di Alessandra Daniele
– Com’è che Fini è diventato comunista?
– Gli hanno regalato una villa a Montecarlo.
– Ah, ecco perché l’anno scorso voleva pure dare il voto ai beduini.
– Quelli che vogliono lapidare Shakira.
– Però Waka Waka ha effettivamente rotto i coglioni…
– Bisogna andare a votare subito, così ce lo leviamo dal cazzo.
– Waka Waka?
– Fini.
Sorride.
– E’ vero, ogni volta che si vota, pem! Scarichiamo un peso morto! La volta scorsa, pem! Via Casini! Stavolta, pem! Via Fini!
– E la prossima volta… pem! Via pure Berlusconi!
Annuisce.
– Sì, ormai s’è rincoglionito.
– Sta sempre in mezzo alle troie e ai beduini.
– Non abbiamo più bisogno di lui.
– Al prossimo giro prendiamo la maggioranza totale globale al nord, e allora…
– Secessione!
– Secessione!
Sorridono.
– Tiriamo su un bel muro contro i beduini, come ha fatto Israele.
– E chi prova a passare… pem! Un buco in fronte.
– La Lega non perdona!
L’uomo ha una crisi di tosse. Il ragazzo chiama.
– Infermiera!
La donna arriva con una flebo. Dà un’occhiata sbieca al ragazzo.
– L’ora delle visite sarebbe finita.
Si avvicina all’uomo nel letto, gli aggiusta le cannule dell’ossigeno.
– L’enfisema è una brutta bestia – mormora – è per quella merda che respirate in fabbrica. Bello stronzo il vostro padrone.
– L’ingegnere è dei nostri – dice il ragazzo, con aria indignata. – Ci ha pure una foto con l’Umberto.
– Bello stronzo anche lui – commenta l’infermiera, cambiando la flebo.
– Voi terroni qui avete i giorni contati – dice il ragazzo, cupo.
– Io sono di Modena.
– Comunista – tossisce l’uomo. Poi ripete – Giorni contati.
L’infermiera dà una lunga occhiata ai due. Poi esce.