di Alessandra Daniele
– L’inchiesta sulla P10 sta finalmente mettendo il governo in difficoltà.
– Perché continuano a rinumerarla ogni volta che indagano? E’ sempre la solita P2.
– Lascia perdere il numero di release, il punto è che il governo annaspa, e la Sinistra Superstite deve approfittarne – conclude il delegato.
– Non siamo noi a decidere la linea.
– Beh, credo che per noi giovani della Sinistra Superstite sia invece arrivato il momento di pretendere un ruolo più significativo a livello decisionale.
Il collega scuote la testa.
– Io lo trovo prematuro.
– Ma abbiamo tutti più di settant’anni!
– Io sessantotto. Il segretario ne ha centoquattordici. E il premier centoventitrè – taglia corto il collega, inghiottendo una pillola.
– Non possiamo continuare a contare così poco, dobbiamo almeno provare a mettere a frutto la nostra migliore conoscenza dei nuovi media.
– Migliore di chi? Quelli usano l’ iP2 con un’app per ogni cosa, da App-alti a FigaMaps, e scaricano giudici con MagistraTunes.
– Forse non sapete che siamo stati noi i primi a intuire le potenzialità…
– Lo sappiamo, lo sappiamo tutti, ce l’hai raccontato mille volte! – Grugnisce il collega – Quest’anno ricorre il centenario – aggiunge sarcastico. L’altro gli lancia un’occhiataccia.
– Il tuo polso fa bip.
– Cosa?.Ah sì, è il memo per le pillole.
– No, è il dissociatore da polso.
– E perché fa bip?
– Perché poco fa hai detto la parola ”sessantotto”, senza pronunciare la prescritta formula di revisione e dissociazione.
– Ma io ho detto ”sessantotto” come anni – Il bip raddoppia d’intensità – Allora ho preso due volte la pillola per la pressione?..
– Cristo, dissociati, e fai zittire l’allarme!
Un altro bip si aggiunge al primo.
– Questo è il tuo polso – ghigna il collega – hai bestemmiato. Devi scusarti con la componente cattolica.
– Non mi ricordo la formula.
– ”Signore, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore..” – suggerisce la delegata.
– Ma no, quello è l’Atto di Dolore, cretina baciapile! – Sghignazza il collega. Il bip al suo polso triplica d’ intensità.
– Dissociati, diocane!
I bip aumentano in modo parossistico.
– Va bene, mi dissocio dal sessantotto, tutti comunisti, terroristi, infiltrati di Pol Pot! – Urla nel dissociatore da polso – In galera! In miniera! A morte! – Il suo bip diminuisce d’intensità – Meno male, funziona anche senza la formula esatta.
– L’importante è dimostrare d’avere tagliato i ponti con i tragici errori del passato.
– Allora adesso provate con l’Atto di Dolore – dice la delegata – Avanti, ripetete con me.
I tre eseguono.
I bip tacciono.
– Finalmente. Adesso possiamo… di che stavamo parlando prima?
– Della pillola per la pressione.
– No, di un centenario..
– Un altro che compie cent’anni? Dobbiamo fare la solita colletta – sbuffa il collega – Tu che vivi ancora alle spalle di tua madre miliardaria dovresti mettere la quota più grossa.
Il suo dissociatore da polso comincia a ululare.
– Criptocomunismo! – Strillano gli altri due, allontanandosi – Presto, smentisciti, prima che arrivi la scarica elettrica!
– Viva il mercato, viva le vecchie miliardarie! – Grida il collega nel dissociatore – Borsa di Tokio! In culo agli operai!
L’ululato s’interrompe.
– Appena in tempo.
– Meno male!
– Che spavento!
– Di che stavamo parlando prima?
I tre si scambiano uno sguardo vuoto.