di Danilo Arona
Ho ricevuto parecchie mail dopo la pubblicazione de “Il gufo alla finestra”. Ne ho scelto una, che mi pare la più interessante, autorizzato a renderla pubblica dall’amico che me l’ha mandata. A me, che pure ci sono abituato, qualche brivido lo regala. Giudicate voi.
Caro Danilo,
ne “La Luce Oscura” parli spesso di “vigilie”. Beh, non ne parli apertamente, ma l’allusione è ancora più efficace… vediamo se riesco a solleticare la tua curiosità: recentemente, ho avuto qualche contatto con un medium, che millantava contatti regolari con entità spiritiche, credo demoniache. Lui mi dice, un po’ sconvolto: “Mi hanno detto che non si faranno vivi come prima da ora in poi…”, e io chiedo: “Perché?”. Lui mi guarda strano e risponde: “Hanno detto che sono molto occupati, si devono preparare alla battaglia di Har-magedon.”
Allora ho messo in relazione alcuni passi Biblici: Daniele 10:13,20 “… ma il principe del reame di Persia mi si è opposto per 21 giorni, finché, ecco, Michele, uno dei primi principi, è venuto in mio aiuto… adesso tornerò a combattere contro il principe di Persia, poi uscirò e verrà anche il principe di Grecia.”
Chi parla è un angelo, mandato al profeta Daniele per comunicare un messaggio importante; ma, perdiana, chi sono questi principi contro cui un angelo deve combattere?
Poi in Apocalisse 16:14,16 vengo a conoscenza del seguente elemento: “…sono espressioni ispirate da demoni, e vanno dai re dell’intera terra abitata, per condurli alla guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, ma attenzione al v.16: “…e li radunarono nel luogo che in ebraico è chiamato Har-Magedon…”
Entità malvagie che controllano governi? Beh, i precedenti esistono:occultismo ed esoterismo alla base dell’ideologia nazista, la presenza di veggenti a fianco di presidenti, dittatori e re. E, se prendiamo per buone le teorie “rettiliane” di David Icke, non esisterebbe governo al mondo che non abbia una sua controparte “oscura”. Lo scopo ultimo: condurre tutti i governanti del mondo verso Har-Magedon… la guerra finale?
Ma in tutto questo come ci entra il Sumer? Io una ipotesi ce l’ho, e la ho formulata a seguito di alcune personali esperienze. A causa della mia attività mi sono trovato a volte in contatto con realtà esoteriche, il più delle volte maligne. Tieni presente che sono un razionale tendenzialmente scettico, e di conseguenza vaglio attentamente ciò che mi viene raccontato; il che vale anche, soprattutto, per quel che mi sembra di percepire con i sensi, cercando sempre una spiegazione razionale come prima opzione. Eppure, dopo aver visto con i miei occhi un uomo espellere una entità spirituale maligna, e dopo avere avuto mia moglie “posseduta” da un’altra entità maligna come conseguenza di un aspro confronto con una donna che sperimentava “pittura medianica”, ho approfondito la conoscenza e il modus operandi di queste entità definite “demoni” o “spiriti malvagi” per capire come proteggermi. Ho iniziato dall’origine delle interazioni con esseri umani, per lo meno quelle documentate. Risalendo dal centro del voodoo africano, che è riconosciuto essere il Benin, ho interrogato “herbalist” o affini, che mi hanno concordemente svelato che le pratiche esoteriche da loro conosciute hanno avuto un’origine chiara: l’India. Notevole questa precisazione da parte di Africani avanti negli anni e semianalfabeti. E in modo specifico il nome di un luogo era ricorrente nei loro discorsi: Kralah…
Kralah? Dove diavolo (mai interlocuzione è stata più appropriata…) si trova? Kralah…. KERALA! sì, sud ovest dell’India! Sotto, allora! Mi metto alla ricerca di fonti, ed entro in contatto con diversi esponenti della comunità di lingua Malayalam a Milano, provenienti dal Kerala. Interrogati loro mi indirizzano ad alcuni personaggi, riconosciuti “potenti” nella comunità. Una chiacchierata con loro mi riempie di informazioni: la conoscenza di pratiche occulte ha origini… CALDEE!
Caldea, Babilonia, bassopiano di Sinar. Terra dei Sumeri. Lo sapevo già. Nella mia ricerca Biblica, leggo in Genesi che l’origine dell’occultismo in opposizione al Dio di Noè e di Sem, Geova, viene da un personaggio chiamato Nimrod, “il cui principio fu… Babele…” (Ge, 10:8:10). Una ricerca comparata con miti Egiziani, Sumeri, Greci, ci permette di ricostruire la storia (cfr. The Two Babylons). Ecco perché Sumer: l’interazione con entità occulte prevalentemente malvagie ha questa origine, come sembrerebbe indicare sia la tradizione orale di stregoni, sia la mitologia comparata, sia la Bibbia… Che dire dei poteri di tali entità? C’è ancora parecchio da raccontare. Alla prossima.
Con stima
Mister Tony
Al momento, attendendo che Mister Tony, mi faccia avere altri materiali, mi limito a condividere con voi qualche considerazione sullo stato del Kerala, che occupa in India meridionale una stretta striscia sulla costa sud-occidentale. E’ una regione che tutti descrivono come bellissima, un genuino paradiso tropicale con un’altissima qualità di vita e un’alfabetizzazione al 90%, dove i contrasti più impensabili convivono e si armonizzano nel sociale: politicamente di sinistra, con un riscontrabile quanto straordinario tasso di tolleranza religiosa reciproca (tra induisti, islamici e cristiani) e una produzione eccezionale di alimenti e spezie, il Kerala vede convivere al suo interno forme essenziali di razionalità e dimensioni oscure poco indagate. Nella roccaforte rossa del continente indiano si racconta che siano di casa demoni e fantasmi, con migliaia di “malati mentali” che si recano nel tempio di Chottanikkara, in cui si praticano esorcismi contro gli spiriti del male. Ma, aldilà di fenomenologie all’apparenza sconfinanti nell’antropologia e nel folklore, qui si verificano spesso e volentieri straordinari eventi che pongono più di una domanda.
Nell’estate nel 2001 e in quella del 2006 la regione fu sottoposta a un’intensa e impressionante pioggia di colore rosso del tutto simile al sangue. Pare che la popolazione locale non si sia scomposta più di tanto perché abituata da decenni a piogge di diversa colorazione, tutte forse con la loro logica spiegazione. Le due citate però hanno scatenato ridde d’ipotesi, smuovendo anche ambienti scientifici al di sopra di ogni sospetto di sensazionalismo.
Nel 2006 sulla rivista Astrophysics and space science in un articolo intitolato La pioggia rossa di Kerala e la sua possibile origine extraterrestre, Godfrey Louis, ordinario di fisica teorica ed applicata all’Università “Mahatma Gandhi”, ha analizzato al microscopio e a diverse temperature campioni dell’anomala pioggia, ipotizzando la presenza di organismi di origine extraterrestre. Incalzato dai giornalisti, Louis ha dichiarato: “La caduta di materiale extraterrestre può essere spiegata se si ipotizza che all’origine della pioggia vi sia stata una piccola cometa che si è scontrata con il nostro pianeta, i cui frammenti sono precipitati nell’atmosfera terrestre proprio sopra il Kerala”. A sostegno di questa ipotesi vi è il fatto che poco prima della pioggia rossa del 2001 vennero udite delle esplosioni del tutto simili a quelle che producono le meteoriti quando esplodono nell’atmosfera. Se l’ipotesi dovesse trovare conferma, secondo Louis, il corpo cometario che incrociò la Terra avrebbe dovuto possedere al suo interno almeno 50.000 chilogrammi di tale materiale.
Ma perché le piogge color sangue sembrano cadere solo sul Kerala?
Altre ipotesi si sono affacciate ad affiancare questa di Louis. Tra le varie: esperimenti lì effettuati tramite le famigerate scie chimiche, spore di alghe risucchiate dal mare da sistemi ventosi, polveri provenienti dal deserto dell’Arabia, presenza nell’altitudine di sangue di mammifero (magari un grande stormo di pipistrelli uccisi negli strati alti da una meteora) e combustione incompleta dei rifiuti chimici nella zona industriale di Eloor.
Tutte queste ipotesi, che vanno onestamente citate e prese in considerazione, non tolgono comunque un milligrammo al clima magico che si respira in Kerala, nonostante il “materialismo storico” sia al potere. Ma ci sono elementi, concreti per quanto da approfondire, che si spingono oltre e ben si saldano con le suggestioni proposte da Mister Tony: nello stato del Kerala sono tuttora ben vigenti due culti a metà strada tra l’esoterismo e la religione, quello dei Rettili e quello cosiddetto “degli Specchi”. Chiunque abbia investigato sulle forme magiche dell’antica Sumeria sa che culti analoghi erano colà ben presenti e che caratteristiche “rettiliane” di antichi visitatori del Sumer sono state ampiamente descritte in numerose tavolette d’argilla. Inoltre numerosi linguisti e archeologi hanno a più riprese evidenziato fortissime analogie tra l’antica lingua sumerica e il Malayalam, la lingua che tutt’oggi si parla nel Kerala (e a Milano…).
Chissà se mister Tony ha qualcosa da aggiungere…
Nella foto a corredo: una presunta apparizione di un fantasma fotografata in Kerala.