di Dans la Rue
[Si terrà a Bologna il 7 e 8 maggio, presso il Laboratorio Crash, un convegno importante sull’editoria elettronica. E’ infatti il primo, di questo spessore, indirizzato a un pubblico di non professionisti. Ne pubblichiamo la piattaforma, seguita da link al programma completo.] (V.E.)
La lettura è passione, conoscenza, veicolo culturale, di affermazione di sé, la cultura è un’arma e i libri sono da sempre il veicolo migliore dei contenuti.
Ma si possono amare i libri e volerli superare?
Qualcosa sta cambiando nel panorama della distribuzione di contenuti. Nella decennale crisi italiana del libro si inserisce lo sviluppo delle possibilità di lettura su supporto digitale.
Nascono gli ebook.
I best seller in formato ebook vendono ormai più dei cartacei, negli Stati Uniti. Una folgorante ascesa che adombra un futuro forse ineluttabile, che sta già accadendo. Anche se questa è la versione dei fautori dell’ebook, di chi sta investendo.
In Italia siamo ancora all’anno zero di questa tecnologia, ma vari fatti si stanno susseguendo su questo fronte. L’impatto del marketing di ebook reader e tablet crea nuovi consumatori e fonda i presupposti per la diffusione dei nuovi libri. Gli autori si interrogano e si dividono, i professionisti si scontrano e si preoccupano, nascono nuovi editori e piattaforme… la confusione regna.
E i formati?
Il formato epub è attualmente un passo avanti agli altri: trasferibile tramite internet, adattabile a ogni device, perfettamente leggibile, proprio come un libro solo molto, molto leggero e quindi trasportabile. La possibilità di inserire link di approfondimento nel testo è già ampiamente sondata. Con una certa approssimazione si può dire che presto potranno essere inseriti anche materiali video. Se i libri cartacei non verranno probabilmente mai sostituiti del tutto, è verosimile che sempre più lettori si indirizzino verso questo tipo di esperienza di fruizione.
Quindi attualmente la distribuzione del libro “fluido” è il nodo cruciale dello sviluppo del mercato editoriale. Una strenua competizione per primeggiare nel mercato della distribuzione, possibilmente surclassando i concorrenti per numero di copie vendute, crea scontri tra gruppi editoriali, tra agenti e case editrici, tra piattaforme di distribuzione.
Mp3 =ebook?
Ci sono delle differenze abissali tra l’esperienza di ascoltare musica e quella di leggere un libro. Funzionalità differenti. Modalità differenti di produzione. Gli autori non sono rockstar.
Per questo il ragionamento presenta degli elementi di novità rispetto alla rivoluzione avvenuta nel mercato discografico.
D’altro canto è molto forte il rischio, come è successo per iTunes, che un solo grande ente di distribuzione monopolizzi l’offerta di contenuti. A quel punto sarebbe davvero la fine di quella che è stata definita la “bibliodiversità”. Una folta, articolata, assidua nicchia di lettori apprezza all’oggi l’editoria indipendente e crea i presupposti per la sua sussistenza. Il lettore che ricerca i titoli da selezionare, leggere e portare a casa quasi fosse un atto politico, un gesto d’amore oppure un momento che crea la propria personalità come si comporterà di fronte a questo tipo di cambiamento? E il passaparola tra i lettori costituirà la fortuna di libri cartacei o di ebook?
E in che modo reperirà i titoli?
La risposta della repubblica dei lettori sarà determinante, come ogni desiderio condiviso muta il corso delle innovazioni tecnologiche.
I centri sociali e le associazioni culturali hanno sempre fatto circolare conoscenze tramite i libri.
Organizzato gruppi di discussione, incontri con gli autori. Hanno riprodotto parte della cultura e sviluppato negli anni la mala pianta della coscienza critica.
Con i libri e attraverso i libri.
Per questo oggi vogliamo proporre un punto di vista totalmente inedito sulla questione, un ragionamento dal basso.
I Montag del terzo millennio non impareranno i libri a memoria per farli sfuggire al rogo della cultura. Li inseriranno invece a migliaia nei propri hard disk per salvarli, riscriverli e farli circolare nelle proprie reti di distribuzione. Come virus contro il pensiero dominante.
Con la finalità di informare e riflettere collettivamente ne parleremo in quattro distinti momenti con:
– Autori e lavoratori dell’editoria
– Editori, librai indipendenti e gestori di infoshop
Il 7 e l’8 maggio al Laboratorio Occupato Crash, in via della Cooperazione 10 a Bologna.
Qui il programma completo del convegno.