di Danilo Arona
In totale sincerità non pensavo di trovare tanto coinvolgimento a proposito dell’Onda. Ho ricevuto più mail su questo argomento che su qualsiasi altro. Sintomo che l’ossessione è condivisa e che il sogno (o l’incubo) di una Apocalisse acquatica, qualsiasi cosa voglia dire, è senza dubbio esteso, forse al di là addirittura di una stima istintivamente plausibile.
Mi scrive ad esempio (D).A.v.i.d:
L’argomento dell’onda mi tocca sul vivo: infatti l’onda, lo tsunami e il maremoto sono i sogni che ricorrono più spesso nelle mie notti. Desidero quindi raccontarle questo (la data è del 23 dicembre 2004): lo pubblicai nel gruppo di discussioni it.discussioni.sogni.
Nel sogno di mestiere facevo il ladro; sui vari pontili vicini il mare appariva in secca come se ci fosse stata la bassa marea. Io avevo organizzato un furto e nessuno mi aveva riconosciuto perché la mia immagine era stata modificata elettronicamente. Poi ricordo di essere tornato verso “casa”: la barca non era più legata al pontile è pensavo che fosse stata portata via dalla corrente… Vicino al pontile adesso il mare era limaccioso (e anche minaccioso) e io entravo dentro quella che era la mia camera (assomigliava alla casa dove vivono tuttora i miei genitori); c’erano delle finestre con i vetri doppi e fuori (praticamente un metro sotto le finestre) il mare marrone di prima. C’era mio padre che mi chiese se mi ero messo il collirio. Io gli dissi di no; lui mi ha porse la boccetta e, mentre m’infilavo le gocce nell’occhio, io gli comunicai che la barca non c’era più… Lui mi rispose che non importava, ma mi raccomandò ancora di mettere il collirio. Fuori dalla casa il mare era si era ingrossato. A un tratto ondate enormi cozzarono contro i vetri delle finestre… sembrava che la casa fosse di colpo piombata al centro di un maelstrom… A quel punto mio padre mi raccomandò di tenere ben chiuse le
finestre. La data del sogno era quella del 23 dicembre e io ho continuato a sognare inondazioni a giorni alterni per almeno una settimana… si sa cosa è
accaduto il 26 dicembre dello stesso anno, vero? Con una coincidenza a dir poco strana, uno dei miei tanti sogni di maremoto si è verificato il 26 dicembre 2006, esattamente due anni dopo la grande tragedia che tutti ricordiamo. Quella notte ho fatto il seguente sogno: salivo delle scale in un palazzo che sembrava una università (una qualsiasi), e continuavo a salire… Ogni volta che sembrava finire, mi trovavo davanti a un bivio o una stanza, ma in fondo c’era sempre una porta che conduceva a un’altra scala e quest’ultima saliva sempre più in alto… A un tratto mi sono trovato su una spiaggia circondata da edifici costruiti proprio lì. Negli scogli e nel mare vedevo numerose creature che parevano un incrocio tra delle rocce e delle spugne marine, strani esseri che si muovevano silenziosamente verso il mare… Ho vagato lì in giro mentre le creature continuavano a muoversi. Ho incontrato diverse persone e ho parlato con loro: tra queste una ragazza davvero carina… Dopo un po’ ho guardato il mare: lo spostamento in massa di queste milioni di creature stava provocando un risucchio molto forte… Il mare è arretrato e in lontananza ho visto un’onda anomala… Mi sono sentito dire: “Sta arrivando lo tsunami, andiamocene, dobbiamo salire sui monti…” La ragazza molto carina mi ha chiesto se avevo voglia di visitare un altro posto… io le ho risposto: “Vengo dove vuoi tu, però allontaniamoci da qui…”. Fine del sogno. Molto lovecraftiano, no?
Ma lo stesso giorno lessi su Repubblica online:
Terremoto a Taiwan, tsunami di un metro verso le coste delle Filippine
MANILA – Sembra ridimensionarsi l’allarme tsunami nelle Filippine. Dopo il terremoto di 7,2 gradi Richter che ha scosso Taiwan, da dove per ora non giungono notizie di danni. Secondo l’Istituto meteorologico giapponese, citato dalla tv britannica Sky News, il sisma ha provocato un’onda anomala di circa un metro, che si sta dirigendo verso la costa orientale delle Filippine. Il Centro per l’allarme tsunami nel Pacifico ha precisato che non ci si attende uno tsunami di vaste proporzioni anche se sono possibili fenomeni locali.
Faccio sempre sogni strani. Che mi rimangono particolarmente impressi. Che si tratti di sincronicità? Pratico lo scetticismo più assoluto nei confronti del sovrannaturale , ma “naturalmente” e senza “divine invasioni” (sono ateo ) fenomeni di questo tipo mi capitano sovente e solleticano la mia immaginazione.
Alex da Genova invece mi scrive che l’onda da lui sognata è una sorta di tsunami cosmico dovuto a una turbolenza quantistica. “Non ne sono certissimo, ma la catastrofica avvisaglia per il genere umano verrà determinata, stante quel che sogno, dalla ricaduta sulla Terra di qualche piattaforma o stazione spaziale”. Come già in troppi hanno scritto – mi ricorda Alex – i Maya predissero che, durante il solstizio d’inverno del 21 Dicembre 2012, la Terra, il Sole, le Pleiadi e un centro galattico collassato si allineeranno e un’onda energetica scaturente dal centro galattico stesso inonderà il nostro e tutti gli altri pianeti del sistema stellare. “Questa per me è l’Onda, una devastante tempesta energetica che rovescerà la Terra, provocando l’Armageddon”.
“La mia Onda”, mi comunica invece Neo, “è quella di sabbia, fumo e cenere scaturita dal crollo l’11 settembre del 2001. Quel mostro tentacolare e aereo che avanzava per le strade di Manhattan, bruciando i polmoni di quanti riusciva a ghermire. Mi ricordo quella straordinaria e terribile sequenza di un cameraman che la riprende e che per un soffio riesce a buttarsi nel vano di un bar, appena svoltato un angolo. E ogni volta che ci penso, dentro quella nube che avanzava verso la gente di New York proprio come un’onda di fumo ci stavano tremila vite appena disintegrate… Siccome leggo fantascienza, mi è tornato alla mente un libro di Greg Bear che s’intitolava Psychlone, e secondo me quell’onda da crollo era anche qualcosa di assolutamente soprannaturale… con dentro tremila fantasmi urlanti e che ancora urlano da qualche parte nella Grande Mela. Da allora quel mostro di fumo è il mio incubo e la mia Onda finale”.
Infine Enzo mi scrive:
” Ho appena visto il tuo articolo L’Onda su Carmillaonline. Proprio ieri ho letto quanto ti riporto più sotto. E’ tratto dal libro di James Lovelock (lo scienziato autore della teoria “Gaia”) La rivolta di Gaia, Mondadori 2006, pag. 139. La citazione è certamente interessante perché proviene da una persona che da anni cerca di mettere in guardia l’opinione pubblica sui rischi catastrofici (e, purtroppo, sembrerebbe anche a breve termine) dell’esagerato consumo di combustibili fossili e di altri crimini contro il “pianeta vivente”.
“La maggior parte di noi – scrive Lovelock – ha paure irrazionali che si insinuano nella mente e portano con sé un brivido; le mie hanno a che fare con l’immagine di torrenti travolgenti di acque fangose, e con il pensiero di un imponente muro d’acqua in procinto di abbattersi su di me; con un qualcosa di così rapido da rendere impossibile qualunque fuga”.
In una prossima puntata (perché il materiale sull’Onda è tanto…) vi riferirò delle presunte rivelazioni di una channeller americana, chiamata Maryann (ma non è il suo vero nome), che nel corso di alcune sessioni di ipnosi regressiva ha svelato ad attoniti ricercatori moltissimi particolari scientifici sull’Onda cosmica e quel che ci attende quando ci colpirà.
Quando, appunto… Secondo Maryann non siamo lontani. Al massimo, quattro anni.