di Danilo Arona
Nelle ultime due settimane di novembre migliaia di persone che in Italia non ne avevano mai sofferto hanno manifestato pesanti disturbi del sonno, stati di ansia e nervosismo oltre il personale tasso di normalità, incubi. Non sono illazioni, ma dati provenienti da punti d’osservazione quali studi medici, farmacie ed erboristerie, che personalmente frequentiamo per lavoro: certo, non mancano le spiegazioni spicciole per un picco del genere — dalla crisi planetaria al pagamento delle tasse, allo stress generalizzato che nessuno risparmia -, ma le spiegazioni spicciole mostrano il fianco debole della genericità e spesso dell’ovvio che alla fine poco spiega.
Allora mi concedo di segnalare qualche significativa coincidenza. In quel periodo sulla Terra è arrivata l’Onda — lo so, ci risiamo… – dello Tsunami solare. Non è un’invenzione di noi fan del 2012. La notizia è stata ufficializzata dalla NASA grazie a un sistema chiamato “Solar Terrestrial Relations Observatory” (STEREO, si tratta di una coppia di satelliti gemelli che registrano gli eventi che accadono sul sole) e non ci sono dubbi sulla realtà del fenomeno. Così Joe Gurman del Solar Physics Laboratory del Goddard Space Flight Center della NASA: “Gli Tsunami provocati dal sole sono un fenomeno oggettivo. Si tratta di eruzioni capaci di sollevare onde di plasma rovente di proporzioni enormi, alte quanto la Terra.” Quella che ci è piovuta in testa nel periodo in oggetto è una gigantesca onda di forze magnetiche spinte dal plasma rovente: un fenomeno iniziato lo scorso febbraio, quando una macchia solare, la numero 11012, esplose all’improvviso, proiettando nello spazio una nube di miliardi di tonnellate di peso e creando un vero e proprio tsunami energetico lungo la superficie della stella nonché un’onda riverberante magnetica. Un’onda che, come quella dello tsunami oceanico, prima si ritira e poi si abbatte in direzione “esterna”. Non lo affermo io, ma Spiros Patsourakos, della George Mason University: “E’ una vera e propria onda, semplicemente è immensa e non è fatta d’acqua. Non la vediamo, ma ne percepiamo gli effetti.”
Gli effetti delle tempeste magnetiche solari vengono divisi in due categorie. Quelli fisicamente avvertiti e quelli riportati dalle “cose” (strumenti, satelliti, mezzi di comunicazione e altro). Quando gli scienziati ne parlano, di solito pochi fruitori prestano orecchio perché il tutto profuma irresistibilmente di apocalisse mistica e condivisa. Peccato per i sordi, mi verrebbe da scherzare, perché non si salveranno. Ma i dati di fatto — gli ultimi raccolti e riscontrati durante la potentissima tempesta magnetica del 2003 — allora definita “anomalia” e meno potente di quest’ultimo Tsunami – raccontano di persone normalissime e altrettanto sane che di colpo sono preda di fortissimi stati di irascibilità e nervosismo, con problemi pesanti di sonno e di comportamento, calo di concentrazione sul lavoro, mentre le persone che più risentono di questi fenomeni, cioè coloro che hanno problemi di pressione e di cuore, riscontrano un aggravamento del loro stato generale di salute. Questa è la prima categoria di effetti.
La seconda sono le intermittenze, i blackout, i malfunzionamenti sui tanti circuiti, elettrici ed elettronici, che amministrano la vita artificiale — che pure vita è — del pianeta. Comunicazioni, telefonia, gasdotti, oleodotti, satelliti e aerei.
Già, gli aerei… Sbaglio, o negli ultimi tempi gli incidenti aerei non beneficiano mai di una spiegazione ufficiale? Troppo brusco il salto dall’ufficialità della NASA al complottismo?
Sarà, ma molte voci — in rete e su carta — si sentono autorizzate ad avanzare ipotesi di fronte al nulla di chi dovrebbe spiegare a qualche centinaio di persone perché i loro cari hanno perduto la vita in fondo all’Oceano Atlantico. Se non lo si capisce, stiamo parlando del volo Air France 447 che, secondo molti, nella notte del primo giugno di quest’anno è stato semplicemente “spento” da una tempesta magnetica collegata all’attività solare in una zona compresa tra il confine occidentale della Placca Tettonica dell’Africa e le isole di Fernando de Norhona. Non posso entrare nel merito perché non possiedo l’indispensabile bagaglio tecnico per poter dissertare di impianti elettrici che vanno in blackout, ma diversi siti in rete sussurrano di rapporti circolanti nel Cremlino a proposito di un allarme generale rilasciato a tutti i piloti sovietici affinché esercitino “estrema cautela in volo” soprattutto in determinati punti dell’Oceano Atlantico e dell’Oceano Indiano, dov’è maggiore l’attività delle tempeste magnetiche. Un magnetic storm sarebbe anche all’origine di un altro tragico incidente, quello dell’AirBus A 310, verificatosi sul confine orientale dell’Unione Africana, quando il volo della Yemen Airways diretto verso l’isola della Nazione Comore nell’Oceano Indiano è precipitato in mare, con la conseguente morte di 153 persone fra passeggeri e membri dell’equipaggio e un’unica miracolata superstite, una ragazzina di 14 anni che si chiama Baya Bakari.
Ma qui siamo e restiamo nel campo delle inquietanti ipotesi. Più probanti e concreti sono gli effetti fisici individuali che abbiamo citato all’inizio e che non mi paiono smentibili. E allora fatemi citare a titolo di (non) conclusione questa descrizione di “controindicazioni” estrapolate dal sito menphis75.com, titolato “Emergenza planetaria”, che descrive quel che accade durante e dopo uno tsunami solare. Ho epurato tutte le interpretazioni in chiave New Age, limitando il resoconto ai “sintomi”.
A) Sul piano mentale, si creerà confusione nei nostri processi di pensiero; sarà difficile “pensare lucidamente”, comunicare l’un l’altro chiaramente, e persino capire dei concetti che prima apparivano più che ovvi. Il pensiero-lineare parrà mancarci e la logica fallire il bersaglio.
B) Vivremo anche interferenze nelle nostre facoltà mnemoniche (a breve e
lungo termine). Sul piano emozionale, vivremo ondate di inattesa paura, rabbia e dolore. Molte persone, il cui comportamento appare solitamente tranquillo, calmo e controllato, diverranno imprevedibili. Accessi emotivi inaspettati da parte di personaggi pubblici diventeranno la norma (e sta già succedendo).
C) Ci sentiremo sopraffatti da stati emozionali per noi impossibili da descrivere. I conflitti emotivi tra individui, gruppi e nazioni aumenteranno in modo esponenziale. E i farmaci che bloccano autentici stati emozionali diventeranno di uso sempre più comune.
D) La maggioranza della famiglia umana farà una grande fatica a comprendere il nesso tra la crescente attività solare e le conseguenti ondate di disturbi nei nostri campi fisico, mentale, emozionale e vibrazionale.
E) Lo Tsunami solare, è un’onda coronale che punta direttamente verso la Terra. Il pianeta è bombardato dalle tempeste magnetiche. E’ in questo frangente che le conseguenze fisiche dell’evento solare hanno un impatto su di noi. Ciò può variare da danni ai satelliti al crollo dei sistemi di informazione e di alimentazione, da attività climatiche senza precedenti
all’attivarsi di manifestazioni vulcaniche e sismiche.
F) La Terra viene bombardata dalle radiazioni (come facciamo con le
cellule cancerogene durante la chemioterapia), il che è visibile sotto
forma di aurore boreali: spettacolari manifestazioni di luce che piovono
sulla terra dall’emisfero nord. Tale fenomeno è anche noto col nome di
Luci del Nord o, negli scritti profetici, “le luci nel cielo”.
G) Queste eruzioni solari influenzano il campo magnetico terrestre, oltre a varie altre cose, causando delle tempeste geo-magnetiche. Dal momento che il campo magnetico umano individuale e collettivo è inscindibile da quello della Terra, una tempesta magnetica ribolle sulla superficie terrestre e simultaneamente nel chakra cardiaco della coscienza umana, individuale e collettiva. Questa attività manda in corto-circuito la nostra capacità, individuale e collettiva, di selezionare tra i ricordi che scegliamo di riconoscere e quelli che scegliamo di sopprimere. Ciò fa sì che dei ricordi profondamente rimossi inizino a venire alla superficie della nostra consapevolezza conscia; ricordi che sono più antichi di qualsiasi documento storico esistente. Poiché la nostra consapevolezza è assuefatta all’essere rivolta verso l’esterno, non percepiamo questi ricordi emergenti come “immagini nella nostra mente”, bensì come qualcosa che avviene “fuori da noi”, causandoci un disagio crescente; tali ricordi risalgono a galla, andando ad accrescere conflitti e circostanze esterne della nostra esperienza terrena, che ci causano paura, rabbia e dolore.
D’accordo, tutto può essere puramente casuale. Ma tutto può essere. E quanto sopra riportato in parte sta già accadendo. Come tenta di dimostrare il sogno collettivo e condiviso dell’Onda (che ancora non si sa di che materia sia fatta…), esiste nel mondo una percezione altrettanto condivisa di un’Apocalisse incombente. Che per molti sia accompagnata da una condizione iniziale di disagio psicofisico — quale una “normale” insonnia -, verificantesi in concomitanza di un evento cosmico, è un segno che sbaglieremmo a rimuovere.