di Alessandra Daniele
– Continuiamo a smerdare l’unità d’Italia? – Chiede il caporedattore. Il vicedirettore annuisce.
– Sì, la Lega ci tiene. Domani in prima pagina accusiamo gli irredentisti anti austriaci d’essere stati fiancheggiatori del terrorista Cesare Battisti.
– Ma era un altro…
– Non ha nessuna importanza se ha cambiato vita da trent’anni, resta sempre un terrorista.
Il caporedattore accenna a controbattere. Poi rinuncia.
– Come vuoi, prima pagina. Li chiamiamo ”I bisnonni delle Brigate Rosse”.
Il direttore responsabile arriva trafelato, il cranio lucido, gli occhi infossati.
– Smontate tutto – crolla sulla poltrona, persino più pallido del solito – il capo m’ha appena avvertito, lo hanno beccato di nuovo. Nelle prossime ore la notizia dilagherà. Domani dobbiamo assolutamente partire con una nuova campagna giustificazionista.
Il caporedattore sbuffa.
– Stiamo ancora finendo quella per le orgie con le puttane minorenni, che altro ha combinato? Di che cosa lo dobbiamo giustificare stavolta?
– Cannibalismo.
– Cristo.
Il direttore annuisce.
– Ecco, Cristo è un buon argomento: ”anche i cattolici mangiano il corpo di Cristo, perciò non facciano tanto gli scandalizzati.”
– Ma non è la stessa cosa – obietta il caporedattore, perplesso – cioè, la transumanza… la transistorizz…
– Bell’idea! – Lo interrompe il direttore, serio – Spostiamo il dibattito sulla transustanziazione, così nessuno ci capisce più un cazzo. Bella manovra ubriacante. Ma non basta.
– Aggiungiamo la solita litania benaltrista, ”che si occupino dei veri problemi del paese, invece che della dieta del premier”.
– E la difesa della privacy, ”a casa propria ognuno mangia quello che gli pare”.
– Andiamo sul classico – propone il vicedirettore – ”I comunisti hanno mangiato milioni di bambini”.
– Perfetto! – Il direttore annuisce – Ordiniamo una vignetta coi venti semi-leader dell’opposizione che sbranano neonati, e titoliamo: ”ecco i veri cannibali”.
– ”Che adesso vogliono mangiarsi il premier”.
Tutti prendono appunti.
– Chiamiamoli i ”Cannibal Chic”, che s’abbuffano delle classiche salamelle affumicate nei loro salotti.
– Affumicate nei salotti?…
– Certo.
– Ma le salamelle classiche sono di maiale – obietta il caporedattore.
– Questo è peggio del cannibalismo – precisa il direttore – Falsi ecologisti che macellano poveri maialini indifesi. Invece il pasto del premier era adulto e consenziente.
– Lo era?
Il direttore s’aggiusta sulla poltrona.
– Diciamo di sì.
– Ci serve una foto molto carina di Babe Maialino Coraggioso – suggerisce il vicedirettore – La pubblichiamo accanto a quella d’un essere umano orrendo, col titolo ”Chi preferireste macellare?”
– Geniale! – Il direttore esulta – Ci vuole un tizio ampiamente riconosciuto da tutti come un mostro.
– Cesare Battisti.
– Perfetto. Da una parte Babe, col suo dolce musetto, dall’altra il pluriterrorista Battisti. E il titolo: ”Chi vorreste macellare?”
– Gesù o Barabba? – Dice il caporedattore, tra sé.
– Eh?
– Niente, pensavo a un vecchio sondaggio. Creo il file della nuova campagna, come lo chiamo?
– ”Salviamo il maiale” – ridacchia il vicedirettore.
– È il nostro lavoro.