di Alberto Prunetti
Bimbi, sbarazzatevi delle palle di Natale orpena regalatevi dal prete (soprattutto quelle coi peli sotto, meglio lascià perde’….) e andate subito alla ricerca di questo splendido volume che non mancherà di contribuire alla vostra edificazione spirituale. Rallegratevi, e non angustiatevi per quello che vi aspetta. Ivi troverete nuovi dettagli sul passato del vostro esorcista preferito, che la vox populi esige santo subito, prima ancora di Coso XII.
Carmilla si è già occupata di Don Zauker, il personaggio di Emiliano Pagani e Daniele Caluri (qui e qui). Ma riassumiamo per chi ancora brancola nell’errore e nell’ignoranza la storia di questo arcigno testimone dello spirito.
Originario del Kazakistan, colleziona alcune presenze nelle giovanili della Karl Zeiss Jena. Tra un campo di calcio e uno di concentramento riesce a dribblare un giovanotto della Hitler-Jugend che farà molta strada nella top-ten ecclesiastica, per poi spuntare un giorno sui moli del porto di Livorno. Da qui scende a sud fino a San Giovanni Rotondo, dove finisce a lavorare nei campi di pomodori. Lavorando a bucoritto viene notato da un eminente prelato, inviato dal Vaticano in Puglia per indagare su un frate cialtrone che ha tirato su un business con la vendita di pezzoline sporche di sangue. Contro le indagini dell’uomo del Vaticano si muove il racket della malavita organizzata, che ha capito che il frate cialtrone può essere un affare per “rivalutare” il territorio. Le indagini del porporato vengono insabbiate e questi, per consolarsi, decide di avere un rapporto masochista con quell’esotico raccoglitore di pomodori. Gli cede la tonaca chiedendo di essere umiliato con una dura punizione. Terribile epifania: il raccoglitore di pomodori diventa…. don Zauker, duro e impenitente esorcista.
Anni dopo don Zauker ritorna sui luoghi della sua prima involontaria vocazione. Ricordando i traffici di quel vecchio frate imbroglione, che nessuno oggi si sentirebbe di santificare, il Nostro si mette lui stesso a fare mercimonio di pezzoline sporche di sangue…. ma le sue stigmate anali altro non sono che emorroidi! Così, mentre si pulisce il culo con i fazzoletti bianchi dei creduloni (per poi rivenderglieli a 15mila lire cadauno) don Zauker si ritrova al centro di una serie di vicende che si snodano tra mafiosi devoti, assassini ignoranti, cardinali deviati, contadini superstiziosi, politici speculatori e qualche culo rotto.
Un libro di cui si sente un gran bisogno, in quest’epoca di relativismo in cui la scienza… cioè di secolarismo in cui il maligno… insomma di crisi economica per cui coi soldi dell’otto per mille ‘un si riesce più neanche a trombà, maremma cane!
PS: Santo subito è acquistabile sul sito di Don Zauker o su quello dell’editore. In alternativa potete contattare direttamente gli autori: troverete facilmente il loro numero di telefono sulle pareti dei bagni di qualsiasi autogrill…
PPS: Don Zauker è un personaggio nato sulle pagine de “Il Vernacoliere”. Colgo l’occasione per segnalare ai lettori di Carmilla l’ultimo numero di questo mensile satirico (dicembre 2009), contenente un’esilarante lettera di Gesù Cristo (“’Un nasco più!”, in realtà vergata da Mario Cardinali). Cristo spiega per quale ragione quest’anno non scenderà sulla Terra e chiude con questo amareggiato farewell: “E così quest’anno ‘r Natale ve lo fate con quarcunartro nella mangiatoia, tanto c’è Berlusconi che è tanto che mi vole levà ‘r posto e allora stioccateci lui nella ‘ulla, eppoi mettetelo anche ‘n croce ma perdavvero, e così vedrai che quer crocefisso lì ‘un ce lo leva più nessuno dalle scole!”