di Alessandra Daniele
– È confermato! C’è un’altra comunità di sopravvissuti a pochi chilometri da qui – Annuncia il ragazzo, rientrando nel bunker.
– Dovremmo cercare di raggrupparci – dice la ragazza. L’uomo coi baffetti la guarda da sopra gli occhiali.
– Perché?
– Insieme abbiamo più probabilità di resistere contro gli zombie.
L’uomo coi baffetti accenna un sorriso.
– Inutile. Resteremmo comunque troppo pochi – si toglie gli occhiali – Scordateveli, sono condannati. E presto lo saremo anche noi. Dobbiamo essere realisti. Smetterla di cercare alleanze coi perdenti, e trovarne una coi vincenti.
– Quali vincenti? – Chiede la ragazza – È saltato tutto! Nove decimi dell’umanità infetti. Città ridotte a cumuli di detriti in fiamme, acquedotti avvelenati, strade bloccate dalle frane. Gli unici vincenti sono gli zombie.
L’uomo coi baffetti annuisce.
– Esatto.
Un ragazzo ridacchia.
– Ci dovremmo alleare con gli zombie?
– Sì.
La donna anziana impugna il piede di porco che teneva accanto.
– Aspettate, lasciatemi spiegare – L’uomo coi baffetti indica i serbatoi in fondo al bunker – sapete cosa c’è là dentro?
– Li abbiamo già visti, è liquido refrigerante sperimentale. E non ci serve a un cazzo.
– Sì, invece – si volta a indicare il computer – Abbiamo già visto anche questa schermata. L’analisi di come il virus mantenga attive certe aree primordiali del cervello delle vittime, mentre tutto il resto si decompone.
– E allora?
– Dovremmo infettarci.
La donna anziana solleva il piede di porco. Il ragazzo la ferma, e glielo toglie di mano.
– Aspetta, voglio sentire dove vuole arrivare.
L’uomo coi baffetti continua.
– Al contrario delle masse, noi potremmo controllare il processo. Mentre il virus agisce su quelle aree, bloccare il deterioramento delle nostre cellule e dei nostri neuroni con iniezioni periodiche di liquido refrigerante e plasma, sostituendo il cuore morto con uno artificiale. Manterremmo così la maggior parte delle nostre funzioni cerebrali, ma saremmo riconosciuti come simili dagli zombie, che perciò non ci attaccherebbero. Potremmo quindi uscire allo scoperto, mescolarci all’orda, e trovare tutto il cibo, il plasma, e il refrigerante che ci serve per organizzarci.
– Ma è una stronzata! – Protesta la ragazza – Non funzionerebbe mai!
Il ragazzo posa il piede di porco.
– Saremmo finalmente dalla parte del vincente – mormora.
– Ma saremmo morti! – Urla la ragazza.
L’uomo coi baffetti sospira.
– Vincere richiede qualche compromesso.