di Jean-Daniel Brèque
[Dan Simmons è noto in Italia soprattutto per i quattro romanzi del ciclo “Hyperion”, nonché per varie opere fantasy e horror. Jean-Daniel Brèque è stato il suo principale traduttore in Francia.]
Traduttore di varie opere di Dan Simmons, tenevo dal 2004 una rubrica regolare sul suo sito web.
Negli ultimi tempi sono stato turbato, rivoltato e anche depresso dai commenti dei partecipanti al forum del sito, e dall’autore stesso, che vomitavano fiumi di odio contro i democratici, gli arabi, gli omosessuali, gli ecologisti ecc.
L’11 gennaio scorso, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: Dan Simmons ha incitato un internauta a denunciare alla FBI una giovane palestinese che studia negli Stati Uniti, che gli aveva confidato la sua collera davanti ai massacri di Gaza e il suo desiderio di vendetta.
Simmons arrivava a fornire il link da contattare per una denuncia, e diversi numeri di telefono, concludendo il suo messaggio con questa frase: “In realtà, inutile contattarli, l’ho già fatto io stesso (suppongo che il nome non sia quello dato da lei, ma potrà discutere di questo con gli agenti federali che verranno a visitarla)”.
Lo stesso giorno, gli ho reso nota la mia decisione di interrompere ogni collaborazione con il suo sito. Ne ha preso atto, difendendo il suo appello alla delazione (la sua giustificazione consisteva in una data, l’11 settembre) e concludendo, a torto, che io provavo “disprezzo” per il suo sito web, per la sua posizione e per lui stesso, oltre che per la sua opera. Di conseguenza, mi ha detto, non solo ha deciso di fare cancellare dal suo sito tutte le cronache che avevo redatto (cosa fino a oggi, 21 gennaio 2009, non ancora avvenuta, dato che il provider è in vacanza), ma ha anche contattato Danny Baror, suo agente letterario per l’estero, e gli ha chiesto di garantirgli per contratto che io non fossi il traduttore di Drood, il suo ultimo romanzo, né di qualsiasi ulteriore opera narrativa firmata Dan Simmons.
Se mi avesse chiesto di non tradurlo più, vista la rottura delle nostre relazioni di cordialità, avrei accettato. Ha scelto di impormi la sua volontà tramite un attacco preventivo, seguito da una rappresaglia sproporzionata — perfettamente in linea con la sua posizione ideologica.
Dopo avere informato gli editori per i quali ho recentemente tradotto i suoi romanzi — che qui ringrazio per la loro solidarietà — ho deciso di rendere pubblico questo incidente, perché la mia posizione sia chiara.
E’ cosa rara che un autore cerchi di farsi più piccolo della sua opera.
Antoine Blondin