e sceneggiatrice. Abbiamo già parlato di lei qui e qui.