di Alessandra Daniele
Certe trasmissioni Tv sono anche un sistema per scoprire i pochi esseri umani rimasti fra noi, portandoli a smascherarsi da soli: se siete in pubblico davanti a un televisore, attenzione, non mostrate la vostra reazione di orrore, o vi farete beccare. E’ questa la reale funzione di Chi l’ha Visto: il pubblico telefona per denunciare quelli che non riescono a guardarlo.
Pietà l’è morta, s’indaga sui suoi familiari.
Chi sarà il prossimo a seguirla nel pozzo?
L’Italia
Marchionne ha ragione, l”Italia è decotta, è un polmone, un maledetto peso morto per l’economia europea. Chiudiamola. E licenziamo tutti gli italiani. Svendiamo le parti del paese dalle quali si può ancora ricavare qualcosa – litorali, monumenti, bordelli – e smantelliamo il resto. Ci sono già un paio di facoltosi acquirenti interessati all’area edificabile che si libererebbe nel Mediterrano.
Si proceda allo smembramento. Vendiamo Roma agli USA. Se la portino nel deserto della California, e ne facciano un parco a tema: le guide vestite da centurioni ci sono già. La usino per una nuova serie HBO: il seguito di Rome, ma coi vampiri. Vendiamo la pianura padana alla Russia, gli serve per smaltire le scorie di Chernobyl, e le sbornie di Ruskij. Se qualcuno proverà a secedere da lì, riceverà il trattamento Cecenia. Vendiamo la Sicilia a Gheddafi, la userà come yacht. O forse come surf. E gli italiani, licenziati. Che vadano a cercarsi un lavoro vero se sono capaci, questi parassiti. Come italiani non rendono un cazzo, sempre a lamentarsi, a fare casino. Anche se gli levi il diritto di sciopero e la libertà di stampa, se li sfasci di manganellate e li rincoglionisci di stronzate, loro un modo per rompere il cazzo lo trovano lo stesso. Non c’è verso, non hanno voglia di lavorare, non sono all’altezza delle richieste del mercato. Tutta l’azienda Italia è un carrozzone obsoleto, e ormai s’è talmente sputtanata che non è più recuperabile neanche il brand, se non per cazzate tipo pizze e cravatte. Un paese che oggi decidesse di chiamarsi ”Italia” non sarebbe mai preso sul serio, neanche se funzionasse come la Norvegia.
Rottamiamo l’Italia. Discarichiamola. Il Cavalier Bungasconi s’è già assicurato l’espatrio. E’ un uomo all’Antigua.
The Event [no spoiler]
Cercare scampo dalla Tv italiana in quella USA può risultare deprimente. La serie USA The Event sembra scritta da qualcuno – anzi qualcosa – che conosca la realtà soltanto attraverso le serie USA. Che non abbia mai incontrato un vero essere vivente, né sperimentato una situazione di vita reale. Sembra scritta da un bot, da un generatore automatico di stereotipi. Tutto quello che succede in The Event, ma proprio tutto, dalla trama principale ai dettagli sullo sfondo, è un logoro cliché televisivo. Tutti i personaggi, dal protagonista all’ultima redshirt, sono fotocopie di fotocopie. Il presidente Clobama è un clone debole delle decine di cloni deboli di Obama già visti in Tv. Gli altri protagonisti sono così anonimi che si fatica a distinguerli dalla scenografia. The Event non racconta niente, ma proprio niente che non si sia già visto raccontare un milione di volte in Tv esattamente nello stesso identico modo. Nonostante la struttura inutilmente disarticolata, ciascun segmento è prevedibile fotogramma per fotogramma con una precisione quasi matematica. The Event non è semplicemente noioso, è avvilente. Provoca una sensazione di sconforto misto a disgusto, simile a quella che si prova la mattina presto a guardare gli avanzi di una cena indigesta incrostati sui piatti.
The Event tenta la stessa truffa a schema piramidale di Lost, ma con mezzi espressivi pateticamente inferiori, e lo fa adesso che tutti conoscono il trucco.
La NBC però non l’ha ancora cancellato. Pare che la serie che dovrebbe rimpiazzarlo sia peggiore.
